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Medicinali in casa: attenzione! Conservali così, per evitare danni alla salute

Redazione

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2022

Armadietto Medicinali con Uomo che Sistema Farmaci per Conservarli al Meglio

Che sia una mensola in bagno o un cassetto in camera da letto, o ancora un mobiletto in cucina: quasi ogni persona in casa ha un luogo dove conservare i medicinali.

Non tutti però sanno che una cattiva conservazione dei farmaci ne altera l’efficacia o, peggio, produce alcuni effetti collaterali.

Sia l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che il Ministero della Salute concordano nel prestare particolarmente attenzione ai mesi caldi, anche se alcune accortezze andrebbero messe in pratica tutto l’anno.

Conservare i medicinali: le regole base

Le principali regole per conservare i farmaci nella maniera migliore sono azioni ricordate nella maggior parte dei foglietti illustrativi, che ogni persona adulta dovrebbe conoscere e rispettare. Esse includono:

  • Conservare le medicine lontano dalla portata dei bambini.
  • Conservare i farmaci nella loro confezione, incluso il foglietto illustrativo. In questo modo si potrà avere facile accesso alla data di scadenza del prodotto, da rispettare con precisione, e al numero di lotto.
  • Non esporre i medicinali alla luce diretta né riporli vicino a una fonte di calore, come per esempio un mobiletto posto vicino a un calorifero o una mensola vicino a una stufa. Alcuni principi attivi, infatti, sono fotosensibili, ossia vengono danneggiati dall'esposizione alla luce solare, mentre altri tendono a perdere efficacia se sottoposti a calore. A risentire particolarmente di luce e calore sono i farmaci liquidi. Inoltre antibiotici, contraccettivi orali e non, FANS e antistaminici non dovrebbero essere mai esposti alla luce del sole, pena l'insorgere di allergie, eczemi e dermatiti. Non solo: anche i farmaci per la tiroide e altri prodotti contenenti ormoni risultano suscettibili alle variazioni di temperatura: a base di proteine, cambiano infatti proprietà per effetto del calore. Pertanto, andrebbero conservati anch'essi in ambienti freschi a temperatura costante. Dotarsi, infine, di un contenitore termico se si hanno in programma lunghi viaggi.
  • Tenerli separati da sostanze tossiche o infiammabili, come ammoniaca, acetone, benzina e simili. Oltre a correre il rischio di confondere il medicinale con questi prodotti, le medicine verranno esposte a esalazioni e vapori di questi liquidi, che possono alterare i principi attivi delle medicine, anche se dentro le rispettive confezioni.
  • Capsule e pasticche andrebbero conservate in luoghi asciutti e non umidi come il bagno e la cucina: l'umidità potrebbe infatti interferire con la loro efficacia. Inoltre, mai conservare le strisce di test come i test di gravidanza, dell'ovulazione o l'esame degli zuccheri in luoghi umidi.

Tra i segni di deterioramento o perdita di efficacia di un prodotto vi sono i cambiamenti della consistenza o dell'odore: anche un sapore insolito può indicare alterazione del principio attivo e del medicinale stesso.

Farmaci e caldo: le regole dell'AIFA

In linea generale, la temperatura di conservazione di un medicinale, che deve sempre essere riposto in un luogo fresco e asciutto, non deve mai superare i 25°C; il foglietto illustrativo poi dovrebbe dare indicazioni più precise sulla temperatura di conservazione del prodotto. In generale, comunque, esporre i medicinali per un paio di giorni ad alte temperature non dovrebbe comprometterne la qualità.

Le alte temperature, infatti, tendono a esaurirne l’efficacia ben prima della data di scadenza. I farmaci che invece hanno bisogno di una conservazione a basse temperature (come, per esempio, l’insulina) devono tassativamente essere riposti in frigorifero, pena gravi danni alla salute. Non bisogna, però, sconfinare nell'estremo opposto: anche il freddo eccessivo può arrivare a danneggiare farmaci. Nel caso specifico dell'insulina, essa non dovrebbe mai essere conservata al di sotto dei 2° C. 

Nel caso di acquisto di medicinali in farmacia, evitare di tenerli per svariate ore in macchina al caldo e portarli a casa quanto prima; in caso di necessità è sempre possibile richiedere al farmacista un contenitore per mantenere il farmaco alla temperatura corretta, specie in caso di medicine spray. Preferire poi la zona dell'abitacolo vicino al condizionatore, anziché il bagagliaio, che tende a surriscaldarsi più rapidamente.

Infine, evitare di esporsi al sole a seguito di applicazione di cerotti e gel a base di ketoprofene, ma anche se si fa ricorso a creme a base di prometazina (un farmaco utilizzato in caso di allergie cutanee o punture di insetti): tra le controindicazioni, la comparsa di macchie o di ustioni. In generale, è sempre buona norma controllare la compatibilità di un medicinale con l'esposizione solare.

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