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Cambio pannolino al neonato: ecco come si fa

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Maggio, 2023

Cambio pannolino nel neonato: scopriamo come si fa

Il cambio pannolino è un momento molto importante nei primi mesi del neonato e del bambino piccolo, ai quali dedicare la giusta attenzione. 

Vediamo, di seguito, alcuni suggerimenti pratici su: come si cambia un pannolino, ogni quanto cambiarlo, come evitare eventuali irritazioni cutanee e, non meno importante, anche come creare un contesto rilassante e collaborativo.

Ecco come cambiare un pannolino

Come si cambia il pannolino? Il cambio del pannolino può creare qualche difficoltà i primi tempi, quando ancora non si sa bene come muoversi, e quando il neonato potrebbe vivere questa fase con atteggiamenti respingenti.

Basta prendere un po' la mano per accorgersi che tutto il procedimento diventerà via via più semplice e fluido anche perché il neonato, crescendo, nel corso dei mesi sarà capace di riconoscere il momento e diventerà sempre più collaborativo. 

Il cammino prosegue, poi, nella sua vita con altri momenti clou, quando si dovrà togliere il pannolino al bambino

cambio pannolino nel neonato

Ecco quali sono i passi da fare per cambiare il pannolino:

  1. Preparare tutto il necessario: occorre avere a portata di mano un panno o salvietta umidificata ipoallergenica e un detergente neutro, una crema lenitiva e un nuovo pannolino. Per i neonati con età inferiore a un mese è preferibile usare semplice acqua calda e un batuffolo di cotone per la pulizia.
  2. Scegliere un supporto comodo e sicuro: deve essere un ripiano stabile e riparato da un asciugamano o panno pulito, come il più classico fasciatoio o anche sul letto.
  3. Aprire il pannolino e prima di toglierlo, pulire con cura per rimuovere lo sporco in eccesso. Proseguire con la pulizia passando il panno o la salvietta umidificata anche nelle pieghe della pelle, che possono essere causa di irritazione. Lavare anche con il detergente neutro e acqua tiepida. Asciugare molto bene per evitare di lasciare la zona inumidita.
  4. Applicare una crema lenitiva all'ossido di zinco e magnesio silicato senza vaselina per proteggere la pelle, alleviare eventuali arrossamenti e prevenire l'irritazione, se la pelle del bambino è arrossata o irritata. Se si osservano rossori, è bene utilizzare una crema specifica a base di ossido di zinco per un paio di giorni (è bene sentire il pediatra per farsi consigliare su come trattare eventuali arrossamenti e irritazioni con una crema formulata specificamente per trattare queste condizioni).
  5. Cospargere la cute con una piccola quantità di talco liquido o di talco non talco, usando la mano per distribuirlo uniformemente: lo scopo è quello di prevenire l'irritazione della pelle dovuta all'umidità e al sudore. Applicando il talco sulla pelle del bambino si crea uno strato protettivo che aiuta a mantenere la pelle asciutta e ad evitare l'irritazione da pannolino o da sfregamento. In alternativa al talco esistono prodotti come le polveri a base di mais o di riso, che hanno proprietà assorbenti simili al talco.
  6. Mettere il nuovo pannolino, sollevando delicatamente le gambe del bambino/a, posizionando il pannolino sotto il bacino e tirandolo in avanti per fissarne le ali sui due lati. Attenzione che il pannolino sia messo bene, non troppo stretto ma neanche troppo largo.
  7. Dopo il cambio del pannolino, è importante pulire e disinfettare il supporto utilizzato, per prevenire la diffusione di batteri e infezioni.

Ogni quanto cambiare il pannolino?

Poppate e cambi sono molto frequenti durante i primi mesi di vita del bebè. 

Il neonato, infatti, sporca anche fino a 10 pannolini al giorno dopo ogni poppata. Con il passare del tempo, tuttavia, questa frequenza va a ridursi e i cambi diminuiscono fino a circa 5 al giorno.

Nei primi mesi di vita del bambino, il cambio del pannolino va ripetuto con regolarità, almeno ogni 2-3 ore, per evitare l'irritazione della pelle e il disagio che può provare a causa del pannolino sporco, lasciato per troppo tempo, che può anche causare irritazioni come la dermatite da pannolino

Durante la notte, si può lasciar riposare il bambino, presupponendo che un ultimo cambio della giornata lo si fa dopo che ha mangiato e prima di dormire, ma anche contando sul fatto che i pannolini oggi assicurano una maggiore resistenza rispetto a quanto accadeva in passato.

Dermatite da pannolino

Conosciuta anche come eritema da pannolino o irritazione da pannolino, la dermatite da pannolino è una reazione infiammatoria della pelle della zona gluteo-perianale. È il disturbo cutaneo più comune nei bambini piccoli. 

Questo tipo di dermatite può avere varie cause, come un' irritazione chimica, un' infezione o un'atopia (predisposizione genetica ad avere reazioni allergiche e infiammatorie, che colpisce la pelle e le mucose del corpo), ma generalmente la causa primaria va cercata:

  • nel contatto di urina e feci con la pelle;
  • nell'utilizzo di creme o detergenti non adatti;
  • nell'eccesso di umidità. 

Tutte queste condizioni alterano il pH fisiologico della cute. 

La dermatite si manifesta con arrossamenti cutanei nell'area gluteo-perianale coperta dal pannolino e, nei casi più acuti, anche all'interno coscia e intorno al giro vita. 

Altre cause della dermatite da pannolino sono:

  • l’umidità che rimane nel pannolino (per esempio quando non viene cambiato spesso)
  • i lavaggi con detergenti che danneggiano la pelle
  • l’uso di salviettine che contengono antisettici per l'igiene personale.

Quando rivolgersi al pediatra

Se la pelle del bambino non migliora dopo alcuni giorni di trattamento, è consigliabile parlarne con il pediatra. Potrebbe essere necessaria una cura più efficace e mirata oppure all'origine dell'eritema potrebbero esserci altre cause.

Consultare il pediatra soprattutto se compare febbre oltre all'eruzione cutanea, se questa persiste o peggiora nonostante il trattamento oppure se la dermatite provoca bruciore o dolore quando il bambino fa i suoi bisogni.

Come vivere il cambio del pannolino

Può sembrare superfluo, ma non lo è affatto. Il cambio del pannolino può generare stress nelle prime settimane o mesi di vita del neonato, trattandosi di un'esperienza nuova che comporta un tempo necessario per l'adattamento.

Queste attività così intense e ravvicinate possono scorrere piacevolmente, senza provocare tensione, nervosismo o preoccupazione nel genitore. 

È importante a questo proposito, riuscire a creare un contesto giocoso e accogliente, infondere calma nel bambino/a, dedicando al momento la dovuta cura, la delicatezza e il giusto atteggiamento. 

È bene, invece, mantenere la calma e relazionarsi con il piccolo, cercando un coinvolgimento attivo, anche perché, già dal primo mese di vita, può riconoscere le voci familiari. 

Può essere una buona idea coinvolgere il piccolo, parlando, descrivendo il momento, cantando una canzoncina, recitando una filastrocca oppure creare delle distrazioni con un giocattolo, un peluche o con un carillon.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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