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Oms: “Vaiolo delle scimmie, è emergenza sanitaria globale”. Ecco gli scenari

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 25 Luglio, 2022

Vaiolo delle scimmie e emergenza sanitaria globale: ecco cosa cambia

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), attraverso le parole del Dg Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie

La decisione è stata presa formulando, anche, una serie di raccomandazioni per contenere il diffondersi della patologia – che, finora, ha colpito quasi 17 mila persone nel mondo.

Dal Ministero della Salute, però, fanno sapere di non creare allarmismi.

Cerchiamo di capirne di più.

I motivi per cui il vaiolo delle scimmie ha fatto scattare l’emergenza sanitaria

Negli scorsi giorni, il comitato d’emergenza dell’Oms si era riunito per monitorare l’andamento dell’epidemia del vaiolo delle scimmie non riuscendo, però, a raggiungere una decisione unanime.

È stato, quindi, il Direttore Generale in persona – Tedros Adhanom Ghebreyesus –  ad annunciare che,  per il virus Monkeypox, è stato attivato il livello di massima allerta.

Da quando è stata rilevata al di fuori dei Paesi africani (dove il virus è endemico), la malattia ha colpito 74 paesi nel mondo – l’epicentro dei contagi è in Europa, con 10.604 casi.

Il Dg Tedros ha precisato che il rischio nel mondo è relativamente moderato, mentre in Europa è alto.

I motivi che lo hanno spinto a dichiarare lo stato di emergenza sono cinque:

  1. il vaiolo delle scimmie si è diffuso rapidamente in molti paesi che non hanno mai avuto a che fare con esso;
  2. le prove, i principi scientifici e altre informazioni rilevanti a riguardo; 
  3. la diffusione internazionale, il rischio per la salute umana e il potenziale di interferenza con il traffico internazionale;
  4. sono stati soddisfatti i tre criteri validi per dichiarare un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale; 
  5. il parere del Comitato di Emergenza, nonostante non abbia raggiunto il consenso.

Allo stato attuale del fatti, però, la decisione dell’Oms non dovrebbe portare a nessuna restrizione simile a quelle per il Covid: per il momento sarà necessario intensificare le misure di sorveglianza e di sanità pubblica.

Le raccomandazioni contro il vaiolo delle scimmie

L’Organizzazione mondiale della sanità ha stilato una serie di raccomandazioni diverse per quattro gruppi di paesi.

Questi, nell’ordine, sono:

  • paesi che non hanno segnalato casi di vaiolo delle scimmie negli ultimi 21 giorni;
  • paesi che stanno vivendo una trasmissione del virus da uomo a uomo e in cui i casi di vaiolo delle scimmie sono recenti;
  • paesi in cui il vaiolo delle scimmie si trasmette tra animali e umani;
  • paesi con capacità di produzione per la diagnostica, i vaccini e le terapie.

Le regole base, nella maggior parte dei paesi, sono le seguenti:

  • coinvolgere e proteggere le comunità colpite;
  • attuare una risposta coordinata per fermare la trasmissione e proteggere i gruppi vulnerabili
  • rafforzare la gestione clinica e la prevenzione delle infezioni negli ospedali e nelle cliniche;
  • accelerare la ricerca sull'uso di vaccini, terapie e altri strumenti;
  • intensificare le misure di sorveglianza e di sanità pubblica.

Le parole degli esperti e la situazione in Italia

Il Direttore Generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha spiegato:

È fondamentale che tutti i paesi lavorino a stretto contatto per progettare e fornire informazioni efficaci che proteggano la salute, i diritti umani e la dignità delle comunità colpite. 

Con gli strumenti che abbiamo a disposizione in questo momento, possiamo fermare la trasmissione e tenere sotto controllo questo focolaio.

Il Ministero della salute ha già predisposto, insieme alle Regioni e alle Province Autonome, le modalità di segnalazione dei singoli casi.

Il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, dichiara:

In Italia finora sono stati registrati 407 casi tendenti alla stabilizzazione e la situazione è sotto costante monitoraggio ma non si ritiene che queste circostanze debbano destare particolari allarmismi.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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