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Quanto fa male fare un tatuaggio?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 29 Settembre, 2023

scopri quanto fa male fare un tatuaggio

Questa è una delle domande più comuni tra le persone che vogliono farsi tatuare per la prima volta. La moda del tattoo ormai è diventata una vera e propria forma di espressione artistica sulla pelle molto apprezzata. 

Sia esso un disegno, un'immagine, una frase, ogni tatuaggio nasce per comunicare qualcosa, uno stile, un pensiero, uno stato d'animo, un ricordo, un sentimento.

Quando si decide di volerne fare uno, in genere ci si chiede quanto fa male fare un tatuaggio, e se ci sono zone del corpo più soggette al dolore rispetto ad altre.

Partendo dal presupposto che la soglia di dolore tollerabile è un'esperienza soggettiva, variabile da persona a persona, ma che dipende anche dal tipo di pelle e dalla complessità del tatuaggio, è pur vero che esistono alcuni punti più sensibili al dolore.

Vediamo quali sono.

Cosa si prova quando si fa un tatuaggio

Durante l'esecuzione del tatuaggio, l'ago penetra nello strato superiore della pelle, l'epidermide, per depositare l'inchiostro nel derma, lo strato di pelle sottostante, affinché il tatuaggio possa resistere più a lungo nel tempo. 

La sensazione che si prova, generalmente varia a seconda dell'individuo e può essere descritta in molti modi. Alcuni la percepiscono come una sorta di bruciore o pizzicore, mentre ad altri ricorda il graffio di un gattino o quello della zampata di una tigre.

In questi casi, quando il tatuaggio fa male, la percezione del dolore più intenso può dipende anche dalla zona del corpo. Alcune aree con meno tessuto adiposo tra la pelle e l'osso, infatti, tendono a essere più dolorose.

In merito alle zone più soggette al dolore, i pareri degli esperti tatuatori sono discordanti. Alcuni sostengono che il dolore diventi più acuto nei punti con meno tessuto adiposo tra la pelle e l'osso, come per esempio, le coste  o i gomiti. Altri affermano che sia lo spessore della pelle a incidere sull'intensità del dolore. Altri ancora sostengono che le aree dove si concentrano le terminazioni nervose, come le mani o i piedi, possono essere particolarmente sensibili.

A incidere sul dolore, secondo alcuni medici estetici, anche la complessità del lavoro da eseguire, un disegno più grande e strutturato richiede una procedura più lunga, con più dettagli, più colori e sfumature. Tutto ciò richiede anche il continuo passaggio tra vari tipi di aghi, che può aumentare la sensazione di fastidio. Non da ultima l'ansia, che può far perdere l'autocontrollo e generare tensione in tutto il corpo abbassando la tolleranza al dolore. 

Le zone di dolore del tatuaggio

In genere, in questi punti fa più male il tatuaggio: 

  • volto, collo e gola;
  • costole;
  • gomiti;
  • dita, mani e piedi;
  • parte posteriore del ginocchio;
  • caviglie.

Volto, collo e gola 

Queste aree sono molto sensibili perché la pelle è particolarmente sottile e c'è poco tessuto adiposo per ammortizzare l'ago del tatuaggio. 

Costole

La presenza delle ossa in questa parte del corpo dove c'è molto poco tessuto adiposo, in genere è causa di una maggiore percezione del dolore.

Gomiti

Anche i gomiti sono un'area del corpo più sensibile al dolore perché anche qui non c'è tessuto adiposo o muscolare. In questo punto la pelle è spessa e dura, ma ci sono anche molte terminazioni nervose. Inoltre, da considerare che il costante movimento dei gomiti può rallentare il processo di guarigione. 

Dita, mani e piedi

Le dita, le mani e i piedi sono aree del corpo con un'alta concentrazione di terminazioni nervose, dove può aumentare la sensibilità al dolore. La pelle in queste zone tende a essere anche più sottile e vicina all'osso. Come per i gomiti, la guarigione in queste aree più esposte all'uso frequente potrebbe essere più lenta. 

