Banane e gastrite: ecco cosa sapere

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Giugno, 2025

un frullato di banana e delle banane tagliate in una ciotola

La banana è un frutto sano. Contiene potassio, un minerale importante per l'equilibrio elettrolitico e la funzione muscolare. Apporta antiossidanti naturali come la delfinidina, oltre a piccole quantità di magnesio, triptofano e vitamine del gruppo B. 

Ma una domanda ricorre tra chi ama questo frutto e non vorrebbe rinunciarvi: si possono mangiare le banane anche in caso di gastrite?

Banane con la gastrite: si possono mangiare?

Ebbene sì, di norma questo frutto è ben tollerato anche con la gastrite e, in alcuni casi, può addirittura aiutare ad alleviarne i sintomi, come la sensazione di bruciore o il disagio dopo i pasti.

La consistenza morbida, il contenuto di fibre solubili e l'assenza di acidità marcata fa sì che le banane siano tra gli alimenti più indicati anche durante le fasi in cui lo stomaco è più sensibile e irritato.

Inoltre, la banana non contiene grassi né sostanze che stimolano in modo "aggressivo" la secrezione gastrica, come invece fanno la caffeina o le spezie, per esempio.

Fatta questa premessa, va detto che ci sono anche le eccezioni, ovvero casi in cui si potrebbe sentire un po’ di fastidio, se la banana è troppo acerba o troppo matura. Alla fine, il modo migliore per scegliere cosa mangiare resta sempre ascoltare (e osservare) le reazioni del proprio corpo.

Sintomi della gastrite: perché le banane sono consigliate

Le banane hanno caratteristiche tali che possono essere consumate anche in caso di gastrite. Vediamole. 

Morbide e a basso contenuto di fibre

Le banane più mature sono morbide e contengono poche fibre insolubili:

  • non graffiano la mucosa gastrica;
  • non stimolano la secrezione acida;
  • non richiedono una lunga digestione.

Contengono pectina

Le banane contengono pectina, una fibra solubile che forma un gel protettivo nello stomaco e agisce così:

  • migliora la consistenza delle feci;
  • aiuta a contrastare la diarrea;
  • favorisce la regolarità intestinale (un intestino che lavora in modo sano, senza disturbi come gonfiore, dolori o bisogno di lassativi);
  • aiuta a ridurre il dolore addominale;
  • stimola la digestione.

La pectina ha anche una funzione prebiotica a beneficio della flora batterica intestinale.

Le banane sono anche considerate "leganti", cioè legano l'acqua presente nell'intestino grazie alle loro fibre solubili, come la pectina. Quest'azione rende le feci più solide e compatte, in caso di diarrea (un sintomo che può verificarsi con la gastrite, quando associata a infezioni virali).

Effetto protettivo contro Helicobacter pylori 

Le banane possono limitare la proliferazione del batterio (Helicobacter pylori), una delle principali cause di malattie dello stomaco.

Alcuni composti delle banane, in particolare quelle meno mature, sembrano ostacolare l’adesione del batterio alla mucosa.

Contrastano l'acidità dello stomaco

Le banane possono attenuare il bruciore di stomaco associato a gastrite o reflusso.

Aiutano acontrastare l'eccessiva acidità dello stomaco, che può essere una causa del reflusso gastroesofageo (GERD).

Sebbene il reflusso gastroesofageo sia diverso dalla gastrite, il principio di contrastare l'acidità può essere lenitivo anche per la gastrite, in quanto l'eccessiva acidità o un rivestimento gastrico infiammato possono causare sintomi come il bruciore di stomaco.

Banane acerbe o mature: quali sono le più indicate per la gastrite

L'effetto protettivo delle banane sembra legato alla stimolazione della crescita della mucosa e alla formazione di una barriera protettiva contro gli acidi. Ma qual è la differenza tra le banane mature e quelle acerbe?

Le banane mature (gialle e morbide) sono più indicate per chi ha la gastrite, soprattutto nella fase acuta. Durante la maturazione, l'amido resistente nelle banane acerbe si trasforma in zuccheri semplici. Il frutto è più dolce e molto più facile da digerire.

