Il lockdown dello scorso anno e l'utilizzo della mascherina - come ben noto - hanno limitato la diffusione del virus influenzale stagionale nel 2020-2021. Ma cosa accadrà quest'anno?
Certamente, le protezioni e la prevenzione adottate per contrastare i contagi del Covid-19 (distanziamento sociale, mascherina e igienizzazione delle mani) contribuiranno a rendere il numero dei casi influenzali inferiore rispetto alla media degli scorsi anni ma, come sempre, è bene prestare attenzione, soprattutto tenendo conto del ritorno graduale a una vita più o meno normale.
Ecco, dunque, una panoramica sull'influenza 2021.
Influenza 2021: le caratteristiche
Due sono le varianti influenzali individuate dagli esperti: H1N1 e H3N2. Si tratta di tipi differenti rispetto a quelli riscontrati in passato e, per questa ragione, a essere colpite mediamente potrebbero essere 6 milioni di persone.
Quali saranno i sintomi?
Da considerare saranno i sintomi tipici dell'influenza, ovvero:
- naso che cola e rinite;
- mal di gola;
- febbre;
- sintomi sistemici generali.
Vaccinarsi, dunque, è consigliato.
Influenza: perché vaccinarsi
La vaccinazione antinfluenzale è importante, rappresentando un’efficace strategia di protezione. A chi la si raccomanda, in particolar modo?
Soprattutto agli anziani (over 60) e ai soggetti più fragili. Ma non solo: va ricordato che il vaccino influenzale permette una diagnosi differenziale con il Covid.
In particolare, i soggetti che possono vaccinarsi, secondo le direttive del Ministero della Salute, sono:
- bambini dai 6 mesi in poi;
- adolescenti e over 18;
- anziani di pari età o over 65 anni;
- donne in gravidanza e nel periodo post-partum;
- pazienti cronici e con immunodeficienze;
- pazienti in RSA;
- caregiver;
- medici e personale sanitario, assieme a chi lavora nel settore pubblico.
Quante dosi del vaccino sono necessarie?
È sufficiente 1 sola dose per tutti i soggetti a eccezione dei bambini al di sotto dei 9 anni. Se quest'ultimi, infatti, non si sono mai sottoposti a una vaccinazione, devono effettuarne 2 dosi, a un mese di distanza circa.
Co-somministrazione di vaccino anti-influenzale e vaccino anti-Covid
Il Ministero della Salute ha dato il via libera alla co-somministrazione del vaccino per il Covid e di quello per l'influenza.
Nel documento si legge: "Sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale, fermo restando che una eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini non venga utilizzata come motivo per procrastinare la somministrazione dell'altro".
Come richiedere il doppio vaccino influenza/Covid
In nessun modo particolare. Sarà il Centro Vaccinale stesso a prospettare la possibilità di un doppio inoculo nella stessa seduta, con una grande ottimizzazione dei tempi.
Ricordiamo che non sono state segnalate reazioni particolari alla somministrazione del doppio vaccino e che tutto è come sempre posto alla massima attenzione degli esperti.