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Orticaria nei bambini: cause, rimedi e consigli

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 28 Novembre, 2022

Ecco cosa fare per l'orticaria nei bambini

Si tratta di una delle eruzioni cutanee più comuni, colpendo il 20-25% delle persone e, in particolare, il 15% dei bambini sotto ai 10 anni. La percentuale nei bambini può arrivare al 20% se il soggetto è atopico o se ha già avuto un episodio di orticaria.

Dunque, l’orticaria nei bambini è un’infiammazione della pelle piuttosto diffusa, che si manifesta con aree arrossate, in rilievo e pruriginose.

Questa eruzione cutanea può coinvolgere anche le mucose (come le labbra) o zone dove la pelle presenta uno spessore minimo (come le palpebre); quando gli strati più profondi della pelle appaiono rigonfi, ma senza arrossamento e prurito, si parla di angioedema, una manifestazione che può essere determinata dalla carenza di una proteina del sangue.

Un’altra forma particolare di orticaria è l’orticaria vasculitica, le cui manifestazioni cutanee persistono per più di 24 ore e risultano spesso tese e livide, in più, altri sintomi associati alla malattia sono i dolori gastrici e articolari.

Orticaria nei bambini: quanto dura?

L’orticaria non ha sempre la stessa durata, ma dipende dal tipo di orticaria di cui soffre il bambino; essa, in base alla causa e alla tipologia, può, infatti, avere diverse forme e tempistiche di guarigione:

  • L’orticaria acuta dura meno di 6 settimane.
  • L’orticaria cronica si presenta quotidianamente o più volte a settimana e ha una durata superiore alle 6 settimane.
  • L’orticaria acuta recidivante provoca almeno un episodio al mese. 

Nei bambini, in genere, la forma predominante è quella acuta, mentre è rara la cronica (con un’incidenza variabile tra lo 0,1% e il 3%, la quale guarisce, in genere, entro 3 anni dal primo episodio - nel 35-50% dei casi).

Ma qual è l’eziologia dell’orticaria nei bambini? Essa può avere diverse cause, scopriamo quali sono.

Cause dell’orticaria nei bambini

L’orticaria, negli adulti come nei bambini, è dovuta al rilascio di alcuni mediatori chimici, tra i quali il più importante è l’istamina, da parte di alcune cellule (mastociti) presenti negli strati superficiali della pelle: la fuoriuscita dell’istamina dai granuli che la contengono all’interno dei mastociti e la sua diffusione nei tessuti provoca arrossamento, a causa della dilatazione dei capillari della pelle, e prurito dovuto alla stimolazione delle terminazioni nervose cutanee.

Le cause più frequenti di orticaria acuta nei bambini sono le infezioni, per lo più virali, anche banali; può essere dovuta anche a reazioni allergiche verso alcuni alimenti e alla presenza di alcune sostanze  in determinati cibi oppure alla assunzione di alcuni farmaci.

È necessario specificare che la maggior parte delle orticarie non ha una causa nota (o riconoscibile) proprio perché ogni persona può reagire diversamente a una sostanza con cui entra in contatto, oppure, una stessa persona può avere o non avere reazioni a quella sostanza nel corso della sua vita. Quando la causa non è conosciuta si parla di orticaria idiopatica ed essa costituisce il 50% dei casi di orticaria nei bambini.

Inoltre, non sempre l'orticaria è generata da sostanze che l’organismo di un bambino può percepire come nocive; infatti, il restante 50% dei casi di orticaria nei bambini è dovuto ad orticaria acuta, distinguibile in base alla causa in:

  • Orticaria da infezioni. In questo caso l’orticaria è, in genere, una manifestazione di virus alle vie respiratorie alte oppure al tratto gastrointestinale.
  • Orticaria allergica. Più rara rispetto alla precedente (costituisce circa il 5% dei casi di orticaria).

 Quest'ultima ha tre caratteristiche che la rendono facile da riconoscere:

  1. inizia subito (in genere entro un'ora dall’esposizione all’allergene);
  2. compare tutte le volte che il bambino entra in contatto con quella sostanza (mediante assunzione o puntura);
  3. ha breve durata e si esaurisce quando il fattore scatenante viene metabolizzato dal corpo.

L’orticaria allergica può essere provocata da

  • Alimenti specifici. In particolare: arachidi, frutti di mare, pesce, uova e latte; di solito sono i cibi freschi che causano più di frequente orticaria, se paragonati a quelli cotti; le bolle compaiono, in linea di massima, entro 2 ore  dal pasto.
  • Farmaci. Qualsiasi medicinale può essere causa di orticaria, anche se i maggiori responsabili, a livello di frequenza sono: antibiotici a base di penicillina, sulfamidici, anticonvulsivanti, aspirina e Ibuprofene.
  • Punture di insetti. Tutte le punture di insetto possono causare orticaria (zanzare, vespe, api, scarafaggi, ecc.)
  • Dermografismo. L’orticaria può anche verificarsi a causa di un eccessiva sensibilità della pelle allo sfregamento, che può captare anche se si indossano abiti molto stretti.
  • Orticaria solare. L'esposizione ai raggi solari o ai raggi ultravioletti delle lampade UV può essere la causa dell’insorgenza di orticaria in tempi molto rapidi (pochi minuti).
  • Orticaria da freddo. Il vento gelido o l’acqua a temperatura fredda sono in grado di scatenare l’orticaria, così come i gelati e i ghiaccioli possono causare tumefazione alle labbra.
  • Orticaria acquagenica. In questi casi è il contatto con l’acqua a provocare l’orticaria.
  • Orticaria e reazione anafilattica. Molto raramente l’orticaria può essere manifestazione di una reazione anafilattica, e in tal caso associarsi a difficoltà respiratoria, asma e collasso circolatorio.

