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30ª settimana di gravidanza: sviluppo del feto e sintomi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Marzo, 2023

30ª settimana di gravidanza_sviluppo del feto e sintomi

Cosa sta succedendo durante la 30ª settimana di gravidanza? Come si sviluppando il feto all'interno dell'utero della donna e quali cambiamenti caratterizzano ora il corpo femminile? Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere sulla trentesima settimana di gestazione.

30 settimane di gravidanza: cosa sta succedendo

Quando la gravidanza raggiunge le 30 settimane, il bambino, ormai abbastanza grande, comincia a sentirsi un po' stretto dentro la pancia e, quindi, a muoversi in maniera diversa. In questa fase egli può assumere la tipica posizione fetale, che si caratterizza per avere le gambe strette vicino al corpo: questa posizione rimarrà impressa nella memoria del neonato anche dopo la nascita, tanto che è consuetudine avvolgere il bimbo all'interno di una morbida fascia non appena viene al mondo, in modo che egli ritrovi quella sensazione di contenimento che caratterizzava la sua vita intra uterina. Il feto alla 30 settimana, inoltre, ha raggiunto un livello di sviluppo tale che, se dovesse nascere ora, avrebbe circa il 90% di possibilità di sopravvivere.

30 settimane di gravidanza quanti mesi sono?

Corrispondono a metà dell'ottavo mese di gravidanza, ovvero al terzo trimestre.

I sintomi della trentesima settimana di gravidanza

La 30 settimana gravidanza può includere numerosi sintomi. Fra i più diffusi e comuni rientrano:

Alla trentesima settimana di gravidanza il peso materno è aumentato di diversi kg rispetto all'inizio della gestazione. Ciò provoca diversi fastidi, a cominciare dal gonfiore agli arti inferiori e dalla sensazione di avere le gambe e le caviglie pesanti e doloranti. In questo caso può essere utile effettuare dei pediluvi con acqua fresca o applicare sulla pelle una crema dall'effetto rinfrescante.

30 settimane di gravidanza: cosa fare

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Verso la fine della gestazione è opportuno pensare alla possibilità di eseguire l'anestesia epidurale durante il travaglio. Non sempre, infatti, è possibile richiederla, pertanto è consigliabile informarsi per tempo presso l'Ospedale dove si intende partorire ed effettuare la visita medica necessaria. In alcuni casi, infatti, l'epidurale non può essere effettuata e l'anestesista è tenuto a saperlo prima: ecco perché alcune settimane prima della data presunta del parto, la donna che intende prestare il consenso per l'epidurale dovrà sottoporsi alla visita anestesiologica, a cui seguirà la firma di un consenso informato. Se, invece, al momento del parto si dovesse cambiare idea, non vi sono problemi e, semplicemente, il travaglio proseguirà senza anestesia.

In questo periodo è probabile che il medico prescriva la terza e ultima ecografia della gravidanza, associata alla flussimetria, che serve per valutare le dimensioni del feto, il suo stato di salute e la posizione della placenta. Oltre alle visite mediche, poi, la donna, in accordo con il parere del ginecologo, può richiedere l'ingresso nel congedo di maternità, le cui date differiscono in base alla propria condizione di salute e alle esigenze personali. La 30 settimana di gravidanza è anche il momento giusto per prendersi cura di sé, attraverso attività piacevoli e rilassanti che allevino la fatica della gestazione. Le camminate all'aria aperta sono una buona idea, così come un corso di yoga studiato specificatamente per le donne in dolce attesa.

Il feto a 30 settimane

Il feto a 30 settimane ha ormai raggiunto un buon grado di sviluppo, tanto da consentirgli di sopravvivere senza particolari problemi se dovesse nascere prematuro. Il suo tratto digerente, infatti, è pressoché completo: può bere, deglutire e digerire il liquido amniotico e, una volta nato, lo farà con il latte. La maturazione completa del sistema digerente, tuttavia, avverrà solo qualche mese dopo la nascita, con la conseguenza che egli, almeno per i primi tre-quattro mesi, soffrirà di coliche o di flatulenza. A questa fase della gestazione, inoltre, il bimbo inizia ad assumere un aspetto paffutello, grazie alle riserve di grasso sottocutaneo che continuano ad accumularsi nel suo corpo; anche la pelle, in virtù dei piccoli capillari che portano l'ossigeno, si fa più rosea.

