icon/back Indietro Esplora per argomento

Le verità (che proprio non immagini!) sulle mestruazioni

Redazione

Ultimo aggiornamento – 17 Marzo, 2021

Mestruazioni: le Curiosità

In collaborazione con sanita_informazione


A cura del  Comitato Scientifico AIDM.


Mestruazioni: un argomento su cui ci sono tantissimi interrogativi a cui le donne non sempre riescono a dare una risposta univoca.

Ad aiutarci a capirne di più, l’Associazione Italiana Donne Medico.

Quanto sangue si perde con le mestruazioni?

La mestruazione, cioè la perdita di sangue dall’apparato genitale femminile che, se non c’è fecondazione, si ripete ogni mese lunare, fa perdere da 35 a 75 ml di sangue per ciascun ciclo, cioè circa 7-15 ml al giorno. La quantità può variare da una donna all’altra, così come da un mese all’altro nella stessa donna. 

Se la perdita è superiore a 80 ml e/o il ciclo ha una durata maggiore di 7 giorni, oppure se si consumano più di 15 tamponi o si emettono coaguli, aumenta il rischio di anemizzazione. Le mestruazioni molto abbondanti o particolarmente lunghe sono una delle principali cause di anemia sideropenica nelle donne in età fertile.

Da cosa è composto il sangue mestruale?

È composto principalmente da tre tipi di fluidi corporei: 

  • sangue;
  • secrezioni vaginali; 
  • cellule dell’endometrio uterino.

 L’endometrio è lo strato più superficiale dell’utero, una sorta di rivestimento che va incontro a diverse modifiche durante il ciclo, al fine di prepararsi all’eventuale annidamento dell’embrione. 

Se la fecondazione non è avvenuta, lo strato superficiale dell’endometrio è eliminato, così da consentirne il rinnovamento.     

È vero che tra le donne il ciclo mestruale si “sincronizza”?

Secondo la teoria della “sincronizzazione mestruale”, il ciclo sessuale diventa sincrono nelle donne che vivono insieme. Questo processo, noto anche come “effetto McClintock”, dal nome della prima ricercatrice che lo portò in risalto negli anni ’70, è stato molto discusso e per certi versi criticato dalla comunità scientifica. 

Infatti, nonostante alcuni studi abbiano dimostrato che il ciclo mestruale si sincronizzi dopo un periodo di convivenza, altri hanno invece smentito l’esistenza di tale fenomeno. È interessante citare uno studio recente che ha dimostrato una maggiore frequenza di cefalea mestruale tra donne che vivevano insieme e il cui ciclo era sincrono! 

La domanda resta quindi aperta in attesa di ulteriori studi.

Perché aumenta l’appetito e il desiderio di dolci, prima del ciclo?

L’aumento dell’appetito e del desiderio di dolci, spesso associato alla cosiddetta sindrome premestruale, è dovuto a diversi meccanismi. 

Mentre nella prima fase del ciclo sono prodotti soprattutto estrogeni, che tendono a indurre sazietà, nella seconda fase prevale il progesterone che stimola l’appetito. Quest’ultimo, stimola inoltre sia il fenomeno dell’insulino resistenza che la ritenzione idrico salina, ambedue responsabili dell’incremento del peso corporeo. 

Nel determinare inoltre l’aumento dell’appetito gioca un ruolo fondamentale la serotonina, neurotrasmettitore che controlla sia il senso di fame-sazietà che il tono dell’umore, tanto che nella fase premestruale, una riduzione della produzione di tale sostanza è ritenuta responsabile dei frequenti sbalzi d’umore, con prevalenza di un tono depressivo. 

L’aumento dell’introito di carboidrati e soprattutto di cioccolato potrebbe quindi essere una sorta di meccanismo atto a favorire la produzione di serotonina. Si verifica anche riduzione dei neuro peptidi oppioidi, sostanze correlate alla sazietà e alla ricerca del piacere, che sembra contribuire al desiderio di cibi saporiti e gratificanti. 

Tuttavia, le “voglie” di cibo sono collegate anche a forti motivazioni cognitive, alla capacità psicologica di controllo e allo stile di vita. Per migliorare i sintomi fastidiosi, la donna dovrebbe, paradossalmente, opporsi a queste tendenze, limitando l’assunzione di energia e di dolci e incrementando l’attività fisica. 

Si suggerisce perciò, come sempre, una dieta equilibrata di stile mediterraneo, con un’adeguata percentuale di proteine ad alto valore biologico, come carni magre, pesci, uova e latticini (contenenti l’amminoacido essenziale triptofano), ricca di ortaggi, legumi e povera di sale.  

E il cioccolato? Sì al cacao amaro o al cioccolato fondente ad alta percentuale di cacao, ma a patto che sia assunto saltuariamente e in piccole quantità.

Cosa è la Sindrome da Shock Tossico e cosa c’entra con il ciclo mestruale?

La sindrome da shock tossico è una patologia rara, ma potenzialmente letale che si manifesta con febbre, ipotensione, dolore muscolare, eruzione cutanea seguita da desquamazione, con eventuale grave coinvolgimento di numerosi organi e apparati, ed è causata da tossine batteriche. 

All’inizio degli anni ’80 sono stati riscontrati diversi casi di sindrome da shock tossico in donne mestruate che usavano assorbenti interni ed è stato poi dimostrato che a causare tale grave quadro infettivo era la tossina TSST-1 prodotta dallo Staphylococcus aureus

La tossina TSST-1 agisce da super-antigene, scatenando la liberazione di molte citochine pro-infiammatorie e dando l’avvio alla sindrome. Il pH acido vaginale e l’ambiente caldo-umido che si crea durante le mestruazioni stimolano la proliferazione dello Stafilococco e la produzione di TSST-1.

Se a questo si associa l’utilizzo di assorbenti interni e coppette vaginali, si crea un ambiente ricco di ossigeno che stimola ulteriormente la proliferazione del batterio. Nonostante gli effetti della tossina siano solitamente contrastati dalla produzione di anticorpi specifici, pare che alcuni soggetti, soprattutto se in età adolescenziale, siano più suscettibili all’infezione, perché non riescono a produrre anticorpi efficaci.

Caratteristica importante della TSS è che presenta una tendenza a recidivare, anche se, fortunatamente, ogni episodio tende a essere meno grave rispetto alla prima infezione. Per ridurre il rischio di reinfezione, le donne che hanno avuto la sindrome non dovrebbero usare tamponi interni. Le recidive sono state riportate in circa il 30-40% dei casi. È di fondamentale importanza utilizzare le giuste precauzioni, come ad esempio cambiare spesso il tampone e non utilizzarlo durante la notte.

Nonostante la maggior parte dei casi di sindrome da shock tossico“mestruale” sia associata all’uso di assorbenti interni, alcuni casi sono stati associati anche all’uso di coppette mestruali e di mezzi contraccettivi da introdurre in vagina (diaframma vaginale o spugna contraccettiva).


L’Associazione Italiana Donne Medico (A.I.D.M.) è un’associazione apartitica e aconfessionale e senza fini di lucro.
Fondata nel 1921 a Salsomaggiore Terme e riconosciuta nel 1922 a Ginevra, dal Bureau Internazionale, è membro della “Medical Women’s International Association” (M.W.I.A.).

Condividi
Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1779 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
icon/chat