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Perché i cani mangiano le feci? Cause e soluzioni

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Febbraio, 2024

Un cane con la sua padrona

Cos'è la coprofagia e perché i cani mangiano le feci? Andiamo alla scoperta delle cause e delle possibili soluzioni per eliminare questo comportamento nell'animale.

Perché il cane mangia le feci?

La coprofagia, ovvero la tendenza che ha il cane a mangiare le sue feci o quelle di altri animali, è un comportamento abbastanza comune che può avere diverse cause.

Sebbene esso non rappresenti un rischio immediato per la salute dell'animale, a lungo andare può comunque comportare problematiche a livello intestinale, con episodi di vomito e di diarrea, oppure infezioni batteriche legate al fatto di ingerire continuamente batteri da feci di altri cani o comunque di altri animali.

In base alle feci mangiate dall'animale, la coprofagia può essere suddivisa in tre tipologie:

  • auto coprofagia, ovvero quando il cane mangia i propri escrementi;
  • coprofagia intraspecifica, che si verifica quando il cane mangia le feci di un altro cane;
  • coprofagia interspecifica, quando invece le feci sono di un animale che appartiene a una specie diversa.

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Sul perché il cane mangia le proprie feci esistono varie spiegazioni: alcune motivazioni alla base di questa tendenza sono fisiologiche, come ad esempio il desiderio di imitare un altro cane che lo sta facendo, mentre altre derivano da fattori prettamente patologici.

La coprofagia può essere determinata da varie cause, come ad esempio:

  • una patologia, come ad esempio un'alterazione delle funzioni del pancreas o dell'intestino che provoca nel cane anche episodi di diarrea. Un esempio è il malfunzionamento pancreatico causi una produzione insufficiente di enzimi digestivi (come l’amilasi per la scissione dei carboidrati, la tripsina e la chimotripsina per la scissione proteica e le lipasi per la perdita di grasso). Se il cane presenta una carenza di questi enzimi, può cercare una forma di auto medicamento mediante la coprofagia, così da assumere in questo modo le sostanze gli mancano e che sono presenti nelle feci di un altro animale. Anche la presenza di parassiti nelle feci può provocare coprofagia;
  • un cambiamento nell'alimentazione;
  • un processo di imitazione nei confronti di altri cani;
  • nelle femmine che hanno appena partorito, può esserci la tendenza a mangiare le feci per tenere pulito l'ambiente, con la conseguenza che molte volte i cuccioli tendono poi a imitarla. Si tratta di un comportamento che tende a scemare con il passare del tempo e insegnando ai cuccioli a non farlo;
  • il cane trova piacevole l'odore delle feci di un altro animale, soprattutto quelle del gatto oppure dei ruminanti erbivori, come il cavallo o la mucca, che tendono a causa delle fermentazioni batteriche ad avere un sapore dolce; ciò si verifica spesso, in particolare nei cani che vivono al di fuori dell'ambiente domestico;
  • fame, soprattutto nei cani che vivono in condizioni di libertà;
  • in percentuale ridotta il cane può essere coprofago a causa di una  carenza nutrizionale. Se l'animale non assorbe correttamente i nutrienti, oppure non produce abbastanza enzimi digestivi, potrebbe iniziare a mangiare le feci per compensare tale mancanza;
  • la presenza di alcune malattie metaboliche, come ad esempio infezioni da parassiti, diabete, sindrome di Cushing e malattie della tiroide. In questo caso basterà eseguire delle analisi per escludere eventuali malattie.

Cause di tipo comportamentale: perché il cane mangia le sue feci

Accanto a questi fattori ne esistono però altri che hanno una natura comportamentale. In questo caso la coprofagia nei cani dipende soprattutto da un forte stato di stress o di disagio provato dall'animale.

Se un cucciolo mangia le sue feci soprattutto come forma di imitazione, nell'esemplare adulto la causa principale è l'ansia, infatti non a caso i cani coprofagi tendono a mettere in bocca oggetti di varia natura (come sassi o vestiti) per sfogare la frustrazione che deriva da un isolamento eccessivo, dalla mancanza di stimoli o dalla noia.

