Ritenzione idrica o cellulite? Ecco come riconoscerle

Dr. Stefano Messori Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr. Stefano Messori, Dermatologo, Medico Estetico |
A cura di Valentina Montagna

Data articolo – 05 Agosto, 2025

Donna che osserva le sue cosce allo specchio per controllare se ha cellulite o ritenzione idrica

Nell'ambito del benessere e dell'estetica, i termini "ritenzione idrica" e "cellulite" vengono spesso usati in modo intercambiabile, generando confusione.

Sebbene possano sembrare problematiche simili e spesso coesistano, si tratta in realtà di condizioni distinte, con cause, manifestazioni e approcci terapeutici differenti.

Questo articolo si propone di fare chiarezza su queste due diffuse imperfezioni, analizzandone le caratteristiche principali per aiutarti a comprenderne le differenze e a individuare il trattamento più efficace per le tue esigenze.

Cos'è la ritenzione idrica

La ritenzione idrica, nota anche come edema, si verifica quando il corpo trattiene e accumula liquidi in eccesso nei tessuti, in particolare nello spazio interstiziale, ovvero tra una cellula e l'altra.

In condizioni normali, l'organismo mantiene un equilibrio preciso tra la quantità di liquidi presenti nel sangue, nel sistema linfatico e nei tessuti. Questo meccanismo fa sì che i liquidi circolino continuamente tra vasi sanguigni, capillari e cellule, senza accumularsi in modo anomalo.

Quando questo equilibrio si altera, per problemi circolatori, linfatici o metabolici, i liquidi ristagnano nei tessuti, causando gonfiore.

La ritenzione idrica può essere temporanea o persistente, generalizzata o localizzata, e può essere un segnale di disfunzione circolatoria o linfatica.

Come si manifesta e quali sono le zone più colpite

La ritenzione idrica si manifesta perlopiù nelle zone del corpo dove il drenaggio venoso e linfatico è più vulnerabile:

  • gambe, caviglie e piedi: le più coinvolte, specie dopo molte ore in piedi o seduti;
  • cosce e glutei: spesso associate a cellulite;
  • addome
  • braccia e mani;
  • zona perioculare: in alcuni casi, al risveglio.

La distribuzione può variare in base a sesso, età, postura abituale e condizioni ormonali.

I sintomi più tipici che rendono riconoscibile questa condizione sono:

  • gonfiore localizzato, soprattutto alle gambe, alle caviglie e all'addome;
  • sensazione di pesantezza alle gambe;
  • pelle tesa e lucida;
  • aumento di peso;
  • impronta visibile alla pressione del dito (segno della fovea).

La comparsa di questi sintomi può variare durante la giornata, aggravandosi con il caldo, la stazione eretta prolungata o dopo lunghi periodi di inattività.

Cause e fattori scatenanti della ritenzione idrica

La ritenzione idrica può derivare da molteplici fattori, spesso associati tra loro, tra le cause più frequenti:

  • disfunzioni della microcircolazione e difficoltà del sistema linfatico nel drenare i liquidi;
  • fluttuazioni ormonali, come quelle che si verificano durante il ciclo mestruale, la gravidanza o la menopausa;
  • stile di vita non salutare, come: mancanza di attività fisica o stile di vita sedentario; eccessivo consumo di alcol; elevati livelli di stress e/o stress cronico che altera i meccanismi di regolazione ormonale; permanenza prolungata nella stessa posizione (in piedi o seduti); clima caldo o eccessivamente caldo che favorisce la vasodilatazione e la stasi; bagni o docce troppo caldi, che causano espansione dei tessuti e l'accumulo locale di liquidi; abbigliamento troppo stretto o uso abituale di tacchi troppo alti;

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  • fattori genetici e predisposizione familiare;
  • dieta squilibrata (eccesso di sodio, zuccheri raffinati);
  • carenze nutrizionali (soprattutto proteiche);
  • assunzione di contraccettivi ormonali, corticosteroidi e antipertensivi;
  • possibili patologie associate: insufficienza venosa, linfatica, cardiaca, epatica, renale, ovaio policistico, ipotiroidismo;
  • traumi locali pregressi o debolezza dei tessuti.

Cos'è la cellulite

La cellulite, nota in ambito medico come panniculopatia edemato-fibrosclerotica, è un'alterazione del tessuto sottocutaneo che coinvolge il pannicolo adiposo, la microcircolazione e il tessuto connettivo.

Si verifica quando lo strato di cellule adipose nel tessuto sottocutaneo spinge contro il tessuto connettivo sottostante, creando delle fossette o irregolarità sulla superficie della pelle. La pelle a buccia d'arancia è il segno evidente della cellulite.

Non è un semplice accumulo di grasso, ma una condizione infiammatoria cronica e localizzata che altera la struttura della pelle, provocandone ispessimenti visibili.

Le zone del corpo più soggette

Le aree del corpo in cui si manifesta la cellulite sono:

  • cosce, glutei e fianchi;
  • braccia;
  • addome e parte bassa della schiena.

Contrariamente a quanto si crede, la cellulite non è direttamente legata all'obesità. Anche persone con altri tipi di corporatura possono averla

È più comune nelle donne che negli uomini a causa della diversa struttura del tessuto connettivo femminile, ma anche gli uomini possono soffrirne

Stadi della cellulite

Clinicamente, la cellulite può essere classificata in quattro stadi:

  • stadio 0: nessuna alterazione visibile, nemmeno comprimendo la pelle;
  • stadio 1: pelle liscia a riposo, ma con aspetto a "buccia d’arancia" alla compressione;
  • stadio 2: irregolarità visibili anche senza pressione, con possibile gonfiore locale;
  • stadio 3: noduli duri, anche dolenti alla palpazione, alterazioni vascolari o pigmentarie.

