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Computer cognitivi: una nuova speranza contro il tumore della pelle

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Gennaio, 2015

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Il tumore alla pelle è uno di quelli più diffusi e con maggiore impatto sociale: negli Stati Uniti causa ogni anno circa 9.000 morti e comporta un costo sanitario totale di oltre 8 miliardi di dollari. L’importanza della prevenzione e della velocità nella diagnosi sono al centro dell’allarme lanciato dalla US Surgeon General (l’autorità americana portavoce di temi di salute pubblica).

Cosi, la società IBM e il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York hanno annunciato una partnership per l’ideazione e la produzione di una nuova tecnologia che nei test ha permesso di rilevare anche le forme più letali di cancro, con un successo del 97%.

Database di immagini

Guidato dal ricercatore IBM Noel Codella, il gruppo di scienziati ha messo a punto tecniche di machine-learning volte a raccogliere in immagini cose come cani o gatti. Il Memorial Sloan Kettering ha costruito un database di immagini dermatologiche che mostrano diversi tipi di lesioni cutanee e altri elementi di malattie, e li legano a specifiche caratteristiche cliniche. “I nostri sistemi cognitivi utilizzano questi dati per definire quali tipi di caratteristiche e modelli sono più frequenti nel melanoma, per aiutare a riconoscere la malattia in immagini“, ha detto Codella.

Codella ha aggiunto che la tecnologia di IBM è stata capace di analizzare un gran numero di immagini, dimostrandosi di gran lunga più veloce e dettagliata di ogni possibile analisi che un medico potrebbe fare. Il sistema è progettato per valutare un’immagine in meno di un secondo. IBM ha utilizzato questa nuova tecnologia in test controllati su più di 3.000 casi di melanoma e di altre lesioni cutanee. Il ricercatore ha spiegato che il sistema è stato in grado di identificare casi positivi e negativi di cancro della pelle con una precisione maggiore al 95%. Il più alto livello di accuratezza umana mai raggiunto è dell’84 per cento, mentre alcuni approcci automatizzati hanno raggiunto il 90 per cento.

Sperimentazioni

Per ora questa tecnologia è ancora in fase di ricerca, e potrebbe essere necessario ancora un po’ di tempo prima che sia disponibile ovunque. Ciò significa, naturalmente, che potrebbe anche non riuscire a uscire dai laboratori di ricerca IBM. Ma, se alla fine emerge come uno strumento a disposizione dei medici, i malati di cancro della pelle potranno avere il loro migliore alleato di sempre nella lotta contro la malattia.

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Andrea Salvadori | Blogger
Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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