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Incontinenza urinaria: tutte le cause

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 04 Luglio, 2016

incontinenza urinaria

Un problema che condiziona la vita di molte persone e ne va a influenzare le relazioni sociali è quello legato all’incontinenza urinaria. Si tratta di un disturbo che, nonostante colpisca anche gli uomini, sembra preferire come sue vittime quelle di sesso femminile. Di solito, tende a presentarsi in età piuttosto avanzata, ma ne esistono anche di varianti che colpiscono soggetti più giovani.

Incontinenza da sforzo

Capita, in donne giovani, che si perda il controllo della vescica quando si tossisce, si starnutisce, si ride, si fa jogging o si solleva qualcosa di pesante. Questa viene definita incontinenza da sforzo. Si verifica quando si ha un indebolimento dei muscoli e dei tessuti che si trovano posizionati intorno all’apertura della vescica. Quando si ha un aumento della pressione, a causa di qualche sforzo, l’apertura della vescica si apre e si hanno queste fastidiose perdite. La muscolatura si può andare a indebolire per vari motivi, come l’aumento di peso, una gravidanza, un parto vaginale o un infortunio sportivo.

Incontinenza da urgenza

Un’altra tipologia di incontinenza è quella da urgenza. Si presenta come un bisogno improvviso di urinare, che si può originare a seguito dell’ascolto del suono dell’acqua che scorre, ma anche sorseggiando un drink. Non si hanno spiegazioni sul perché si generi questa situazione, dal momento in cui, anche se l’urgenza di fare pipì sembra fortissima, questa può presentarsi anche con la vescica quasi vuota.

Si pensa che questo tipo di incontinenza sia causato da spasmi ai muscoli della vescica, che possono originarsi da danni muscolari o nervosi. In alcuni casi, un’infezione o un’infiammazione della vescica possono essere all’origine dei danni insorti.

Quando si soffre di vescica iperattiva si ha di frequente lo stimolo di fare pipì, ma ciò non vuol dire che si soffre di incontinenza, infatti chi ne è affetto riesce a trattenerla fino a che non arriva in bagno.

Incontinenza e farmaci

L’incontinenza urinaria può essere aggravata dall’uso di alcuni farmaci. Capita che nelle donne che soffrono di pressione alta i farmaci usati per il suo trattamento facciano rilassare i muscoli della vescica, con successiva incontinenza da stress. Lo stesso può essere causato da alcuni antidepressivi o dai diuretici.

Uno stress psico-fisico

Ma oltre che creare danni fisici questo disturbo è un macigno anche sull’umore delle donne; chi ne soffre ha, infatti, una minore stima di sé, soffre di depressione e ha una vita sessuale meno attiva rispetto alle donne che non ne soffrono.

Fortunatamente, però, l’incontinenza può essere gestita. Per poterlo fare si deve capire per prima cosa che cosa è che la causa. Il medico vi farà qualche domanda sulla vostra storia medica e procederà poi con un’analisi delle urine per scongiurare il rischio di infezione alle vie urinarie. Può essere utile anche tenere un diario dove annotare quanto si beve, quanto si fa pipì e come capita che si abbiano le perdite. Si può fare anche ricorso a test specifici. Con gli ultrasuoni si può monitorare come vescica e uretra si modifichino quando si fa pipì o si tossisce.

La cistometria viene invece usata per misurare la pressione della vescica. Una risonanza magnetica può essere prescritta se si sospettano origini che non si evidenziano con i test precedenti.

Nelle donne affette da incontinenza lieve, per fermare le perdite si consiglia di bere meno, evitando tè, caffè e bibite a base di caffeina. Va comunque bevuta la giusta quantità di acqua per evitare di disidratarsi. Un altro consiglio è quello di andare in bagno a cadenze regolari, per svuotare la vescica, anche se non si sente lo stimolo.

Nel caso in cui l’origine sia lo stress, la soluzione migliore sta nel rinforzare i muscoli delle pelvi. Sono di aiuto gli esercizi di Kegel, che consistono nello stringere i muscoli della vagina per 10 secondi a cui fa seguito una fase di rilassamento; ne sono sufficienti tre/quattro sessioni ogni giorno e i muscoli si rinforzeranno.

Per sfruttarli al meglio usate il biofeedback, un metodo che dà informazioni in tempo reale su vescica e muscoli pelvici. Se l’origine dell’incontinenza è da sforzo si può utilizzare un pessario, un dispositivo da posizionare in vagina e che ha il compito di far diminuire le perdite. Può essere indossato di continuo o solo in occasione di allenamenti particolarmente intensi.

Nel caso in cui nessuno di questi rimedi funzioni, si può passare ai farmaci anticolinergici. Disponibili sia sotto forma di pillole che di cerotti, vanno a bloccare alcuni nervi della vescica. Anche le iniezioni di Botox nel muscolo della vescica possono andare a farlo rilassare e a trattenere più urina; una puntura è efficace per 8/9 mesi.

Per l’incontinenza da urgenza può essere usato anche un dispositivo che va a stimolare i nervi vicino alla vescica e che ne controlla gli spasmi attraverso segnali elettrici. Ultima opzione sono gli interventi chirurgici.

Prodotti utili per la gestione dell’incontinenza urinaria sono i salvaslip, i pannolini per adulti e la biancheria plastificata. Un utile consiglio è di smettere di fumare, infatti, questo vizio può portare al presentarsi della tosse cronica, che può sollecitare la vescica e portare all’incontinenza.

 

 

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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