icon/back Indietro Esplora per argomento

Megalomania

Psicologia
Megalomania

Come riconoscere un megalomane?

Il megalomane con il suo ego apparentemente smisurato mostra agli altri un’immagine grandiosa e idealizzata di sé. Questi soggetti possono apparire arroganti, maleducati, altezzosi ed egocentrici, concentrati per lo più su sé stessi e poco interessati agli altri se non in senso competitivo. 

Un altro tratto distintivo che caratterizza gli individui megalomani è la quasi totale mancanza di empatia nei confronti del prossimo, che li porta a manipolare gli altri allo scopo di risultare sempre vincenti e primeggiare a qualunque costo.  

Quali sono le cause della megalomania?

Le cause sottostanti la megalomania possono essere molteplici. Un elemento ricorrente nei soggetti che ne soffrono è il rapporto conflittuale con la propria immagine di sé.  Questo conflitto interiore di solito inizia a maturare nella prima infanzia, a causa della ripetuta esposizione ai giudizi negativi delle figure di accudimento, spesso accompagnati da sfiducia e scherno, dai quali il soggetto cerca di fuggire sviluppando nel corso della crescita un'immagine di sé alterata che si esprime attraverso atteggiamenti di grandiosità e superiorità.

Atteggiamenti che celano in realtà un Io molto fragile, caratterizzato da bassa autostima e profonda insicurezza

Diagnosi e trattamento

Nel DSM-V, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali, la megalomania è inserita tra i sintomi del disturbo narcisistico di personalità, che si caratterizza per un’eccessiva stima di sé e delle proprie capacità e fantasie di onnipotenza.

Il trattamento d’elezione per questo tipo di disturbi è la psicoterapia, in particolare quella ad indirizzo cognitivo-comportamentale. L'obiettivo della terapia sarà quello di indagare le origini alla base della concezione di negativa e svalutante di sé che il soggetto nasconde, e risolvere la forte dipendenza del megalomane dall'opinione altrui. In caso di forte disagio e in presenza di altri sintomi, quali ad esempio ansia e depressione, in combinazione al percorso psicoterapeutico può essere indicato l’uso di farmaci antidepressivi o di stabilizzatori del tono dell’umore, allo scopo di alleviare i sintomi che il soggetto manifesta e facilitare il percorso terapeutico.
Condividi
Dr.ssa Martina Valizzone Psicoterapeuta
Dr.ssa Martina Valizzone
psicologopsicoterapeuta

Contenuti correlati

Ritardo Mentale
icon/card/PsichiatriaPsicologia
Il ritardo mentale (RM) è un disturbo con esordio in età evolutiva che comprende un deficit del funzionamento intellettivo ed adattivo, c...
Amnesia
icon/card/neurologia
L'amnesia è una forma di perdita di memoria. 
Ortoressia
icon/card/PsichiatriaPsicologia
L’ortoressia rientra tra i disturbi del comportamento alimentare ed è caratterizzata da una eccessiva preoccupazione per una alimentazion...
icon/chat