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Un'altra classificazione della cellulite la distingue in:

  • lieve: leggere fossette visibili solo quando la pelle viene pizzicata;
  • moderata: le fossette sono visibili anche in piedi;
  • grave: fossette profonde e irregolarità cutanee pronunciate.

Tipi di cellulite

La cellulite può presentarsi in diverse forme, che possono anche combinarsi tra loro:

  • edematosa: caratterizzata da ristagno di liquidi, tipica delle fasi iniziali, si associa a ritenzione idrica;
  • fibrosa: più compatta e dura al tatto, è causata da un indurimento del tessuto connettivo;
  • flaccida o molle: visibile soprattutto nei soggetti con tono muscolare ridotto o perdita di elasticità cutanea.

Cause e fattori scatenanti della cellulite

Le cause della cellulite sono multifattoriali:

  • predisposizione genetica;
  • squilibri ormonali: cambiamenti nei livelli ormonali, in particolare degli estrogeni;
  • stile di vita non salutare: una dieta scorretta, la mancanza di attività fisica e il fumo;
  • disfunzioni circolatorie: problemi di microcircolazione o del sistema linfatico;
  • stress cronico;
  • traumi pregressi o debolezza dei tessuti.

Differenza tra cellulite e ritenzione idrica

Cellulite o ritenzione idrica? Sebbene possano manifestarsi insieme, ritenzione idrica e cellulite sono due condizioni distinte, con cause fisiopatologiche diverse.

La ritenzione idrica è legata perlopiù all'accumulo di liquidi nei tessuti, causato da un'alterazione del drenaggio venoso o linfatico. È un fenomeno funzionale e potenzialmente reversibile

La cellulite, invece, è un'infiammazione più profonda, una modificazione strutturale del tessuto sottocutaneo. Non si limita all'accumulo di liquidi, ma coinvolge anche l'infiammazione cronica del tessuto adiposo, la fibrosi e la degenerazione del connettivo, che a sua volta portano alla ritenzione di liquidi.

Come riconoscere ritenzione idrica e distinguerla dalla cellulite: sintomi a confronto

La ritenzione idrica è transitoria e priva di dolore (almeno nelle prime fasi). Si manifesta attraverso una sensazione di pesantezza e gonfiore diffuso, pelle tesa, sensazione di pesantezza, miglioramento con il movimento o il riposo con gambe sollevate.

Può avere un aspetto uniformemente gonfio e liscio ai tessuti, con una pressione che può lasciare impronta (segno della fovea).

La cellulite è meno transitoria, si presenta con pelle a "buccia d’arancia" o a "materasso", noduli sottocutanei, irregolarità cutanee persistenti anche in assenza di gonfiore, e possibile dolore al tatto nei casi più avanzati.


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È possibile anche appurare la natura della condizione, con qualche test:

  • test del pizzicotto: se una fossetta scompare sollevando delicatamente la pelle sopra di essa, si tratta di ritenzione idrica. Se la fossetta rimane visibile, è cellulite;
  • test del "flick": se, picchiettando delicatamente la pelle più volte, si vedono delle increspature simili a quelle prodotte da un sasso lanciato in uno specchio d'acqua, è ritenzione idrica. Se non si vedono, potrebbe essere cellulite;
  • posizione supina: se, sdraiandosi sulla schiena e sollevando le gambe perpendicolarmente al corpo, tutte le fossette scompaiono, si tratta di ritenzione idrica. Se le fossette rimangono, è cellulite;
  • consistenza del tessuto: se la pelle al tatto risulta dura e densa, è cellulite. Se è morbida o "molliccia", è ritenzione idrica.

Perché spesso coesistono

Nella pratica clinica le due condizioni sono concomitanti. La ritenzione di liquidi può aggravare la cellulite, perché peggiora il microcircolo e favorisce la stasi. 

A sua volta, la presenza di cellulite può ostacolare il corretto drenaggio dei liquidi, alimentando un circolo vizioso che peggiora progressivamente la qualità dei tessuti.

FAQ – Domande frequenti sulla differenza tra ritenzione idrica e cellulite

Vediamo alcune domande ricorrenti su queste condizioni:

Come si gestisce la ritenzione idrica? 

La ritenzione idrica si può controllare adottando alcuni buoni accorgimenti: mangiare frutta e verdura, limitare sale e zuccheri, fare attività fisica moderata, evitare di stare fermi a lungo e usare trattamenti drenanti.

L'allenamento intenso è utile per cellulite e ritenzione? 

Non sempre, ma allenamenti troppo lunghi o traumatici possono anche peggiorare la situazione. Meglio fare interval training, cardio leggero e allenamenti di forza nel giusto.

Esistono trattamenti medici o estetici?

Sì, per la ritenzione idrica si possono utilizzare impacchi, creme drenanti, massaggi, idroterapia e drenaggio linfatico.

Per la cellulite, oltre a questi trattamenti, si può ricorrere anche a tecniche come radiofrequenza, mesoterapia, carbossiterapia, onde d'urto e altre metodiche che sfruttano il riscaldamento profondo e mirato dei tessuti o che permettono di ridurre il grasso localizzato.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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