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Come addestrare un cane ai comandi di base

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Ottobre, 2023

Come addestrare il cane? Una guida

Addestrare il cane rafforza il legame con il proprietario e crea le condizioni per vivere nella sicurezza all'esterno, in qualsiasi situazione e contesto, oltre a permettere di costruire un rapporto molto più gratificante, sereno e rilassante con il padrone e le persone di famiglia.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'addestramento andrebbe iniziato in tenera età, con i cuccioli che già sono in grado di comprendere e memorizzare i comandi loro impartiti.

Esistono diversi comandi di base attraverso i quali gestire i più comuni problemi comportamentali, insegnare al can ea socializzare nel modo giusto, a rispettare le persone e l'ambiente in cui vive.

Vediamo insieme quali sono.

Come educare un cane con la positività

Prima di entrare nel dettaglio di come si addestra un cane a obbedire ai singoli comandi di base, è bene precisare che l'atteggiamento corretto è quello positivo, basato sulla ricompensa e non sulla punizione

È bene farlo presente per fugare il dubbio che educare cani richieda il polso di ferro, la voce dura per plasmare la volontà dell'animale che non ha consapevolezza di come comportarsi nelle varie circostanze. Il cane non addestrato può saltare addosso agli sconosciuti, reagire in modo aggressivo contro persone, altri cani o animali, allontanarsi per rincorrere una "preda" o perché attratto da altri segnali. 

Ebbene, come premesso, secondo i consigli degli esperti, l'atteggiamento che crea le condizioni per un corretto addestramento è la positività. Il cane si mostra molto più ricettivo, se riceve indicazioni con un tono amichevole, affettuoso. Il piglio arrabbiato può innervosirlo e farlo ritrarre rendendolo anche meno aperto agli stimoli che riceve dall'esterno.

A questo proposito, le tecniche di addestramento di cani che funzionano includono metodi, come: l'esercizio fisico, le ricompense, il rinforzo positivo che trasmette all'animale soddisfazione e complicità.

Segnali che il cane percepisce, assimila e usa per ripetere il modello di comportamento che gli ha procurato piacere attraverso la ricompensa meritata

Le ricompense possono essere rappresentate da carezze, cibo, giocattoli. Ogni cane è diverso e risponde in modo singolare. 

Come addomesticare un cane con le ricompense in cibo

Una delle forme di ricompensa più apprezzate, anche dai cuccioli che iniziano a orientarsi nel mondo dei sensi, è ovviamente quella in cibo

In questo caso, si possono dare croccantini morbidi, bocconcini di carne o pesce tagliati a pezzi piccoli. Occorre darli subito dopo l'esercizio di addestramento andato a buon fine.

La contemporaneità del premio, infatti, serve proprio a far capire al cane che quello che sta ricevendo è la ricompensa per ciò che ha fatto.

cane riceve uno snack

Lezioni di addestramento: cosa sapere

Addestrare cani richiede calma, predisposizione e il giusto contesto; infatti, se ci sono distrazioni, il cane potrebbe non corrispondere. 

In questi casi si potrebbe cadere nella tentazione di rimproverare il cucciolo che non sta rispondendo come si vorrebbe, tuttavia tale reazione può scatenare il suo rifiuto a ripetere le sessioni di addestramento per timore.

Non solo, il rimprovero può anche agire come rinforzo di un comportamento indesiderato. Prendiamo il caso del cane che abbaia cercando di attirare l'attenzione del padrone. 

Il rimprovero (che spesso consiste, tra l’altro, nell’alzare la voce) per incitarlo a smettere, in realtà, potrebbe arrivare come una forma di attenzione ricevuta. In questo caso, dunque, il cane potrebbe abbaiare ogni volta in cui desidera attenzione, sapendo che in quel modo la otterrà. 

Altra osservazione importante: ogni lezione di addestramento dovrebbe durare all'incirca una decina di minuti suddivisi in due tranche nell’arco della giornata, prima dei pasti, per il semplice fatto che il cane, essendo affamato, sarà più motivato a compiacere il padrone per ricevere il suo premio.