Le cause alla base della coprofagia nel cane possono includere l'assenza di stimoli adeguati per la sua crescita, uno stato di deprivazione dovuto all'apatia (tipico, ad esempio, dei cani che hanno vissuto a lungo in canile o in luoghi stretti e angusti), oppure un approccio educativo errato che ha traumatizzato l'animale.

La tendenza a mangiare le feci, inoltre, può essere anche un richiamo nei confronti del proprietario, ovvero una forte richiesta di attenzione che evidenzia uno stato di disagio nell'animale.

I rimedi per la coprofagia canina

Se il cane mangia le feci, sue o di altri animali, è ovviamente necessario intervenire per cercare di sradicare questo comportamento che, alla lunga, può risultare pericoloso per la sua salute.

La prima cosa da fare è capire perché i cani mangiano le loro feci, indagando a fondo i motivi alla base di tale tendenza ed effettuando tutte le analisi fisiche necessarie volte ad escludere cause di tipo patologico.

Una volta compreso che il cane coprofago non presenta malattie o carenze di tipo nutritivo, ci si dovrà concentrare sui fattori comportamentali.

Innanzitutto, è importante tenere presente che il cane che mangia le feci non lo fa per fare un dispetto al suo padrone, pertanto è inutile sgridarlo o arrabbiarsi con lui; anzi, esternare nei suoi confronti sentimenti di aggressività potrebbe addirittura peggiorare la situazione, quindi è preferibile ignorarlo oppure distrarlo facendolo giocare con i suoi oggetti preferiti o, se si è fuori, tirarlo via dalle feci senza però sgridarlo.

In seconda battuta sarà fondamentale capire perché il cane mangia le feci del gatto o di altri animali con l'aiuto di un veterinario specializzato nel comportamento, che è comunque un medico veterinario quindi sarà in grado di identificare se il problema è di natura comportamentale o fisica.

In presenza di altri animali nella stessa casa, può essere opportuno eliminare subito le feci e verificare che non vi sia un disagio psicologico legato alla convivenza tra il cane e gli altri.

Qualora la causa principale fosse la noia, è consigliabile stimolare maggiormente l'animale, magari facendolo giocare oppure portandolo fuori più spesso.

Come non far mangiare le feci al cane

Cosa fare quando un cane mangia le sue feci? Se si è fuori con lui è opportuno tenerlo al guinzaglio facendo in modo che non possa allontanarsi e vagare a suo piacimento, soprattutto in zone dove potrebbero esserci escrementi di altri animali.

Un cane in mezzo ad un prato

Qualora il proprietario dovesse sorprenderlo a mangiarli, invece, dovrà subito distrarlo, senza però arrabbiarsi o sgridarlo.

In commercio esistono poi degli speciali prodotti sotto forma di polvere che hanno la capacità di modificare l'odore delle feci; essi agiscono come una sorta di integratore e servono a dissuadere l'animale dall'avvicinarsi agli escrementi che assumeranno così un cattivo odore.

Attenzione, poi, agli esemplari che hanno carenze nutritive: se il cane è sottopeso o presenta una mancanza di alcuni nutrienti, occorrerà intervenire sull'alimentazione, modificando la sua dieta, assicurandosi che questa sia correttamente bilanciata.

Altri consigli utili per ridurre la problematica, da attuare soprattutto quando si porta fuori l'animale a passeggiare sono:

  • non punire mai il cane ma distrarlo, magari dandogli qualche snack;
  • lodarlo quando si distrae dagli escrementi;
  • non dargli la possibilità di giocare o di ispezionare le sue feci;
  • raccogliere le feci immediatamente, sia in casa che fuori;
  • assicurarsi che la dieta sia correttamente bilanciata;
  • assicurarsi che il cane possa giocare, correre e fare esercizio fisico regolare.
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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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