Mindfulness e meditazione: quali sono le differenze?

Dr.ssa Giusy Messina
Redatto scientificamente da Dr.ssa Giusy Messina, |
A cura di Redazione

Data articolo – 11 Luglio, 2022

Mindfulness e Meditazione: Quali sono le Differenze?

La meditazione è una pratica antica che comprende diverse tecniche volte a favorire il benessere psicofisico di un individuo. 

La mindfulness, pur derivando dalla meditazione, si differenzia per alcune caratteristiche: quali sono le differenze nello specifico tra mindfulness e meditazione? Vediamolo insieme.

Cos’è la mindfulness?

Per mindfulness si intende una forma specifica di meditazione, il cui obiettivo principale è il raggiungimento di un profondo grado di conoscenza e consapevolezza di sé e della realtà. 

Nello specifico, la mindfulness consiste in una pratica basata su esercizi specifici di respirazione, immaginazione guidata e pratiche di rilassamento che coinvolgono sia il corpo sia la mente. 

Lo scopo principale di questa pratica meditativa è quello di aiutare a rimanere concentrati sui nostri sensi e ancorati alle sensazioni del momento, sospendendo ogni forma di interpretazione o giudizio su ciò che si sta vivendo o di cui si sta facendo esperienza. 

Cosa si intende con “meditazione”?

La meditazione è una pratica antichissima e comune a numerose tradizioni religiose e spirituali. 

Il termine meditazione rappresenta un nome generico che include diversi tipi di tecniche e pratiche, utili a favorire il rilassamento e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che ci circonda. Questo si ritiene essenziale per vivere a pieno il "qui ed ora". 

Attraverso l’uso di tecniche meditative di vario tipo si può allenare la mente a raggiungere uno stato di calma e stabilità. 

Quali sono le differenze fra le due pratiche?

C'è una sottile linea che separa mindfulness e meditazione ma la differenza principale è che la meditazione fa riferimento ad un insieme di pratiche e tecniche che includono anche la mindfulness.

Più semplicemente si può dire che la mindfulness è una delle tante tecniche meditative che attraverso i suoi esercizi permette di imparare a cogliere elementi, sensazioni ed emozioni che solitamente sfuggono alla nostra attenzione, per giungere ad una più completa consapevolezza di noi stessi e della realtà che ci circonda. 

La meditazione, in particolare quella concentrativa, è una pratica più profonda e intensa, attraverso i cui esercizi ci si allena a trascendere la mente e i processi di pensiero.

Quando è più indicata la mindfulness e quando la meditazione?

La mindfulness può essere praticata sia a livello formale che informale, in qualsiasi luogo e senza alcuna guida. 

Questo tipo di meditazione è indicata soprattutto per coloro che vogliono svolgere i propri esercizi in autonomia, senza il bisogno di ricorrere alla guida di un insegnante. Durante gli esercizi di mindfulness, infatti, la mente rimane vigile e attiva ma concentrata sulle sensazioni del momento, proprio per questo può essere svolta anche mentre si è impegnati in altre attività.

Al contrario, gli esercizi di meditazione (in particolare quella zen o la meditazione trascendentale) hanno bisogno di essere praticate in un ambiente protetto e in determinate condizioni, utili a facilitare la concentrazione su un oggetto, un’immagine, un suono o un mantra necessari per raggiungere uno stato mentale trascendente. 

Per riassumere, dunque, mentre la mindfulness può essere applicata ad ogni situazione o evento quotidiano, la meditazione necessita di essere praticata per uno specifico lasso temporale e in specifiche condizioni ambientali. 

Proprio per questi motivi, la mindfulness è forse una forma di meditazione più accessibile e popolare, ma la determinazione di quale delle due pratiche scegliere dipende dagli obiettivi e dalle preferenze individuali del singolo.  

Ultimo aggiornamento – 22 Settembre, 2023

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Ragazza con impermeabile giallo e cappellino che guarda in alto sorridendo in una foresta
Ritiri di silenzio, un modo per evadere dal caos della città e della mente. L'esempio della Fattoria dell'Autosufficienza

Cerchi un modo per disconnetterti e ritrovare la calma? Approfondiamo la pratica dei ritiri di silenzio della Fattoria dell'Autosufficienza grazie alle parole di Massimo Forcellini.

Donna in abbigliamento sportivo che cammina in un bosco
Cos'è la camminata giapponese, e perché fa bene?

La camminata giapponese migliora postura, cuore e benessere mentale. Un'attività semplice e consapevole per ritrovare equilibrio tra corpo e mente. Scopri.