Coccidinia: quando il dolore al coccige non passa più

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 24 Febbraio, 2022

Coccidinia o coccigodinia: si tratta di un dolore causato dall’infiammazione del coccige, ovvero la struttura ossea composta da circa 4 vertebre, che costituisce l’ultimo tratto della colonna vertebrale e che segue l’osso sacro. 

Il coccige ha una forma piramidale ed è situato inferiormente all’osso sacro, quest’ultimo è il continuo della colonna vertebrale.

Il dolore causato dalla coccidinia è localizzato e, solitamente, si acutizza se ci si siede o dopo pressione nella porzione alla base della colonna vertebrale. Approfondiamo di più.

Cos'è il coccige e dove si trova

Il coccige ha una forma triangolare con la punta rivolta verso il basso. È il segmento finale della colonna vertebrale, ed è formato da 4 a 6 vertebre connesse una all’altra. 

Tuttavia, le vertebre presenti a livello coccigeo sono diverse da quelle presenti nel resto della colonna vertebrale, soltanto la prima vertebra coccigea assomiglia alle vertebre che la precedono.

Il coccige presenta diverse parti:

  • base superiore che si articola con l’apice dell’osso sacro;
  • vertice inferiore;
  • faccia anteriore e faccia posteriore, caratterizzate da solchi orizzontali;
  • due margini laterali.

Al coccige si attaccano muscoli, tendini e legamenti. Esso funge da supporto quando ci si siede. Inoltre, sulla superficie dorsale si inserisce il grande gluteo, mentre sul vertice s’inserisce lo sfintere esterno dell’ano.

Il coccige può essere interessato da diverse patologie, traumi e malformazioni. Tra le patologie più comuni troviamo:

  • Coccidinia
  • Cisti sacro-coccigea
  • Lussazione
  • Frattura del coccige
  • Teratoma sacro-coccigeo
  • Ascesso sacro-coccigeo

Quali sono le cause del dolore al coccige?

dolore al coccige: le cause del disturbo

Solitamente il coccige infiammato può essere causato da:

  • Cadute e traumi
  • Parto
  • Fratture
  • Tumori
  • Infezioni
  • Sovrappeso
  • Postura sbagliata
  • Sforzi ripetitivi

In alcuni casi, la coccidinia è di tipo idiopatico, ovvero senza la presenza di alterazioni patologiche a carico del coccige.

Quali sono i sintomi della coccidinia?

Il principale sintomo è un dolore che circoscrive il coccige, posto alla base della colonna vertebrale.

Il dolore al coccige può essere molto intenso e può limitare lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Altri sintomi della coccidinia possono essere:

  • Mal di schiena cronico.
  • Dolori a gambe, glutei e fianchi.
  • Dolore durante la defecazione.
  • Dolore durante i rapporti sessuali.
  • Livido localizzato, se la causa è un trauma.
  • Dolore durante le mestruazioni.

Come si effettua la diagnosi di coccidinia?

Il medico può effettuare diagnosi di coccidinia attraverso la valutazione della sintomatologia, l’esame obiettivo della zona interessata, esami diagnostici, come la radiografia che può essere fatta sia in posizione seduta che eretta, al fine di individuare:

  • L’eccessiva mobilità del coccige.
  • La frattura di una delle ossa del coccige.
  • Borsite del coccige.
  • Artrite post-traumatica dell’articolazione sacro-coccigea.

Altri esami diagnostici di cui il medico potrebbe avvalersi sono la risonanza magnetica e/o la scintigrafia ossea, che permetteranno di escludere altre condizioni, come una neoplasia o un’infezione ossea, che causano il dolore nella zona dell’osso sacro.

Quali sono i trattamenti previsti in questi casi?

La coccidinia può avere cause diverse e, in base alla causa, richiedere trattamenti diversi. I trattamenti della coccidinia dipendono dalla causa scatenante e dall’entità del dolore.

Tra i farmaci utilizzati troviamo:

  • Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
  • Antidolorifici
  • Corticosteroidi

Quando è necessario l’approccio chirurgico?

In una minoranza di casi, e soltanto se tutti gli altri trattamenti non hanno avuto alcuna efficacia, può essere consigliata la coccigectomia, cioè la rimozione chirurgica del coccige

Solitamente, l’intervento chirurgico viene effettuato in pazienti che presentano sublussazione o ipermobilità del coccige.

Il trattamento chirurgico per la coccidinia è risolutivo per circa l’80-90% dei casi. La coccigectomia può richiedere tempi di recupero prolungati, anche di diversi mesi.

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Tania Catalano | Biologa
Tania Catalano | Biologa
in Salute

247 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Del tonno in scatola
Mercurio nel tonno in scatola: fino a che punto è pericoloso per il nostro organismo?

Un’inchiesta sul tonno in scatola ha rivelato livelli pericolosamente sopra la soglia di sicurezza di mercurio. Clicca qui per scoprire di più.