Questo perché i cani possono concentrarsi solo per un tempo limitato e l'addestramento è un lavoro cognitivo che richiede loro uno sforzo non indifferente.

Inoltre, l'educazione richiede i suoi tempi, scanditi dalla periodicità e della ripetitività.

Meglio, dunque, sessioni brevi e semplici piuttosto che tanti comandi tutti insieme che richiedono un lavoro cognitivo impegnativo. 

È importante mantenere coerenza nei comandi o nelle indicazioni che si danno al cane. 

Usare termini ogni volta diversi o usare lo stesso comando per ottenere diverse azioni, lo confonderà.

Addestrare un cane a socializzare è molto importante perché ciò significa aiutarlo a vivere in mezzo alle persone e agli altri animali, senza aggressività. L'aggressività lo esporrebbe al pericolo per gli altri oltre che per sé stesso.

Il cucciolo deve imparare a condividere presenze e spazi, in casa e all'esterno. In casa, si pensi per esempio alla famiglia in cui arriva un bambino o quando entrano ospiti. Il cane deve poter accogliere queste persone in modo normale, senza saltare addosso o manifestare aggressività. 

A questo proposito, tra le prime forme di addestramento, potrebbe essere interessante insegnare al cane a non mordere.

Ecco come addestrare il cane con i comandi di base

Scopriamo insieme quali sono:

"Seduto" e "sdraiato"

Sono i due comandi che si insegnano per primi per evitare che il cane assuma atteggiamenti "ribelli", saltando o correndo, in determinate circostanze. 

Educare il cucciolo a sedersi o a sdraiarsi lo invita a calmarsi e a non prendere iniziative. 

"Guardami"

Anche il comando "guardami" può essere uno dei primi che il cucciolo impara affinché ci si possa assicurare la sua attenzione, a prescindere dal contesto e da ogni possibile fonte di distrazione. 

"Vieni"

Il comando "vieni" o "richiamo", è un altro comando base molto importante perché insegna al cane a tornare, quando per qualche ragione si allontana da casa o mentre si cammina e il guinzaglio può sfuggire di mano.

Si può insegnare questo comando dando al cane una ricompensa così che potrà associarla a qualcosa di conveniente.

"Piano", "non tirare"

Si tratta del comando di addestramento per evitare che il cane tiri il guinzaglio e cammini invece al passo col padrone. 

Il cane deve imparare fin da cucciolo a camminare al guinzaglio, considerando che nella maggior parte delle città e delle zone vige una legge al riguardo. 

Dunque, è importante insegnargli a mantenere il passo se si cammina, se si corre (cosa che molti amano fare con il cane) o se si va in bicicletta con il cane al proprio fianco.

"Lascia"

È il comando di base che si usa per istruire il cane a lasciar cadere dalla bocca ciò che ha raccolto in casa o da terra, cose che potrebbe rovinare masticandole o che potrebbero danneggiare la sua salute. 

Questo comando si può insegnare usando un sostituto più gratificante (cibo o giocattoli) da offrire al posto di ciò che ha raccolto.

"Stai qui", "aspetta"

Inseguire un cane che sta scappando potrebbe sortire l'effetto contrario, perché potrebbe pensare che si tratti di un gioco. 

Per impartire il comando di attesa e insegnare al cane di non muoversi e non uscire di casa, dal negozio o dall'auto, si può iniziare allontanandosi lentamente e poi chiamarlo per nome e premiarlo con un bocconcino quando si avvicina. 

Questi input dovrebbero essere associati a qualcosa che il cane apprezza e lo gratifica, ma che arriva solo se resta fermo e aspetta. Per ognuno di questi esistono delle tecniche di apprendimento specifiche, per le quali può essere utile rivolgersi a un educatore cinofilo per evitare errori nell’addestramento.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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