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Perché è più semplice portare in grembo figlie femmine? La risposta nella placenta

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 11 Gennaio, 2021

Placenta e feti femmine

Sono tantissime le differenze biologiche tra femmine e maschi e ancora più numerose sono le ricerche in questo ambito. Uno studio, condotto di recente sulla placenta, ha messo in evidenza che potrebbe essere più semplice portare in grembo figlie femmine rispetto ai figli maschi. Come mai? La risposta è racchiusa nella placenta.

Cos’è la placenta?

La placenta è l’organo attaccato allo strato interno dell’utero durante la gravidanza. Il suo compito consiste nel mantenere l’apporto di sangue del feto distaccato rispetto a quello della madre, fornendo inoltre un collegamento tra i due. Tale legame permette alla placenta di compiere delle funzioni che il feto non è in grado di svolgere. La placenta si collega al feto tramite il cordone ombelicale.

Il bambino, dentro la placenta, è immerso in una sacca piena di fluido, detto sacco amniotico, costituito da membrane.

Qual è il compito della placenta?

L’ossigeno e gli elementi nutritivi passano dall’apporto di sangue materno alla placenta. Da qui, il cordone ombelicale li trasporta al feto. I prodotti di scarto del nascituro, come l’anidride carbonica, passano dal cordone ombelicale alla placenta, per poi riversarsi nel flusso sanguigno materno.

Inoltre, la placenta produce gli ormoni che favoriscono la crescita e lo sviluppo del feto e lo protegge dalle infezioni e dai batteri. Tuttavia, la placenta non protegge il nascituro da alcol, nicotina e altri farmaci, che possono causare dei danni al feto. Infine, verso la fine della gravidanza, la placenta trasmette gli anticorpi materni al nascituro, fornendogli l’immunità necessaria per i primi tre mesi di vita.

Cosa accade alla placenta dopo il parto?

Dopo la nascita del bambino, diverse contrazioni spingono la placenta fuori dalla vagina. Spesso vengono somministrati dei farmaci, subito dopo il parto, per favorire questo processo ed evitare il sanguinamento post partum. Inoltre, è consigliabile allattare il neonato prima possibile dopo il parto, perché tale azione stimola la fuoriuscita della placenta.

La rimozione della placenta si ha anche dopo un parto cesareo.

Cosa ha evidenziato lo studio sulla placenta?

In uno studio pubblicato su Molecular Human Reproduction, è stato scoperto che i geni prodotti dalla placenta sono differenti per maschi e femmine. Il co-direttore dello studio, Sam Buckberry, ha affermato che è stata scoperta una maggiore espressione di geni legata allo sviluppo della placenta, della gravidanza e alla tolleranza immunologica della madre.

Quali differenze ci sono tra i feti di sesso diverso?

Come è noto, le gravidanze tendono a essere maggiormente negative se il feto è di sesso maschile. Ciò è dovuto in parte al fatto che i maschi crescono più velocemente dal momento del concepimento e sono pertanto più esposti al rischio di mancanza di nutrizione. Questo spiegherebbe anche perché i feti di sesso femminile sono meno inclini alle nascite premature, alla morte neonatale e alla macrosomia.

La diversa produzione di geni nella placenta spiega anche altre differenze genetiche che perdurano per tutta la vita. I bambini maschi, in genere, crescono più velocemente e più grandi delle femmine. Questa tendenza è valida sia per le persone, che per gli animali, ma fino ad ora non era chiaro il perché.

Quando si stabilisce il sesso del feto?

I geni determinano il sesso del feto. A meno di eventuali anomalie cromosomiche, le persone nascono con 46 cromosomi, divisi in due. Mentre gli uomini presentano un cromosoma X e uno Y, le donne hanno due copie del cromosoma X. La differenza biologica tra uomini e donne è il risultato della determinazione e della differenziazione. La determinazione, che avviene al concepimento, controlla se l’embrione si svilupperà maschio o femmina. La differenziazione è l’effettivo sviluppo del sesso stabilito.

Perché è importante questo studio?

In sostanza, secondo i ricercatori, i risultati di questo studio potranno aiutare gli scienziati a sviluppare delle cure specifiche per la gravidanza in base al sesso del nascituro, per evitare di contrastare lo sviluppo naturale del feto e per portare a termine la gravidanza nel miglior modo possibile.

Aspetti un bambino? Hai dei dubbi e delle domande sulla gravidanza? Scrivilo nei commenti!

 

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Roberta Nazaro
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