Tenere a bada pressione alta e colesterolo? Sì, è possibile ma, soprattutto, assolutamente necessario per tutelare il nostro organismo da eventuali patologie ben più gravi.
Il colesterolo alto, infatti, aumenta in modo esponenziale il rischio di infarti, di ictus e di aterosclerosi, così come una condizione di ipertensione può incidere negativamente sul benessere del nostro cuore e dei nostri vasi sanguigni.
Non è un caso che l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia indicato nelle malattie cardiovascolari una tra le principali cause di morte da qui al 2030, originate soprattutto da pressione alta e colesterolo alle stelle.
Se l’allarmismo, però, non giova alla nostra salute, abbandoniamolo per un attimo e diamo il benvenuto alle buone notizie. Prevenire queste condizioni potenzialmente pericolose è infatti assolutamente possibile. Vediamo come.
Aglio, baluardii e vitamina B6: gli alleati del nostro metabolismo
Sapete che nell’Antica Grecia gli atleti masticavano aglio prima di partecipare ai Giochi Olimpici, per migliorare le loro performance? Molte delle sue proprietà, infatti, sono già note da tempi immemori. Altre, invece, sono sorte da una continua e costante ricerca in campo medico e scientifico.
L’aglio – e in particolar modo l’allicina in esso contenuta – rafforza le difese immunitarie, migliora la resistenza fisica, influisce sullo stato di salute delle ossa e svolge un’azione “detox” sul fegato e altri organi vitali, favorendone la depurazione. Soprattutto, è un ottimo alleato nella lotta al colesterolo e alla pressione alta.
“L’aglio potrebbe essere considerata un’opzione alternativa e molto sicura ai farmaci convenzionali anti-colesterolo”, come le statine, soprattutto nei pazienti che registrano livelli eccessivamente alti: è uno studio a dirlo, divulgato dalla rivista Nutrition Reviews. “In particolare, il suo utilizzo sembra portare a una riduzione del 38% del rischio di eventi coronarici, soprattutto una volta raggiunta la soglia dei 50 anni di età“.
Inoltre, uno studio pubblicato nel 2015 sulla rivista The Journal of Clinical Hypertension, ha messo in luce le potenzialità di questa pianta nell’abbassare la pressione sanguigna, soprattutto nei soggetti già evidentemente ipertesi. Secondo la ricerca, la quantità necessaria per ottenere l’effetto ipotensivo equivarrebbe a circa quattro spicchi di aglio al giorno.
Se combiniamo l’allicina alla vitamina B6, in grado di abbassare i livelli di omocisteina nel sangue, un aminoacido che determina la formazione della placca aterosclerotica e, perché no, ad alcuni ceppi probiotici particolarmente efficaci nella cura di queste condizioni, il mix potrebbe risultare davvero fruttuoso per la nostra salute.
Tra i probiotici, definibili come “supplementi microbici viventi che conferiscono benefici alla salute dell’ospite, migliorando il suo equilibrio intestinale”, vale la pena di menzionare il boulardii che, stimolando la produzione di beta-glucani, va ad agire positivamente nel controllo e nella diminuzione del livello di colesterolo nel sangue.
Insomma, probiotici, estratti vegetali e vitamine potrebbero rappresentare un’associazione davvero vincente nel coadiuvare il controllo di alcuni tra i principali fattori di rischio causati dal colesterolo, trigliceridi e pressione alta.
Ecco, le buone notizie esistono eccome!
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