Cos’è la salmonella
La
salmonella è un'infezione causata dal batterio della
salmonella (
Salmonella enteritidis e
Salmonella typhimurium o
typhi) appartenente alla famiglia delle
Enterobacteriaceae, che si trasmette attraverso il contatto con sostanze infette.
La
salmonellosi è una
zoonosi, ossia un'infezione che può essere trasmessa dagli animali all'uomo. Senza un tempestivo trattamento,
la salmonella può causare gravi complicanze e può essere fatale.
Il medico statunitense Daniel Elmer Salmon diede una prima descrizione della salmonella già nel 1886, relativamente a un caso di peste suina.
Esistono, ad oggi, più di 2000 sierotipi che si distinguono in:
-
forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo;
-
forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche con manifestazioni prevalentemente gastroenteriche.
Sintomi di salmonellosi
Senza un trattamento tempestivo, nell'arco di quattro settimane si potranno sviluppare i sintomi della salmonella; mentre con il trattamento, questi dovrebbero migliorare rapidamente, entro sette giorni.
I sintomi della salmonella durante la prima settimana di infezione includono:
I sintomi della salmonella durante la seconda settimana di infezione sono:
- addome gonfio;
- battito cardiaco lento.
E infine, i segni di salmonella durante la terza settimana di infezione includono:
Cause della salmonella
La
salmonellosi è una
zoonosi, ossia un'
infezione che può essere trasmessa dagli animali all'uomo.
L'infezione può essere trasmessa
per via oro-fecale (quindi attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate) o
per contatto, quindi attraverso la manipolazione di oggetti o animali in cui siano presenti le salmonelle. Anche il mare e le coste possono essere infette da questi batteri, in particolare vicino a sbocchi fognari o torrenti e fiumi non depurati.
Le salmonelle si trovano più di frequente in alimenti come:
- Uova crude e derivati a base di uova, come la maionese. Anche se il guscio dell'uovo può sembrare una perfetta barriera, alcuni polli infetti producono uova che contengono la salmonella.
- Carne cruda, pollame. Le feci possono miscelarsi alla carne cruda e al pollame, durante il processo di macellazione.
- Pesci e frutti di mare cresciuti in acque contaminate.
Gli alimenti sono dunque uno dei più importanti veicoli di contagio. Occorre comunque precisare che per poter causare la malattia è necessario che l'alimento sia pesantemente contaminato.
Le cause più frequenti di tossinfezioni da salmonelle sono: la cottura irregolare e incompleta degli alimenti, il raffreddamento troppo lento e le scarse condizioni igieniche di chi manipola i cibi.
È frequente la contaminazione crociata, ad esempio tra cibi crudi e cotti, o tra carni e vegetali; tale contaminazione avviene in seguito ad errori di manipolazione e conservazione, ad esempio utilizzando gli stessi utensili per lavorare gli alimenti crudi e quelli già cotti.
Come si contagia la salmonella
La
salmonella vive nell’intestino degli animali a sangue caldo e freddo, uomo compreso, ed è presente nelle feci. Il
contagio avviene, quindi, sia mangiando carni, uova o prodotti di derivazione animale (come latticini e formaggi), sia entrando in contatto con le feci di questi animali o con gli animali stessi.
Per quanto riguarda i cibi, la cottura uccide la salmonella eliminando ogni rischio.
Le altre forme di contagio si possono evitare attraverso un’accurata igiene personale, così come degli animali domestici e degli oggetti da loro utilizzati. Inoltre, è importante prestare grande attenzione ai bambini, se in casa ci sono animali o in caso di un contatto con questi ultimi all'esterno.
Chi è affetto da salmonella
La
salmonella è più comune nei Paesi con bassi livelli di servizi igienico-sanitari.
I
bambini e i giovani adulti si pensa siano più a
rischio di contagio da salmonella. Questo accade perché il loro
sistema immunitario (le difese naturali dell'organismo che agiscono contro le infezioni e le malattie) è ancora in via di sviluppo.
