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Calciuria

Ematologia Laboratorio analisi
Calciuria

Perché si misura la calciuria?

La sua utilità si riscontra principalmente per tenere monitorato il calcio nell’organismo. Il metabolismo del calcio è composto da 3 ormoni: il calcitriolo, il paratormone e la calcitonina.

Se conteggiato in un tempo di 24 ore, il valore normale di calcio nell’organismo di una donna dovrebbe rientrare in un range di 100-250 mg, negli uomini invece tra i 100 e i 300 mg, sempre in un lasso di tempo di una giornata intera. In media dovrebbe comunque essere meno di 4 mg per chilo di peso e sui 200 mg al giorno.

Ogni giorno il glomerulo renale filtra 10 mg di calcio, ovvero il 98-99% della quantità totale. Questa percentuale si suddivide in due tratti: il 40% viene assorbito a livello del nefrone, mentre il 60% viene assorbito attraverso un processo che è connesso al riassorbimento del sodio e avviene nel tratto del tubulo contorto prossimale. Il 10% del calcio filtrato viene riassorbito nel tratto del tubulo contorto distale.

La vitamina D attivata e il paratormone controllano gli ormoni che agevolano il riassorbimento del calcio, specificatamente quello che aumenta la concentrazione di calcio nel sangue e riduce la calciuria passando dalla preurina al sangue. All’opposto, invece, la calcitonina favorisce la deposizione di calcio nelle ossa, aumentando il riassorbimento dello stesso e portando a una diminuzione della calcemia.

Come si fa a misurare il calcio nelle urine?

Quando un paziente accusa dolori simili ai calcoli renali o ha dei sintomi che portano a pensare a delle disfunzioni delle ghiandole paratiroidi, il medico sicuramente consiglierà di eseguire gli esami delle urine per controllare se c’è una possibile elevata concentrazione di calcio nell’organismo.

Il paziente dovrà raccogliere le proprie urine per 24 ore, dopodiché in laboratorio verrà eseguito il dosaggio del minerale. Contemporaneamente alla calciuria, si valuterà anche la clearance della creatinina, la quale indicherà i valori del paratormone e darà un’indicazione molto valida della capacità renale.

Come devono venir raccolte le urine?

  • Innanzitutto, al risveglio, il paziente non dovrà tener conto della prima minzione, anche se dovrà segnalarne l’orario.
  • Da lì in poi, ogni volta che andrà a urinare dovrà farlo in un apposito contenitore, che di solito ha una capacità di 2 litri. È consigliabile però, per evitare contaminazioni con eventuali feci o peli, mingere in un vasetto più piccolo e poi travasare l’urina in quello più capiente.
  • Ogni volta che si effettua l’operazione, mettere il contenitore in un frigorifero.
  • Al termine delle 24 ore, urinare e depositare il tutto nel raccoglitore più grande
  • Etichettare il contenitore con i propri dati anagrafici, la data e il tempo di raccolta.
  • Consegnare il tutto al laboratorio di analisi.
  • Una raccomandazione per le donne: non effettuare l’esame durante le mestruazioni.

Che cosa potrebbe causare una calciuria alta?

  • Insufficienza renale: ovvero il rene non lavora come dovrebbe, non riesce a assorbire i vari elementi che filtra e quindi la concentrazione del calcio, in questo caso, avviene nelle urine.
  • Iperparatiroidismo: le ghiandole paratiroidi aumentano la loro funzionalità che solitamente è causata dalla presenza di un tumore benigno.
  • Eccessiva assunzione di elementi ricchi di calcio e di vitamina D.
  • Disidratazione.
  • Dieta troppo ricca di sodio.
  • Dieta iperproteica.
  • Frattura alle ossa.
  • Utilizzo di alcuni farmaci diuretici, ormoni per la tiroide, antiacidi a base di calcio.
  • Eccesso di ormoni tiroidei: che porta all’ipertiroidismo e alla tireotossicosi.
  • Tumori che provocano la metastasi alle ossa.
  • Morbo di Paget.​​​​​​​

Che cosa provoca la calciuria bassa?

  • Gravidanza;
  • Allattamento;
  • Uso di diuretici;
  • Malassorbimento dei minerali;
  • Ipoparatiroidismo;
  • Carenza di vitamina D.
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Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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