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Sfintere

Anatomia ed istologia patologica
Interno di un Muscolo Sfintere Mentre si Contrae

Sfintere: cosa significa

Lo sfintere (dal sostantivo greco sphiktér, derivato di sphingo che significa "stringere") è un muscolo circolare che si trova nei pressi di un foro o un orifizio e ne consente l'allargamento o il restringimento, rispettivamente rilassandosi o contraendosi.

Gli sfinteri anali o vescicali, per esempio, possono consentire la cosiddetta continenza o incontinenza, a seconda che funzionino in maniera efficiente oppure insufficiente

I muscoli degli sfinteri che regolano aperture verso l'esterno possiedono una componente liscia e striata: pertanto, la loro apertura, dipende da un controllo volontario: è questo il caso dello sfintere anale esterno o dello sfintere esterno della vescica. 

Gli sfinteri che mettono in comunicazione dotti interni, invece, possiedono soltanto la componente liscia del muscolo e, dunque, la loro apertura dipende da stimoli involontari; è questo il caso degli sfinteri dell'esofago, che consentono il passaggio del bolo dalla faringe allo stomaco, nonché lo sfintere di Oddi che dirige le secrezioni di pancreas e fegato nel duodeno.

Sfintere: dove si trova

Nel corpo umano vi sono più di 50 sfinteri, alcuni piccolissimi come quelli precapillari che consentono la regolazione del flusso sanguigno. Vediamo allora i muscoli sfinterici più importanti per il nostro organismo.

Sfintere di Oddi

Lo sfintere di Oddi è situato dove il dotto pancreatico e quello biliare si collegano al duodeno; si chiama così dal nome del fisiologo Ruggero Oddi, che ne scoprì l'esistenza nel 1887.

Lo sfintere di Oddi, noto anche come sfintere duodenale, è composto da un muscolo circolare abbastanza spesso che, allargandosi dopo un pasto, consente alla bile e agli enzimi pancreatici di entrare nel duodeno e dissolvere i componenti alimentari, per poi assimilarli.

ll rilasciamento dello sfintere di Oddi consente dunque l'ingresso della bile e dei succhi del pancreas ma solo in caso di necessità, ossia in presenza di proteine e lipidi necessarie per la digestione. Essa risulta infatti correlata al rilascio dell'ormone colecistochinina, che stimola i muscoli della colecisti. Proprio allora viene rilasciato lo sfintere di Oddi, e il contenuto della bile viene svuotato nel duodeno.

Per quanto riguarda il malfunzionamento dello sfintere, esiste una malattia relativamente rara nota come disfunzione dello sfintere di Oddi, che può causare episodi di dolore nella zona toracica.

Sfintere anale

Lo sfintere anale si trova alla fine del retto, dunque alla fine del tratto digestivo, e serve a regolare il processo di evacuazione delle feci. Lo sfintere anale si divide poi in una porzione interna e una esterna.

Lo sfintere anale interno rientra nel controllo involontario (e dunque impedisce che le feci fuoriescano dallo sfintere a prescindere dalla volontà del soggetto), mentre lo sfintere anale esterno rientra nel controllo volontario, consentendo l'evacuazione delle feci in caso di necessità.

L'espulsione anale delle feci che si sono accumulate nell'ampolla rettale si verifica soltanto dopo il rilassamento dello sfintere anale interno (processo controllato dai recettori presenti sulla parete rettale) e l'apertura volontaria dello sfintere anale esterno. Se, però, lo sfintere anale esterno non viene rilasciato, i recettori dello sfintere interno si adattano arrestando temporaneamente la peristalsi.

Un malfunzionamento dello sfintere anale può poi causare perdite di feci, una condizione di salute nota come incontinenza fecale.

Come rilassare lo sfintere anale

Quando lo sfintere non funziona adeguatamente, la costipazione causa un grande disagio, sia fisico che psicologico. Se non ci si trova in presenza di disfunzioni croniche, da far sempre indagare e trattare da un medico, ma si è dinnanzi a una situazione temporanea, ecco cosa fare per rilassare lo sfintere.

  1. Lubrificare un dito, poi inserirlo nell'ano, eseguendo movimenti circolari fino a che il muscolo esterno dello sfintere si rilassa. L'operazione può richiedere alcuni minuti.
  2. Dopo aver eseguito la stimolazione, mettersi in posizione seduta per eseguire la defecazione. 
  3. Cercare di effettuare queste azioni quando si è tranquilli e calmi, approfittando dei momenti in cui si ha a disposizione la massima privacy possibile.
  4. Se non accade nulla per venti minuti, ripetere il procedimento.
  5. Cercare di contrarre i muscoli addominali mentre si tenta di rilasciare le feci, e piegarsi in avanti nel frattempo: ciò aumenta la pressione addominale interna e dovrebbe contribuire a liberarsi.
  6. Ripetere poi l'operazione quotidianamente, fino a che non si torna ad avere movimenti intestinali regolari. 
Se tali procedimenti non permettono di raggiungere i risultati sperati, si può allora ricorrere a un clistere o a una supposta. 

