Capelli dei neonati: cosa c'è da sapere

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Ottobre, 2023

Foto dei capelli di un neonato sdraiato su un lettino

Come crescono i capelli dei neonati? Perché alcuni nascono già con una chioma folta ed altri bambini no? Come fare per lavare la capigliatura nel migliore dei modi?

Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere sull'argomento.

Crescita dei capelli nel neonato: da cosa è influenzata?

Non appena si diventa genitori, sono molti i dubbi e gli interrogativi che si affollano nella mente, a cominciare da un argomento tanto semplice quanto curioso: i capelli dei neonati. Perché, ad esempio, alcuni bambini nascono già con una folta capigliatura ed altri invece no?

Entrambe le situazioni rientrano nel solco della normalità ed è quindi perfettamente sano sia un bimbo che viene al mondo quasi pelato (o comunque con pochi capelli), sia chi, invece, ne ha molti. Sembra comunque che ad influire su questo aspetto sia un mix tra ragioni genetiche, ormoni a cui sarebbe stato esposto il feto all'interno della pancia e colore della pelle.

Un altro aspetto interessante da tenere presente è che i capelli con cui nasce un bimbo cadranno nel giro di qualche mese in modo naturale.

Solo pochissimi bimbi li mantengono fino a uno- due anni di vita, mentre la maggior parte li "cambia" a causa delle modificazioni ormonali che si verificano nel loro organismo durante i primi mesi di vita.

Durante la gravidanza il livello degli ormoni materni nel corpo del feto è elevato, tuttavia esso cala bruscamente dopo la nascita ed è per questo motivo che può comparire un diradamento dei capelli nelle prime settimane.

Mamma con in braccio suo figlio

Questa perdita, chiamata anche alopecia neonatale, è un fenomeno del tutto normale e può essere presente anche nelle neo mamme (telogen effluvium), sempre a causa del brusco abbassamento degli ormoni nel corpo.

L'alopecia neonatale è una condizione fisiologica e non dovrebbe destare troppa preoccupazione, tuttavia qualora dovessero comparire anche eruzioni cutanee, arrossamento, prurito, febbre, perdita di peso o sanguinamento del cuoio capelluto, allora sarà necessario contattare il proprio pediatra di riferimento.

Leggi anche: Quanto deve misurare la circonferenza cranica del neonato

Da cosa dipende il colore dei capelli dei neonati

Anche il colore dei capelli del neonato non è fisso e immutabile, ma in molti casi tende a mutare man mano che passa il tempo. Ecco perché non è raro che bimbi biondi assumano poi sfumature rossicce, oppure che i neri diventino castani.

La tonalità della chioma dipende, infatti, dalla quantità di melanina presente nel nostro organismo, la quale a sua volta è influenzata dalla presenza di determinati ormoni che agiscono durante la gravidanza, fra cui gli estrogeni.

Quasi certamente, comunque, i bambini che nascono con i capelli neri o castani continueranno ad averli scuri, mentre quelli che hanno una capigliatura chiara possono mantenerla nel tempo oppure scurirla leggermente.

Particolare è il caso della chioma rossa, la quale in genere compare quando uno dei due genitori ha i capelli di questo colore. In realtà questa non è una regola fissa e può capitare che un bimbo che non ha genitori rossi nasca con questa tonalità

Ciò è dovuto alla presenza nel feto di un alto livello di feomelanina associato a una quantità bassa di eumelanina, anche se è comunque necessario che i genitori siano portatori del gene recessivo MC1R.

Leggi anche: Dermatite seborroica nel neonato: come si manifesta e quali sono i rimedi

Come lavare i capelli del neonato

Spesso i neo genitori non sanno come prendersi cura di un neonato con capelli particolarmente radi o fragili, e temono di rovinarli utilizzando prodotti troppo aggressivi sulla cute.

In linea di massima i capelli dei neonati si lavano esattamente come quelli degli adulti, ovvero bagnando la testa con acqua e frizionandola molto delicatamente con un detergente specifico oppure con sola acqua.

Sebbene non vi siano regole particolari per quanto riguarda la frequenza, è possibile lavare la chioma due-tre volte a settimana.

Per asciugarli, basta solo tamponare la testa facendo attenzione a non esercitare troppa pressione e poi utilizzare il phon qualora il bimbo avesse già una capigliatura abbastanza folta.

Meglio tuttavia non tenere il phon molto vicino alla testa e non esagerare con il calore.

La crosta lattea, invece, presente nelle prime settimane di vita del bimbo, si può far ammorbidire con un dischetto di cotone imbevuto di poco olio di mandorle prima del bagnetto.

Questa procedura, che può essere fatta quotidianamente, serve a sciogliere il sebo in eccesso. Attenzione però a rimuovere le squame solo con un pettinino dalle punte morbide, evitando di toglierle con le unghie, o il rischio è che si creino pericolose infiammazioni o cicatrici.

La crosta lattea nel neonato

I neonati con capelli delicati e crosta lattea sono numerosi: sembra che tale condizione sia causata dalle oscillazioni ormonali che si verificano dopo la nascita e dall'eccessiva attività delle ghiandole sebacee.

In genere questa forma di dermatite seborroica tende a scomparire nel corso delle prime settimane di vita e non si accompagna ad altri sintomi particolari.

Qualora la crosta lattea non dovesse risolversi spontaneamente però, o se oltre a questo disturbo dovessero comparire anche febbre, dissenteria, croste in altre parti del corpo o vomito, allora sarà necessario contattare il proprio pediatra.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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