Parte posteriore del ginocchio

La parte posteriore del ginocchio, nota anche come fossa poplitea, è molto sensibile a causa della presenza di nervi, vasi sanguigni e del tessuto più delicato.

Caviglie

Le caviglie, simili alle mani e ai piedi, sono piene di ossa e terminazioni nervose, dunque anche queste zone si distinguono per essere più soggette al dolore. Inoltre, la pelle attorno alle caviglie è sottile e priva di tessuto adiposo. Questo comporta una maggiore percezione del dolore quando l'ago del tatuaggio si avvicina all'osso.

Dove fa meno male il tatuaggio

I posti meno dolorosi per tatuaggi corrispondono alle aree del corpo con maggiore tessuto adiposo o muscolare e meno terminazioni nervose:

  • la parte esterna della spalla e del braccio;
  • polpacci;
  • glutei;
  • cosce;
  • petto; 
  • schiena.

Spalle e braccia

Le spalle e le braccia sono generalmente considerate tra le zone meno dolorose per la presenza di uno strato significativo di tessuto adiposo e muscolare tra la pelle e l'osso, che può aiutare ad assorbire e attutire la sensazione di dolore. Inoltre, la pelle sulle braccia è generalmente più spessa rispetto ad altre parti del corpo e con meno terminazioni nervose.

tatuaggio braccia

Petto

Il petto è un'altra zona del corpo tendenzialmente meno dolorosa su cui fare un tatuaggio, in presenza di tessuto muscolare e non troppo vicino alle ossa.

Schiena

La schiena ha una superficie molto estesa con diversi punti meno dolorosi per un tattoo, salvo che non siano troppo a ridosso della colonna vertebrale, della parte lombare, o delle ossa delle spalle.

Glutei

Una zona ideale per la presenza dello strato di grasso che la rende particolarmente resisitente al dolore dell'ago. 

Cosce

Anche nella parte esterna della coscia il dolore del tatuaggio tende a essere meno intenso grazie alla densità muscolare che aiuta ad alleviarne la percezione.

Polpacci

Infine, anche sui polpacci il dolore è più tollerabile, come sulle spalle e sulle braccia, grazie allo strato di tessuto adiposo e muscolare che ricopre l'area.

Ciò detto, è bene ricordare che non esiste una risposta universale alla domanda su quanto fa male un tatuaggio, perché il dolore dipende da più fattori: il tipo di pelle, il grado di tolleranza al dolore, la posizione del tatuaggio, la dimensione e la densità del disegno.

Ma se si volesse trovare un metodo per sentire meno dolore? Eccone un paio che da considerare insieme al tatuatore.

Tatuaggio a punti, o "dotwork" per tattoo meno dolorosi

Il tatuaggio a punti, noto anche come dotwork, è una tecnica che può essere considerata per un tatuaggio meno doloroso ma visibilmente più delicato, meno evidente. La tecnica prevede l'uso di piccoli punti per creare un disegno o un motivo, invece di utilizzare linee continue. 

Tatuaggi, le zone più a rischio di infezione 

Oltre al dolore, quando ci si vuole fare un tatuaggio è bene considerare anche tutti gli annessi. 

Il tatuaggio richiede cure, appena fatto, e attenzioni ad alcuni fattori di rischio come il sole dal quale dobbiamo proteggerlo. 

Quando si prende in considerazione l'area del corpo da tatuare, è importante conoscere anche i potenziali rischi di infezione.

Alcune zone, come i piedi e le mani, possono essere particolarmente a rischio a causa della loro esposizione costante al terreno e ai batteri.

Per ridurre il rischio di infezione, è importante seguire le istruzioni del tatuatore, che possono includere l'applicazione di creme post-tatuaggio o, nei casi più urgenti, consultare un medico per la prescrizione di unguenti antibatterici o trattamenti farmacologici specifici per la cura del tatuaggio. Inoltre, è consigliabile evitare luoghi come le palestre dove il rischio di esposizione ai batteri può essere moto elevato.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Stefano Messori
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