Salmone affumicato in gravidanza: si può mangiare?

Letizia Samantha Zeverino Ostetrico
Redatto scientificamente da Letizia Samantha Zeverino, Ostetrico |
A cura di Anna Nascimben

Data articolo – 27 Ottobre, 2022

Salmone affumicato

Durante la gravidanza, fare attenzione all’alimentazione rappresenta una delle priorità principali per tutelare la salute del bambino. Diversi alimenti possono rappresentare un rischio per la gestante, specialmente se consumati crudi o poco cotti. 

Tra i dubbi più comuni emerge la domanda: si può mangiare il salmone affumicato in gravidanza oppure è meglio evitarlo? Approfondire le raccomandazioni mediche e i potenziali rischi associati a questo alimento aiuta a fare scelte più consapevoli.

Salmone affumicato in gravidanza: è pericoloso o si può consumare?

La gestazione è un periodo molto delicato nella vita di una donna e sono diverse le perplessità di fronte ad alcune situazioni potenzialmente pericolose per il bambino. La scelta di cosa mangiare durante i nove mesi di attesa rientra fra queste, a causa della possibilità che la futura mamma possa contrarre delle infezioni derivanti da batteri presenti sul cibo. 

Esistono, quindi, diversi alimenti che non si possono mangiare nel corso della gravidanza, e se per alcuni di essi (come ad esempio i super alcolici), la motivazione è abbastanza evidente, per altri risulta più nebulosa. E' il caso del salmone, un pesce molto comune che si può preparare in diversi modi: cotto, crudo sotto forma di tartare oppure affumicato. 

Cosa rispondere, quindi, a chi si chiede se si può mangiare il salmone in gravidanza? 

Il salmone affumicato in gravidanza è vietato in quanto potrebbe essere veicolo per il batterio che causa la Listeriosi, un'infezione temibile che, se viene contratta dalla donna durante la gestazione, può esporre il feto a gravi conseguenze per la sua salute. 

L'assunzione di salmone affumicato è sconsigliata in quanto il pesce utilizzato è crudo e il processo di affumicatura al quale viene sottoposto, non elimina la possibilità che esso sia contaminato dal batterio della Listeria.

Salmone affumicato: il rischio listeriosi in gravidanza

Contrarre la Listeriosi mentre si è incinte è molto pericoloso: i sintomi iniziali dell'infezione, infatti, non sono subito evidenti e la donna potrebbe non capire di essere stata contagiata. Nel corso della gestazione, tuttavia, le complicazioni più comuni riguardano il rischio di aborto spontaneo, il parto prematuro e altre problematiche di salute che possono pregiudicare lo sviluppo psico-fisico del bambino. 

Il batterio della Listeria si trova principalmente nell'acqua e nel terreno e per questo motivo gli alimenti ne possono essere contaminati. L'unico modo per eliminare questo microrganismo è attraverso la cottura, in quanto esso muore se sottoposto ad alte temperature.

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Ecco spiegato, quindi, il motivo per il quale le donne incinte non dovrebbero assolutamente consumare alimenti crudi. Rientrano in questa categoria, oltre al pesce e alla carne cruda, anche il latte non pastorizzato, i formaggi prodotti con latte crudo, e, appunto, il salmone affumicato. 

Particolare attenzione va posta anche alla conservazione degli alimenti, in quanto i batteri tendono a proliferare anche in quelli cotti ma che hanno subito delle contaminazioni incrociate.

Altri rischi legati al consumo di salmone affumicato in gravidanza

Oltre al batterio della Listeria, esistono numerosi altri agenti patogeni che possono essere introdotti nell'organismo attraverso gli alimenti crudi e che potrebbero provocare gravi danni al feto di una donna incinta. Fra questi i più comuni sono il batterio della Salmonella, lo Stafilococco e il Toxoplasma

Quest'ultimo, in particolare, è il responsabile di un'infezione chiamata Toxoplasmosi che in genere, se viene contratta da una donna non incinta, non causa particolari problemi. Al contrario, se è una gestante a risultare positiva alla Toxoplasmosi, possono subentrare complicazioni e aborto spontaneo. 

La correlazione tra Toxoplasmosi e pesce crudo non è certa, tuttavia è preferibile non esporsi alla probabilità di incorrere nella malattia, soprattutto durante i primi mesi di gestazione. Essendo la toxoplasmosi un batterio derivanti dalle feci del gatto è importante lavare in maniera molto accurata qualsiasi alimento, soprattutto se deriva o è stato a contatto con la terra.

Come consumare il salmone in gravidanza

Il pesce crudo, così come il salmone affumicato, è un alimento considerato a rischio durante la gestazione in quanto può esporre il feto al pericolo di contrarre gravi infezioni. Per quanto riguarda il salmone fresco in gravidanza, se viene cotto ad alte temperature, non sussistono particolari problemi, anzi, questo pesce contiene diverse sostanze benefiche per la salute della mamma e del bambino.

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Ecco qualche consiglio per consumare questo alimento in sicurezza:

  • anche se cotto, non mangiare il salmone conservato da più di 24 ore
  • il salmone surgelato in gravidanza è esente da rischi solo se viene cotto ad alte temperature
  • è preferibile assumere pesce proveniente solo da allevamenti certificati
  • il salmone marinato in gravidanza è vietato in quanto la marinatura non uccide gli eventuali agenti patogeni presenti sull'alimento
  • non congelare il pesce già cotto
  • la pasta al salmone in gravidanza può essere consumata senza particolari rischi a patto che il pesce utilizzato sia stato cotto ad alte temperature. Lo stesso discorso vale per il salmone affumicato cotto: se si decide di consumarlo è opportuno verificare che esso sia stato sottoposto a una cottura prolungata a più di 65°.

Ultimo aggiornamento – 26 Giugno, 2025

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