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Psoriasi in inverno: i rimedi più efficaci

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 17 Ottobre, 2016

Chi è affetto da psoriasi sa bene che questa peggiora in inverno: temperature fredde, aria secca e mancanza di sole sono condizioni che aumentano la secchezza della pelle e causano una recrudescenza della malattia. Fortunatamente però, ci sono molti rimedi che ci permettono di prenderci cura della nostra pelle.

Ma cos’è la psoriasi?

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, non contagiosa e non infettiva, che nella sua forma più comune si presenta sotto forma di macchie di colore rosso o bianco-argento, pelle secca e screpolata che può causare prurito o bruciore fino a sanguinare, e inspessimento della pelle nella zona delle macchie.

Questo disturbo può comparire in qualsiasi zona del corpo, ma in genere si localizza in corrispondenza di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e parte lombare della schiena, oltre che ai palmi delle mani, alle piante dei piedi e nella zona genitale.

L’origine di questa malattia non è ancora del tutto chiare, ma sembra essere dovuta a cause genetiche e immunologiche. Il meccanismo della psoriasi è immunologico: sono coinvolte le cellule di Langherans e i linfociti T che producono citochine pro-infiammatorie con proliferazione di cheratinociti e una riproduzione accelerata delle cellule dell’epidermide.

La psoriasi alterna fasi più attive ad altre meno attive. Di certo, però, alcune condizioni, come il freddo, peggiorano la situazione. Vediamo dunque alcuni rimedi che si possono adottare per gestire al meglio i focolai di malattia in questo periodo.

Cos’è la psoriasi guttata?

La psoriasi guttata è un tipo di patologia che riguarda la pelle e generalmente interessa gli individui fino all’età di 15 anni, ma è possibile riscontrarla anche fino ai 30; la psoriasi guttata dipende da un’infezione da streptococco delle vie aeree (ad esempio raffreddori, mal di gola, tonsilliti, ecc.). Tra le cause vi è un sistema immunitario compromesso o una situazione di stress.

La malattia si manifesta con macchie rosse e squamose dalla dimensione di 2 cm l’una, che danno prurito e si allargano nei giorni successivi all’esordio.

Una visita dermatologica potrà confermare se la vostra sintomatologia corrisponde alla psoriasi guttata o a un’altra patologia e assieme al medico si sceglierà il trattamento specifico da applicare.

Cos’è la psoriasi inversa?

Questa particolare forma di psoriasi, si differenzia dalle altre per via di caratteristiche specifiche, ma è comunque una malattia della pelle infiammatoria, cronica e che tende a recidivare. Le caratteristiche tipiche di questa patologia sono:

  • cute arrossata e dolente
  • lesioni lucide e aperte
  • prurito
  • localizzazione su: ascelle, inguine, area genitale, natiche, parte inferiore dei seni
  • mancata desquamazione

Quali sono le cause della psoriasi?

La psoriasi deriva probabilmente da un deficit del sistema immunitario, ma ha anche una componente ereditaria (si stanno ancora cercando i geni responsabili della malattia).

La malattia funziona a cicli di miglioramento e peggioramento, e vi sono dei fattori che possono provocarla o farla peggiorare, tra cui: cambiamenti climatici, stress, infezioni, secchezza della pelle, farmaci betabloccanti, litio contro la depressione.

Come compare la psoriasi al cuoio capelluto?

La psoriasi al cuoio capelluto è una patologia cronica ma non contagiosa, spesso scambiata per dermatite seborroica.

Si manifesta attraverso delle chiazze rosse di dimensione variabile, coperte da strati di pelle biancastri e a chiazze sparse.

La patologia interessa uno strato superficiale di pelle e non va a intaccare gli strati più profondi dove si trovano le radici dei capelli.

Quali sono i sintomi della psoriasi?

Tra i sintomi più comuni di psoriasi vi sono: chiazze rosse e spesse, ricoperte da strati di pelle di colore grigio-biancastro, che possono determinare prurito o anche bruciore.

Le lesioni si manifestano con aspetti differenti a seconda delle aree del corpo colpite, che sono: ginocchia, gomiti, schiena, palme delle mani e dei piedi e viso, ma può trovarsi anche in altre parti del corpo.