Sfintere esofageo

La cavità esofagea è mantenuto chiusa dal normale tono muscolare ma, con la deglutizione, i movimenti peristaltici della muscolatura fanno aprire una porzione dello sfintere esofageo superiore. Dopodiché, il bolo alimentare viene spinto verso il basso fino a che non si apre anche sfintere esofageo inferiore o cardiale composto da muscoli lisci, per immetterlo nella parte alta dello stomaco, o cardias.

Sfintere esofago superiore

Lo sfintere esofageo superiore è situato alla fine della faringe, dove protegge l'ingresso all'esofago. Lo sfintere esofageo superiore ha la funzione di impedire all'aria di entrare nell'esofago quando respiriamo, nonché di impedire che il cibo entri nell'apparato respiratorio.

A causa della sua posizione, lo sfintere esofageo superiore svolge anche un ruolo in caso di eruttazione e vomito. Quando lo sfintere esofageo superiore non funziona correttamente, come accade se si soffre di reflusso, può far risalire gli acidi gastrici fino alla gola e alle vie aeree.

Sfintere esofago inferiore

Lo sfintere esofageo inferiore, noto anche come sfintere cardiale, è situato nella parte inferiore dell'esofago, dove si incontra con lo stomaco o cardias.

Le funzioni primarie dello sfintere inferiore sono:

  • consentire al cibo di passare dall'esofago allo stomaco;
  • permettere all'aria di abbandonare lo stomaco durante una eruttazione;
  • impedire che l'acido gastrico salga fino all'esofago.
Anche le disfunzioni dello sfintere esofageo inferiore possono causare reflusso. 

Sfintere pilorico

Lo sfintere pilorico si trova tra lo stomaco e il duodeno, ossia la prima parte dell'intestino tenue. Lo sfintere pilorico si apre per consentire al cibo parzialmente digerito (chimo) di passare dallo stomaco al duodeno, per andare incontro a un'ulteriore digestione e lasciare che ne vengano assimilati i nutrienti. 

Sfintere ileocecale

Lo sfintere ileocecale si trova dove nel punto di incontro dell'intestino tenue con l'intestino crasso. Non si conoscono molto bene le funzioni di questo sfintere, a parte espellere il chimo dall'ileo verso l'intestino crasso.

Sfintere uretrale

Lo sfintere uretrale serve per garantire la tenuta e il lascio delle urine. Come lo sfintere anale, lo sfintere uretrale è dotato di muscoli interni ed esterni, che sono rispettivamente sotto controllo involontario e volontario.

Con l'invecchiamento, la muscolatura sfinterica tende a perdere tono, con la conseguenza di sviluppare una scarsa risposta al contenimento volontario dell'urina, accompagnata da alterazioni nella minzione.

Il processo della minzione è regolato dal riflesso minzionale: i tensocettori situati sulle pareti della vescica vengono attivati dalla presenza dell'urina (quando si superano i 200 ml), dopodiché inviano alla corteccia cerebrale gli impulsi sensoriali, tramite il midollo spinale.

Il processo di espulsione delle urine avviene poi successivamente al rilascio dello sfintere esterno. L'espulsione dell'urina avviene solo in seguito al rilasciamento dello sfintere uretrale esterno, che provoca però il rilassamento dello sfintere uretrale interno. Infine, se il volume dell'urina arriva a superare i 500 ml, si verifica una apertura dello sfintere uretrale interno, con rilascio anche dello sfintere esterno, di riflesso.

Sfintere oculare

Conosciuto anche come lo sfintere pupillare o sphincter pupillae, lo sfintere oculare è situato nell'iride oculare e ne regola apertura e chiusura.

Largo da 0,75 mm fino a 1 mm, e sottile (0,1-0,7 mm), è costituito da cellule muscolari lisce dalla forma analoga a un fuso e disposte parallelamente al margine della pupilla; la sua contrazione causa la contrazione della pupilla stessa (miosi). Il muscolo risulta, infine, innervato dal sistema parasimpatico.
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Dr. Andrea Militello Medico Chirurgo
Dr. Andrea Militello
andrologourologo

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