  • lunghezza feto 30 settimane: 40 cm
  • peso del feto a 30 settimane: tra i 1,300 e i 1,400 grammi

Dalla 30° settimana di gravidanza in poi, la lanugine che ricopre il bambino tende a scomparire gradualmente, mentre alcuni studi scientifici hanno dimostrato che è in questo periodo della gestazione che nasce la tendenza di ogni essere umano ad utilizzare la destra piuttosto che la sinistra come mano di riferimento. Dal punto di vista dello sviluppo nervoso, il cervello del feto sta assumendo sempre più l’aspetto definitivo: in questi giorni, infatti, le circonvoluzioni sulla superficie cerebrale si delineano in modo sempre più preciso e aumenta anche il numero dei neuroni presenti.

Il feto a 30 settimane attraversa la fase conclusiva del suo sviluppo. Le unghie e le ciglia si sono formate, il midollo osseo produce i globuli rossi e bianchi, mentre il pancreas migliora l'emissione di insulina, ovvero l'ormone fondamentale per la metabolizzazione del glucosio.

Come cambia il corpo durante la 30ª settimana di gravidanza

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Arrivata a questa fase, la donna sperimenta molti fastidi legati alla dimensione del feto. A 30 settimane di gravidanza il peso del bambino si aggira intorno al 1,400 kg, con la conseguenza che per la donna diventa ogni giorno più difficile compiere alcuni movimenti. Ad esempio, salire le scale, allacciarsi le scarpe oppure camminare velocemente possono provocare nella futura mamma fiato corto e una sensazione di oppressione al torace. Ciò è dovuto, tra le altre cose, anche al fatto che i polmoni materni (proprio come gli altri organi interni) vengono schiacciati dall'aumento dell'utero.

Un altro elemento tipico che caratterizza la 30esima settimana di gravidanza è la comparsa di peluria sull'addome della donna. Ciò è dovuto all'azione degli ormoni sul corpo femminile e, sebbene la credenza popolare ritenga che questo fenomeno sia associato al sesso del bambino (più peli sarebbero la conseguenza di una maggior produzione di ormone testosterone e, quindi, predirebbero l'arrivo di un bambino maschio), in realtà non vi sono evidenze scientifiche che attestano questo pensiero.

Consigli di benessere per affrontare la 30 settimana di gravidanza

Quali sono i consigli e le accortezze da seguire per vivere al meglio queste trenta settimane di gravidanza? Sicuramente in questa fase la donna ha bisogno di riposo e di attenzioni, a causa degli importanti cambiamenti fisici che caratterizzano l'ultimo periodo di gestazione. Ecco allora qualche tips per affrontare questi giorni:

  • arrivata alla settimana 30 della gravidanza, può essere utile di imparare alcuni esercizi di respirazione che saranno fondamentali in vista del travaglio. Una corretta respirazione, infatti, aiuta a gestire meglio il dolore delle contrazioni uterine preliminari e a facilitare la progressione del parto;
  • la posizione del feto a 30 settimane è, in genere, ancora podalica, tuttavia in alcuni casi esso potrebbe già essersi capovolto. Qualora non si dovesse spostare nelle settimane seguenti, è possibile rivolgersi al personale medico per tentare la cosiddetta "manovra di rivolgimento", tuttavia non è detto che essa andrà a buon fine;
  • è arrivato il momento di ultimare la valigia per il parto. In questa borsa occorre inserire tutto il necessario per la nascita, come indicato dalla lista fornita dall'Ospedale;
  • alla settimana 30 di gestazione la donna continua a frequentare il corso pre parto: si tratta di incontri molto utili che forniscono una serie di informazioni importanti sia per quanto riguarda il parto che l'avvio dell'allattamento;
  • a 30 settimana di gravidanza il peso della mamma dovrebbe essere aumentato di circa 7-10,5 kg rispetto all'inizio, tuttavia si tratta di un valore estremamente personale e che cambia da donna a donna;
  • è importante osservare una dieta sana, ricca di frutta e verdura, così come praticare attività fisica in modo dolce ma costante;
  • se il peso del feto a 30 settimane e le dimensioni aumentate dell'utero dovessero provocare dolore lombare a difficoltà a camminare, è possibile utilizzare una fascia elastica da applicare in vita che ha la funzione di supportare i tessuti materni e di alleviare alcuni fastidi;
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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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