Le principali cause di diffusione della salmonella sono:
- Cattiva igiene
- Mangiare cibo contaminato
- Mangiare crostacei o frutti di mare contaminati
- Rapporti sessuali non protetti
Compliazioni della salmonellosi
Le
complicazioni da salmonella si verificano di solito nella terza settimana dopo l'inizio dei sintomi e sono:
- Emorragia interna nel sistema digestivo
- Perforazione (splitting) di un tratto dell'apparato digerente o dell'intestino
- Diffusione dell'infezione ai tessuti vicini
Le
complicanze causate dalla salmonella, di solito, si verificano solo nei soggetti che non sono stati trattati con
antibiotici.
Diagnosi di salmonella
Se dai primi sintomi il medico può intuire la causa, la
diagnosi di salmonella è affidata agli esiti degli esami delle urine e l’
esame colturale delle feci, in grado di evidenziare la presenza dei
batteri incriminati nell’organismo e, dunque, accertare questa condizione.
Potrebbe essere prescritto un esame del sangue, qualora il medico sospetti il passaggio del batterio della salmonella nel torrente ematico. Il sangue, le feci e l’urina vengono messi in coltura in laboratorio per qualche giorno, in modo da poter osservare e rilevare con certezza la presenza e l’attività delle salmonelle.
Come si previene la salmonellosi
Per
prevenire la salmonella i medici consigliano la vaccinazione, se si viaggia in zone del mondo a rischio.
Le
vaccinazioni non forniscono, però, una protezione completa contro la salmonella per cui è importante prendere alcune
precauzioni basilari, come:
- Bere solo acqua in bottiglia, preferibilmente sigillata
- Non mangiare verdura cruda, frutta sbucciata, frutti di mare o insalate
Come si cura la salmonella
La
salmonellosi non necessita di
trattamenti farmacologici, se non per le forme più gravi in cui è presente forte diarrea con rischio di grave disidratazione.
In genere, si risolve in una settimana e l’unica attenzione è quella di reidratare l'organismo, assumendo molti liquidi per compensare la perdita ed
evitare la disidratazione.
Un paziente disidratato deve essere ospedalizzato per venire reidratato per via endovenosa; solo nei casi più gravi può rendersi necessaria la terapia antibiotica. Purtroppo, la salmonella è un batterio che si adatta con facilità agli antibiotici rendendoli poco efficaci, quindi si rende spesso necessario precedere la terapia con un test di sensibilità.
Le scelte per la terapia antibiotica per le infezioni gravi includono fluorochinoloni, cefalosporine di terza generazione e ampicillina (per le infezioni sensibili).
Salmonella nei bambini
La
salmonellosi pediatrica è una delle infezioni maggiormente diffuse tra i bambini da 1 a 4 anni di età.
La salmonella è il batterio responsabile della maggior parte delle
gastroenteriti infantili.
Nella grande maggioranza dei casi l’infezione è di lieve entità e si risolve spontaneamente, in pochi giorni. Tuttavia, non deve essere sottovalutata perché ad alta morbilità nei bambini e, in presenza di altre patologie (come l’
anemia falciforme o in caso di immunodeficienza), può aggravarsi fino a portare un ampio spettro di complicanze, tra cui:
Come evitare di contrarre la salmonella
In linea generale, per ridurre il rischio di contrarre la salmonella, si consiglia di seguire queste norme comportamentali e igieniche:
- lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo;
- sanificare tutti gli utensili e i macchinari usati per la produzione di alimenti;
- lavare le mani prima, durante e dopo la manipolazione o preparazione degli alimenti;
- refrigerare gli alimenti in maniera corretta in appositi contenitori;
- cuocere tutti gli alimenti derivati da animali (soprattutto pollame, maiale e uova);
- evitare (o quantomeno ridurre) il consumo di uova crude o poco cotte;
- consumare preferibilmente latte pastorizzato;
- evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti;
- non andare al mare in zone non balneabili.