Cosa sapere sul gonfiore addominale in gravidanza

Redazione

Ultimo aggiornamento – 28 Novembre, 2022

Gonfiore Addominale in Gravidanza: Cosa Sapere?

La gravidanza è un momento importante per la vita di una donna, ma è anche una fase che può portare con sé alcuni disturbi che, seppur temporanei, possono arrecare alcuni fastidi che possono variare da donna a donna: il gonfiore addominalè uno di questi. 

Si tratta di gas intestinale che si accumula nell’addome e che non è facile espellere.

Ma quali sono le cause e i rimedi per il gonfiore addominale in gravidanza? Vediamo di più.

Sintomi del gonfiore addominale in gravidanza

Durante la gestazione, il corpo della donna subisce innumerevoli cambiamenti, per fare spazio alla nuova vita che si sta creando nel suo utero. 

La pancia, in questa fase, risulta gonfia e tesa ma, oltre al gonfiore, vi sono dei sintomi concomitanti:

Ma per quale motivo, la donna incinta può incorrere con frequenza nel gonfiore addominale?

Cause del gonfiore addominale in gravidanza

Oltre a una predisposizione familiare e genetica al gonfiore, possono esservi delle cause specifiche che fanno comparire il gonfiore in gravidanza.

Il primo imputato è senz’altro il progesterone, ormone che rallenta le funzioni gastriche e trattiene liquidi. Inoltre, anche un alto livello di estrogeni può provocare flatulenza e nausea episodiche.

Tutto ciò succede perché, durante la gestazione, l’intestino subisce una trasformazione chimica e ormonale che ne altera l’equilibrio.

Altri fattori che possono causare il gonfiore addominale in gravidanza sono:

  • Cambiamenti nella flora batterica
  • Stipsi
  • Cattive abitudini alimentari
  • Pasti troppo frettolosi

Cosa fare, dunque? Esistono dei rimedi che per il gonfiore addominale in gravidanza? 

I rimedi per flatulenze, aerofagia e meteorismo

Anzitutto, occorre dire che chi soffre di gonfiore addominale, flatulenza, aerofagia e meteorismo può, di norma, far ricorso anche ad un aiuto farmacologico, mentre per le donne in gravidanza, è necessario prestare una maggiore attenzione all’uso di medicinali.

Durante la gestazione, infatti, sarebbe opportuno assumere medicinali solo se strettamente necessario e dopo aver consultato il proprio specialista. I farmaci in gravidanza vengono, infatti, prescritti solo nel caso in cui i benefici superino i rischi, o se la malattia della donna, non curata, può avere ripercussioni sul feto.

Per quanto riguarda il gonfiore addominale, in generale, per quanto fastidioso non costituisce un pericolo tale da giustificare l’utilizzo di medicinali, ma ribadiamo, è sempre opportuno rivolgersi al medico.

Tuttavia, esistono alcuni rimedi non farmacologici che si possono predisporre, al fine di arginare o risolvere i problemi di pancia gonfia in gravidanza, ad esempio:

  • Consumare pasti leggeri. Scegliere pasti leggeri e non abbondanti, evitare fritti ed alimenti di difficile digestione (ad esempio quelli ricchi di grassi) è l’ideale per favorire la digestione. I pasti pesanti hanno una digestione lunga e faticosa e possono rallentare lo svuotamento dello stomaco, favorendo l’acidità di stomaco. Non assumere: agrumi, frutta molto acerba, pomodori o salse di pomodoro, spezie, tè, caffè, vino e alcolici. 
  • Camminare molto, specialmente dopo i pasti. Ciò aiuta il processo digestivo; inoltre, si può optare  per una moderata attività fisica, con costanza. Non serve affaticarsi con attività intense o jogging, una camminata (meglio se a passo veloce) di circa mezz’ora al giorno, è più che sufficiente per mantenersi in forma ed evitare di assumere peso in più.
  • Evitare di coricarsi, subito dopo i pasti. Se proprio non si vuole camminare dopo i pasti, è bene comunque evitare di coricarsi dopo aver mangiato. Infatti, la digestione è rallentata e aumenta la probabilità di una risalita dei succhi gastrici verso l’esofago. Dunque, è opportuno aspettare  almeno un’ora dopo ogni pasto prima di mettersi a letto.
  • Trovare una posizione comoda. Nei momenti di relax, quando ci si vuole accomodare, si può disporre un cuscino per tenere la testa sollevata più del solito, di almeno 20 cm. Scegliere divani e poltrone che consentano una posizione rilassata, senza gravare su stomaco e intestino, in modo da non affaticare il processo digestivo.
  • Non indossare indumenti troppo aderenti. Vestiti stretti possono esercitare una pressione sullo stomaco e interferire con la digestione. Non solo: abiti aderenti possono provocare anche altri disturbi e dolori. Anche i tessuti dovrebbero essere scelti con il giusto criterio: prediligere indumenti comodi e traspiranti, meglio ancora se in fibra naturale (cotone, lana e lino).

È implicito che queste poche regole valgono anche per chi soffre abitualmente di gonfiore e flatulenza, anche se non si trova in gravidanza.

Modificare il proprio stile di vita è, dunque, la prima cosa da fare per evitare il meteorismo in gravidanza. Inoltre, è anche importante limitare quei cibi che favoriscono la formazione di gas intestinali, quali:

  • Fagioli
  • Cavoli
  • Cipolle
  • Cibi fritti o grassi
  • Salse
  • Legumi interi

Inoltre, è importante masticare lentamente ogni boccone, per evitare l’ingestione accidentale di aria (aerofagia) mentre si mangia. 

Anche la suddivisione dell’apporto calorico giornaliero in pasti piccoli e frequenti può aiutare la digestione.

Con l’avanzare della gravidanza, inoltre, l’utero esercita una pressione sempre maggiore su stomaco e intestino. Questo rallenta le funzioni digestive e produce un aumento della formazione di gas e gonfiori addominali. Ciò può portare, oltre al gonfiore, anche a meteorismo e stitichezza.

Per aiutare la digestione, inoltre, si possono assumere tisane a base di semi di finocchio e di malva, oppure assumere (con moderazione) un pizzico di zenzero (anche in forma di caramella, è un anti nausea naturale).

Se la causa è una flora batterica alterata o la stipsi, il medico potrebbe prescrivere dei probiotici, per salvaguardare l’equilibrio intestinale o, in casi più severi, un blando lassativo.

Se il medico lo ritiene opportuno, anche degli integratori alimentari a base di fibre possono aiutare contro il meteorismo e favorire il transito intestinale.

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a cura di Dr. Marcello Sergio
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