Dunque, le banane mature sono meno irritanti per la mucosa dello stomaco e più tollerabili anche in presenza di infiammazione gastrica. Anche se in alcuni casi possono aumentare la secrezione acida gastrica.

Le banane acerbe (verdi) hanno dimostrato in diversi studi preclinici proprietà protettive sulla mucosa gastrica, per la presenza flavonoidi, pectina e fosfatidilcolina.

Ma contengono una quantità maggiore di amido resistente, una sostanza che il nostro stomaco fatica a digerire, anche se ha benefici per la flora intestinale.

Questo amido arriva quasi intatto nell'intestino, dove viene fermentato dai batteri intestinali producendo gas e talvolta causando gonfiore o disagio addominale.

Ecco perché le banane acerbe possono risultare meno digeribili, aumentare il gonfiore addominale e, in alcuni casi, anche peggiorare i sintomi della gastrite, soprattutto se consumate in grandi quantità o durante la fase acuta del disturbo.

Proprietà della banana per lo stomaco

Vediamo cosa dice la ricerca a proposito delle banane in caso di gastrite. 

Effetto protettivo delle banane acerbe sulla mucosa gastrica

Un flavonoide naturale presente nella polpa di banana acerba protegge la mucosa gastrica da erosioni indotte da aspirina. Uno studio ha identificato un flavonoide naturale nella polpa di banana acerba (Musa sapientum) che protegge la mucosa gastrica da lesioni indotte da aspirina nei ratti, suggerendo un potenziale effetto protettivo anche nell'uomo.

Effetto anti-ulcerogeno della banana acerba 

L'azione preventiva contro la la formazione di ulcere nello stomaco o nell'intestino sembra dovuta alla stimolazione della crescita della mucosa gastrica. Le banane mature, invece, non hanno mostrato la stessa efficacia.

Composti bioattivi e differenze tra banane acerbe e mature

Una recente review sottolinea che le banane acerbe contengono più composti fenolici e amine biogene; quelle mature, invece, sono più ricche di carotenoidi. I flavonoidi, in particolare, sembrano aumentare lo spessore della mucosa gastrica e promuovere la riparazione delle lesioni.

Cos'è la gastrite e come riconoscerla?

La gastrite si riferisce all'infiammazione della mucosa gastrica, ovvero il rivestimento interno dello stomaco. Quando questa mucosa si infiamma, perde la capacità di produrre enzimi come la pepsina, responsabile della digestione delle proteine, e l’acido gastrico, fondamentale per la digestione.

L'infiammazione compromette anche la barriera protettiva che deve proteggere la mucosa dall'azione corrosiva dei succhi gastrici.

Quando questa barriera si indebolisce o subisce danni, i succhi digestivi possono irritare e infiammare il rivestimento.

Come riconoscere i sintomi della gastrite

Non sempre la gastrite provoca sintomi. Quando compaiono, si manifestano attraverso:

  • difficoltà digestive;
  • dolore nella parte superiore dell'addome;
  • nausea;
  • vomito;
  • sensazione di pienezza dopo i pasti.

FAQ – Domande frequenti

Ecco le domande più frequenti in caso di gastrite

Come si dovrebbero mangiare le banane se lo stomaco è irritato?

Se lo stomaco è molto irritato, per rendere le banane ancora più facili da digerire si possono mangiare frullate o schiacciate, ridotte a purea. 

Quali alimenti dovrebbero essere evitati con la gastrite? 

È consigliabile evitare questi cibi:

  • latte intero;
  • frutta acida (come limoni, arance e ananas), con un basso pH che può provocare reflusso;
  • cibi ricchi di fibre (da consumare con moderazione perché possono essere più difficili da digerire soprattutto se crudi o poco cotti);
  • cibi fritti o molto grassi;
  • spezie irritanti;
  • bevande gassate;
  • caffè e alcol.

Quali alimenti sono consigliati con la gastrite?

Con la gastrite è consigliabile scegliere cibi facilmente digeribili e non irritanti, tra questi ci sono il riso in bianco, la farina d'avena, la passata di mele, le patate lesse, le zuppe leggere.

È sempre indicato rivolgersi ad un professionista per la diagnosi corretta ed  il trattamento di questa patologia.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Berton
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