Le lesioni non provocano cicatrici, ma possono ostacolare i movimenti articolari e essere origine di stress o di disagio estetico.

I rimedi contro la psoriasi

  1. Idratare la pelle. Mantenere la pelle umida e idratata è uno dei modi migliori per calmare i sintomi. Dopo aver fatto la doccia o il bagno, asciugare delicatamente la pelle secca con un asciugamano, senza strofinarla e applicare una crema idratante con alta capacita di penetrazione.
  2. Utilizzare un umidificatore. L’aria calda degli impianti di riscaldamento può seccare molto la pelle delicata. Questo secchezza tende a peggiorare la psoriasi. Gli umidificatori aiutano a mantenere la pelle morbida e umida. L’aria umida contribuirà a ridurre i sintomi se si verifica un focolaio e a limitare lo stress della pelle.
  3. Esporsi il più possibile alla luce del sole. La luce solare è fonte di miglioramento dei sintomi della psoriasi, anche se purtroppo, i raggi del sole possono essere molto deboli durante l’inverno.
  4. Evitare germi o contaminazioni batteriche. Un sistema immunitario più debole, peggiora i sintomi della psoriasi. Lavarsi le mani (o utilizzare disinfettanti per le mani) frequentemente per evitare di prendere germi da individui malati.
  5. Considerare il trattamento UV. Simile alla luce naturale del sole, i raggi ultravioletti artificiali (UV) possono essere utili per ridurre i sintomi di un focolaio di psoriasi. È un trattamento abbastanza comune per le persone affette da questo disturbo, ma non si dovrebbe mai iniziare a utilizzare il trattamento UV senza consultare il medico.
  6. Essere attivo. Mentre la psoriasi può limitare il livello di attività fisica, muoversi può essere utile. Se si vive in zone con clima freddo, praticare attività fisica in una palestra.

Cosa fare per la psoriasi alle mani?

Per la psoriasi alle mani è importante avere una diagnosi tempestiva, affinché le cure siano più efficaci; è importante limitare i danni che la psoriasi potrebbe provocare, come l’artrite psoriasica alle articolazioni o altre patologie cardiovascolari. Tra le cure più diffuse vi è l’applicazione di cortisone o di vitamina D3 da applicare localmente.

Cosa fare per la psoriasi alle unghie?

Quando la psoriasi colpisce le unghie, tendono a ispessirsi e sfaldarsi: è importante dunque applicare gel o smalti a base di vitamina A, integratori rimineralizzanti e ristrutturanti per evitare che l’unghia sfaldata diventi un tramite all’ingresso di batteri e funghi.

Trattamenti

Oltre ai rimedi casalinghi, il medico può prescrivere dei veri e propri trattamenti che si dividono in tre categorie:

  • Trattamenti topici: lozioni, creme e gel possono essere utili nel ridurre i sintomi per le persone con psoriasi da lieve a moderata. Questi topici sono di solito steroidi, catrami di carbone o idratanti.
  • Trattamenti di luce: dosi controllate di luce naturale del sole o di raggi UV artificiali
  • Farmaci per via orale e iniezioni: questo tipo di trattamento è tipicamente riservato ai casi molto gravi di psoriasi e può essere utilizzati solo per un breve periodo di tempo.

Alcune forme di psoriasi, più gravi, possono richiedere l’applicazione di:

  • vitamina D
  • calcipotriolo (utile per la psoriasi del cuoio capelluto)
  • calcitriolo
  • tacalcitolo
  • vitamina A

Il medico può utilizzare un solo tipo di trattamento o di optare per una combinazione. L’importante è parlarne insieme per scegliere i rimedi che possono apportare più benefici considerando il proprio caso.

Che alimentazione seguire in caso di psoriasi?

L’alimentazione può essere un valido sussidio per contrastare la psoriasi.

Tra gli alimenti consigliati, oltre al bere molta acqua, si ricordano gli alimenti ricchi di fibre come i legumi e i cereali integrali e il consumo di pesce e fermenti lattici. Anche le verdure sono altamente consigliate in caso di psoriasi.

Da evitare sono invece i cibi ipercalorici o acidi; banditi quindi: caffè, cioccolato, salumi, insaccati, fritture, latte e derivati, formaggi stagionati.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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