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Cancro al seno: anche gli uomini possono esserne colpiti

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 01 Luglio, 2016

Cancro al seno negli uomini

Quando pensiamo al cancro al seno, crediamo, erroneamente, che sia una malattia soltanto femminile. In realtà, anche se il rischio è di circa 100 volte inferiore, colpisce anche molti uomini. In America sono diagnosticati ogni anno in media 2000 casi di cancro al seno maschile, e circa 430 non sopravvivono.

La Food and Drug Administration (FDA) ha recentemente fatto un annuncio per richiedere più volontari al fine di aumentare la consapevolezza, potenziare la ricerca e migliorare le possibilità di trattamento.

Si pensa, infatti, che gli uomini possano rispondere alla chemioterapia diversamente dalle donne, a causa delle differenze ormonali.

Gli uomini e il cancro al seno

Tutti gli uomini hanno un tessuto mammario non funzionante e, quindi, non in grado di produrre latte, ma, comunque, soggetto a contrarre il cancro. Gli uomini, però, hanno meno possibilità di essere a conoscenza dei sintomi di tale patologia, che vanno da dolore ad arrossamento ai capezzoli.

La dottoressa Tatiana Powell, a capo della ricerca sul cancro al seno dell’ufficio di ematologia e oncologia dell’FDA, ha spiegato che, sebbene si creda che gli uomini abbiano più facilità nel notare la presenza di noduli, in realtà non è così, perché essi non pensano di poter essere soggetti al cancro al seno e ne sottovalutano i sintomi.

Gli uomini, storicamente, sono stati esclusi dagli studi clinici sul cancro al seno, e ciò ha ridotto le loro possibilità di ricevere nuovi trattamenti. La dottoressa Powell, però, ha dichiarato che è in atto un’opera di incoraggiamento rivolta alle aziende farmaceutiche, affinché includano gli uomini negli studi sul cancro al seno.

Quali sono le cause del cancro al seno maschile?

Non è ancora chiaro cosa provochi il cancro al seno maschile, ma i medici sanno che si verifica quando alcune cellule del seno si dividono più velocemente rispetto ad altre. Tali cellule si accumulano e danno vita a un tumore che si estende in metastasi al tessuto interessato, ai linfonodi o ad altre parti del corpo.

Ognuno nasce con una quantità di tessuto mammario, composto da lobuli, ossia le ghiandole produttrici di latte, condotti che portano il latte ai capezzoli e grassi.

Durante la pubertà, le donne iniziano a sviluppare di più il tessuto del seno, mentre gli uomini no, ma, poiché anche essi hanno tessuto mammario, possono sviluppare il cancro al seno.

Cancro al seno: quanti tipi ne esistono?

I tipi di cancro al seno diagnosticati, finora, negli uomini, comprendono:

  • carcinoma duttale: inizia dai condotti del latte;
  • carcinoma lobulare: inizia dalle ghiandole produttrici di latte. Questo tipo è raro negli uomini, a causa della scarsa presenza di lobuli;
  • malattia del capezzolo di Paget: si diffonde al capezzolo.

Alcuni uomini ereditano geni anomali dai propri genitori, che aumentano il rischio di ammalarsi di cancro. Le mutazioni in uno dei geni, in particolare in uno chiamato BRCA2, aumentano la predisposizione a contrarre tumori della mammella e della prostata. Questi geni, normalmente, producono le proteine che permettono alle cellule di crescere in modo anomalo e permettono di prevenire il cancro. Ma i geni mutati non sono efficaci nella prevenzione.

Vi può essere la possibilità di fare dei test genetici in grado di determinare se si è portatori di mutazioni genetiche che aumentano il rischio di cancro al seno e se si può trasmettere questo gene ai propri figli, ma è opportuno discutere con il proprio medico riguardo i rischi e i benefici dei test genetici.

Fattori di rischio del cancro al seno

I fattori che aumentano il rischio di cancro al seno maschile sono:

  • età avanzata: il picco di incidenza si verifica tra i 68 e i 71 anni;
  • esposizione agli estrogeni: se si prendono farmaci estrogeno-correlati, come quelli utilizzati nelle procedure per il cambio di sesso o per la terapia ormonale per il cancro alla prostata, il rischio di cancro al seno aumenta;
  • storia familiare di cancro al seno;
  • sindrome di Klinefelter: si verifica quando un ragazzo nasce con più di una coppia di cromosoma X. Tale sindrome provoca lo sviluppo anormale dei testicoli, un basso livello di ormoni maschili, e un livello maggiore di ormoni femminili;
  • obesità: le cellule di grasso convertono gli androgeni in estrogeni e, un numero maggiore di cellule di grasso nel corpo, può causare un aumento di estrogeni;
  • esposizione alle radiazioni;
  • malattie ai testicoli, o interventi chirurgici, come l’orchiectomia.

È, quindi, di vitale importanza che, anche gli uomini, imparino a riconoscere i segnali di cancro al seno e capiscano l’importanza della prevenzione.

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Scritto da Alessia Di Nardo | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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