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Peeling al viso: quando farlo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 10 Settembre, 2021

Peeling: cosa aspettarsi

Il peeling chimico è un trattamento che serve ad eliminare le cellule morte, sostituendole con le nuove cellule che nascono nello strato più profondo dell’epidermide. Il processo avviene tramite l’applicazione di un agente chimico sulla pelle, che agisce stimolando l’esfoliazione e la velocità di rigenerazione cellulare.

Quali sono gli effetti del peeling sulla pelle?

Il peeling chimico viene utilizzato, solitamente, da chi desidera attenuare l’acne o le irregolarità della superficie cutanea, che può consistere in semplici rughe, oppure in cicatrici da acne; può essere utilizzato, tuttavia, anche da chi vuole semplicemente dare un nuovo aspetto alla propria pelle, messa costantemente a dura prova da stress, invecchiamento e inquinamento.

Per quanto riguarda il trattamento dell’acne e della dermatite atopica, però, non per forza è necessario il peeling chimico, ma vi sono anche altri metodi di trattamento. 

A darci delle informazioni a riguardo è stato il dr. Dario De Simone, che ci spiega che “la dermatite atopica migliora spontaneamente nel corso degli anni fino a guarire del tutto. Pertanto, va solo controllata nei momenti di peggioramento facendosi seguire da un bravo specialista dermatologo. L’acne, invece, richiede cure costanti, da settembre, mese in cui in genere peggiora, a maggio-giugno. Comporta almeno 4-5 visite l’anno perché le terapie vanno sempre cambiate periodicamente, pena la loro inefficacia. Per il melasma del volto si consiglia di praticare una serie di peeling che tra l’altro, applicati su tutto il viso, favorirebbero anche un miglioramento dell’acne. Fondamentale una protezione solare regolare tutto l’anno, associata a creme schiarenti serali”.

Il peeling può essere anche usato contro le smagliature, anche se, come ha affermato il Dr. Giulio Sonego, “è molto difficile. Soprattutto se sono consolidate, se sono bianche, madreperlacee. Oltre alle classiche creme elasticizzanti si possono usare creme o peeling all’acido glicolico o trattamenti fisici con Dye laser o con laser frazionati. I risultati non sono quasi mai prevedibili o certi”.

I peeling chimici, comunque, possono migliorare l’aspetto della pelle. In questo trattamento, una soluzione chimica è applicata sulla pelle, per poi essere, infine, staccata. La nuova pelle è di solito più liscia e meno rugosa rispetto alla vecchia pelle e risulta essere più omogenea e pulita.

In quale zone può essere fatto il peeling?

Il peeling chimico può essere fatto su viso, collo o mani; può essere utilizzato per:

  • ridurre le linee sottili sotto gli occhi e intorno alla bocca;
  • trattare le rughe causate da danni del sole e dell’invecchiamento;
  • migliorare l’aspetto delle cicatrici lievi;
  • trattare alcuni tipi di acne;
  • ridurre macchie senili, lentiggini e macchie scure provocate da gravidanza o dalla pillola anticoncezionale;
  • migliorare l’aspetto e la sensazione della pelle.

È importante ricordare che dopo un peeling chimico la pelle è temporaneamente più sensibile al sole e bisogna, dunque, indossare la protezione solare. Ogni giorno, in generale, comunque, bisognerebbe sempre proteggere la pelle dai raggi UVA del sole e dai raggi UVB, limitare il tempo di esposizione al sole, soprattutto tra le ore 10:00 e 14:00, e indossare un cappello a tesa larga.

A chi è consigliato il peeling al viso?

Generalmente, i pazienti di carnagione chiara e dai capelli chiari sono i candidati migliori per peeling chimici; anche ci ha la pelle scura può ottenere buoni risultati, a seconda del tipo di problema da trattare, ma si rischia anche di avere un tono della pelle non uniforme dopo la procedura.

Chiariamo subito che gli abbassamenti della pelle, i rigonfiamenti e le rughe più gravi non rispondono bene ai peeling chimici; questi possono avere bisogno di altri tipi di procedure chirurgiche, come il laser o il lifting. Basta comunque rivolgersi ad un chirurgo dermatologo, che sicuramente può aiutare il paziente, determinando il tipo più appropriato di trattamento per il risultato che si vuole ottenere. È anche necessario informare il proprio medico di eventuali storie di cicatrici, herpes labiali che continuano a tornare, o raggi-X del viso.

Prima di eseguire un peeling chimico, inoltre, il medico può chiedere di interrompere l’assunzione di alcuni farmaci e preparare la pelle al trattamento utilizzando altri farmaci, come, per esempio, l’acido glicolico. Il medico può anche prescrivere antibiotici o farmaci antivirali.

È comunque importante lavorare con il proprio medico per determinare la profondità del trattamento; questa decisione dipende dalla condizione della pelle e dagli obiettivi per il trattamento. Bisogna inoltre chiedere in anticipo se il paziente avrà bisogno di qualcuno che guidi verso casa dopo l’intervento. È possibile effettuare un peeling chimico in uno studio medico o in un centro di chirurgia; si tratta di una procedura ambulatoriale e, quindi, non c’è pernottamento.

Il tutto consiste, innanzitutto, nel pulire a fondo la pelle; poi vengono applicate una o più soluzioni chimiche, come l’acido glicolico, l’acido tricloroacetico, l’acido salicilico, l’acido lattico o acido fenico a piccole zone della pelle; queste creano una ferita controllata, lasciando che la nuova pelle prenda il suo posto.

Durante un peeling, la maggior parte delle persone sente una sensazione di bruciore che dura circa 5-10 minuti, seguita da una sensazione pungente; è consigliato, per questo, mettere impacchi freddi sulla pelle. Inoltre, si potrebbe avere bisogno anche di farmaci per il dolore durante o dopo un peeling profondo.

Cosa aspettarsi dopo il peeling?

A seconda del tipo di peeling chimico, dopo la procedura si verifica una reazione simile a quella che si verifica dopo una scottatura. Il peeling, di solito, comporta arrossamento, che termina entro 3-7 giorni. Se il peeling è di media profondità, oppure profondo, può provocare gonfiore e vesciche che si possono rompere, formare una crosta, diventare marroni e staccarsi, per un periodo che va da 7 a 14 giorni. I peeling medi possono, comunque, essere ripetuti da 6 a 12 mesi, se necessario.

Dopo il trattamento, potrebbero essere necessarie delle bende per diversi giorni, in tutta o in una parte della pelle che è stata trattata. Bisogna evitare il sole per diversi mesi dopo un peeling chimico, poiché la nuova pelle sarà fragile. Si possono presentare anche delle complicazioni: alcuni tipi di pelle hanno più probabilità di sviluppare un cambiamento di colore temporaneo o permanente, favorito da assunzione di pillole anticoncezionali, gravidanza o motivi genetici.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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