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Allergia alla penicillina, cosa fare e come proteggersi

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 18 Novembre, 2019

Allergia alla penicillina: come riconoscerla

Tempo di antibiotico? Facile a dirsi, per chi non ha problemi di allergie. Per chi soffre di allergia alla penicillina le cose si fanno un po’ più complicate.

L’allergia alla penicillina è infatti una reazione anomala del sistema immunitario nei confronti della penicillina presente nei farmaci antibiotici, generalmente prescritti per il trattamento di varie infezioni batteriche.

Segni e sintomi di allergia alla penicillina includono orticaria, eruzione cutanea e prurito. Purtroppo, le reazioni gravi includono ben altri sintomi, come l’anafilassi, una condizione pericolosa per la vita che colpisce i sistemi multipli del corpo.

È anche necessario sottolineare che da più parti è stato dimostrato che le allergie alla penicillina possono essere eccessivamente segnalate e sopravvalutate. Questo, va da sé, può comportare l’uso di trattamenti antibiotici meno appropriati e più costosi. Pertanto, è necessaria una diagnosi accurata quando si sospetta un’allergia alla penicillina per garantire le migliori opzioni di trattamento in futuro.

Riconoscere una allergia alla penicillina

I primi segnali di una allergia alla penicillina si verificano spesso entro un’ora dopo l’assunzione del farmaco. Meno comunemente, le reazioni possono verificarsi ore, giorni o settimane dopo. Sintomi di allergia alla penicillina possono includere:

  • Eruzioni cutanee
  • Orticaria
  • Pizzicore
  • Febbre
  • Gonfiore
  • Mancanza di respiro
  • Rinorrea (naso che cola)
  • Prurito

Vi è poi, come abbiamo visto, la probabilità che nei casi più gravi si manifestino episodi di anafilassi, che è bene riconoscere:

  • Difficoltà respiratorie
  • Nausea o crampi addominali
  • Vomito o diarrea
  • Capogiri o vertigini
  • Tachicardia o bradicardia
  • Calo della pressione sanguigna
  • Convulsioni
  • Perdita di conoscenza

Reazioni allergiche alla penicillina meno comuni si verificano giorni o settimane dopo l’esposizione al farmaco e possono persistere per qualche tempo dopo l’interruzione del trattamento. Queste condizioni includono:

  • Malattia da siero – Può causare febbre, dolori articolari, eruzione cutanea, gonfiore e nausea
  • Anemia indotta da farmaci – Ovvero una riduzione dei globuli rossi, che può causare affaticamento, battiti cardiaci irregolari, mancanza di respiro e altri segni e sintomi caratteristici
  • Reazione farmacologica con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) – Questa condizione provoca eruzione cutanea, elevata conta dei globuli bianchi, gonfiore generale, linfonodi ingrossati e recidiva di infezione da epatite dormiente
  • Infiammazione ai reni (nefrite) – Può causare febbre, sangue nelle urine, gonfiore generale e confusione.

Potrebbero verificarsi effetti collaterali della penicillina – come accade con altri farmaci – che non sono però classificabili come una reazione allergica al farmaco. A seconda del tipo di penicillina, gli effetti indesiderati comuni possono includere lieve nausea o diarrea, mal di testa o prurito vaginale. Attenzione, però: segni o sintomi di un’infezione per la quale si sta trattando – o sintomi non correlati – possono anche essere confusi con una reazione allergica ai farmaci.

Superfluo da dirsi, ma è pressoché obbligatorio consultare il medico il più presto possibile qualora si dovessero presentare tali sintomi. È importante capire e discutere su cosa è una reazione allergica, quali sono gli effetti collaterali tipici e cosa si può tollerare nell’assunzione di un farmaco.

…e capire perché si è allergici alla penicillina

L’allergia alla penicillina si verifica quando il sistema immunitario diventa ipersensibile al farmaco, reagendo erroneamente a esso come sostanza dannosa, come se fosse un’infezione virale o batterica.

Prima che il sistema immunitario possa diventare sensibile alla penicillina, bisogna essere stati esposti al farmaco almeno una volta. Se e quando il sistema immunitario identifica erroneamente l’antibiotico come sostanza nociva, sviluppa un anticorpo per il farmaco.

La precedente esposizione alla penicillina potrebbe non è però ovvia. Alcune prove suggeriscono che tracce di esso nella fornitura di cibo possono essere sufficienti per il sistema immunitario di una persona per creare anticorpo contro di essa.

Penicillina e non solo

Le penicilline appartengono a una classe di farmaci antibatterici chiamati antibiotici beta-lattamici. Sebbene i meccanismi dei farmaci possano variare, generalmente combattono le infezioni attaccando le pareti delle cellule batteriche. Tra questi farmaci, i più diffusi sono:

Tra le penicilline più diffuse ci sono:

Oltre alle penicilline, altri beta-lattamici più comunemente associati alle reazioni allergiche sono un gruppo chiamato cefalosporine.

Insomma, se si ha avuto una reazione allergica a un tipo di penicillina, potresti essere – ma non necessariamente – allergico ad altri tipi di penicillina o ad alcune cefalosporine.

Mentre chiunque può avere una reazione allergica alla penicillina, alcuni fattori possono aumentare il rischio. Questi includono:

  • Allergia ai farmaci, di qualsiasi natura
  • Una storia familiare di allergia ai farmaci
  • Aumento dell’esposizione alla penicillina, a causa di alte dosi, uso ripetitivo o uso prolungato
  • Malattie comunemente associate a reazioni allergiche ai farmaci, come l’infezione da HIV o il virus Epstein-Barr

La soluzione? Eliminare l’uso della penicillina e trovare una alternativa

Se si soffre di allergia alla penicillina, la migliore prevenzione è quella di evitare il farmaco. I passaggi che puoi adottare per proteggerti includono:

  • Informare gli operatori sanitari, assicurandosi che l’allergia alla penicillina o altre allergie agli antibiotici sia chiaramente identificata nelle cartelle cliniche.
  • Indossare un braccialetto di allerta che identifichi eventuale allergia ai farmaci, per far sì che sia garantito un trattamento adeguato in caso di emergenza.
  • Trasportare epinefrina di emergenza: se l’allergia ha causato anafilassi o altre reazioni gravi, il medico probabilmente prescriverà una siringa auto-iniettante e un dispositivo ad ago (autoiniettore di epinefrina).

Seguite queste regole. Con la penicillina non si scherza.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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