Infine, per ciò che riguarda l’orticaria cronica, essa può essere imputabile ad alcune delle cause sopra indicate (come acqua, raggi solari, sfregamento o pressione). Più raramente l’orticaria cronica deriva da problematiche legate a:

  • apparato gastrointestinale (è il caso dell’ossiurasi);
  • malattie reumatologiche;
  • malattie delle ghiandole endocrine;
  • neoplasie;
  • patologie autoimmuni (come celiachia e tiroidite linfocitaria).

Orticaria nei bambini: i sintomi e le differenze

Come già accennato, l’orticaria è essa stessa un sintomo (di un'infezione virale o di un agente esterno). Più che di sintomi di orticaria, dunque, sarebbe bene parlare di manifestazione dell’orticaria: a seconda del tipo di orticaria, infatti, essa assume un aspetto diverso, che può aiutare nella diagnosi e quindi far comprendere come tutelarsi (ove possibile) da una recidiva (ad esempio allontanando la sostanza allergica).

L’orticaria è, in genere, facilmente riconoscibile. Si manifesta attraverso alcuni pomfi, che hanno un aspetto più rilevato, arrossato e con una zona al centro più chiara.

Ai ponfi si accompagna quasi sempre prurito (anche intenso) oppure sensazione di formicolio, di puntura o di bruciore diffuso.

Sul neonato o sul bambino i pomfi possono essere rilevabili su qualsiasi parte del corpo e possono presentare forme o dimensioni variabili. Inoltre, si tratta di lesioni che migrano sulla pelle (tendono a sparire e ricomparire altrove, durando da alcuni minuti a qualche ora).

Come si manifesta l’angioedema

L’angioedema, a differenza dell’orticaria, si manifesta come un gonfiore esteso o localizzato ad una parte specifica del corpo (ad esempio: viso, mani, piedi o genitali). Nel viso, può inoltre concentrarsi su una zona in particolare, soprattutto nei bambini (palpebre, labbra, lingua).

L’angioedema è a volte doloroso, ma non è pruriginoso. In rari casi, è possibile riscontrare angioedema nel laringe e nelle corde vocali: in questi casi può esserci presenza di respiro difficoltoso o senso di ostruzione.

Come si manifesta l’orticaria cronica indotta

Come si è visto, tra le cause dell’orticaria vi sono anche fattori esterni. Le forme indotte da fattori fisici hanno un aspetto specifico ed è possibile che lo sfogo compaia in breve tempo dopo essere entrati in contatto con il fattore scatenante; la lesione della pelle è, di solito, circoscritta alla zona interessata dall’evento traumatico o allergico.

  • Dermografismo. La sua insorgenza è dovuta allo sfregamento della pelle e crea delle linee arrossate e in rilievo che mimano. Compare a seguito di sfregamento della pelle, sotto forma di linee arrossate e rilevate che riproducono il percorso dell’oggetto che ha determinato lo sfregamento. La durata è di pochi minuti.
  • Orticaria da freddo. Le zone del corpo esposte al contatto con acqua fredda, ghiaccio, vento, pioggia, si arrossano, si gonfiano e prudono.
  • Orticaria da compressione. In questo caso le bolle appaiono su una zona del corpo sottoposta a una pressione prolungata (questa è l’azione esercitata da oggetti come le fibbie dello zainetto, o gli elastici di abiti e biancheria).
  • Orticaria colinergica (da sudorazione). Questo tipo di orticaria insorge a seguito dell’esposizione a fattori che provocano sudorazione (ad esempio: esercizio fisico, emozioni, caldo, consumo di alimenti piccanti). In queste circostanze un valido aiuto sono gli antistaminici, i quali possono anche essere assunti in modo preventivo, prima che si verifichi la situazione che provoca sudorazione.
  • Orticaria da contatto. In questo caso l’eruzione cutanea sopraggiunge entro pochi minuti sulla zona coinvolta nel contatto con gli alimenti che provocano allergia, con sostanze chimiche, con il lattice, o con il pelo degli animali (gatto, cane). Si tratta di sfoghi che durano poco, di solito, ma che talvolta possono dare origine a reazioni cutanee o allergiche anche gravi.

L’orticaria virale è contagiosa?

Parlare di orticaria virale nei bambini non è propriamente corretto: con orticaria virale si intende, comunemente, l’orticaria che scaturisce da un’infezione virale specifica.

L’orticaria è, infatti, un’eruzione cutanea che, come è stato evidenziato, può avere differente eziologia. Essendo un sintomo, l’orticaria non è contagiosa; tuttavia, se l’orticaria è la manifestazione di una malattia virale, la malattia stessa può essere contagiosa

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Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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