Eutanasia cane, cosa sapere sulla procedura

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 07 Agosto, 2023

eutanasia-cane

L'eutanasia del cane (la procedura attraverso la quale si pone fine alla vita dell'animale) è un momento molto delicato, ma è anche l'opzione a cui si ricorre dopo tutti i tentativi fatti per liberarlo dalla sofferenza causata da una malattia ormai incurabile o dal dolore cronico lancinante, che non trova più rimedio nei trattamenti medici o in quelli farmacologici. 

In questo articolo, vediamo cosa sapere sulla pratica dell'eutanasia del cane, quando è ammessa, quali sono le normative che regolamentano questa procedura, come avviene, con quali metodi e i costi.

Eutanasia del cane 

La decisione di sottoporre il proprio cane all'eutanasia non è facile, solitamente viene presa solo dopo aver provato tutte le possibili soluzioni per alleviare la sofferenza del cane, che sia data da una malattia, da un incidente, da traumi o lesioni. 

Prima di arrivare ad ipotizzare un'alternativa simile, ovviamente si deve aver fatto un percorso terapeutico con il proprio veterinario di fiducia, mettendo al vaglio tutte le possibili soluzioni. Solo dopo una valutazione attenta si arriva all'unica via rimasta aperta per liberare il cane dal dolore.

Per legge, la decisione di ricorrere alla soppressione dell'animale si deve prendere con la supervisione professionale di un veterinario che possa confermare la non curabilità della malattia e lo stato di sofferenza in cui versa il cane.

Quando è possibile ricorrere all'eutanasia del cane malato

In Italia, la soppressione degli animali domestici è regolamentata dalla norma 281/91, che rende legale tale procedura nel caso in cui il cane sia affetto da una malattia ormai allo stadio terminale oppure da una lesione non curabile con nessuna medicina e/o intervento chirurgico.

Nel dettaglio, quando il cane:

  • soffre di una malattia terminale e il suo stato di salute peggiora rapidamente 
  • ha subito un grave trauma o un'infezione che non può essere curata con i trattamenti medici
  • ha un dolore cronico che non può essere alleviato con farmaci o altri trattamenti medici
  • non è in grado di svolgere le normali attività quotidiane (camminare, correre, mangiare, urinare, defecare, ecc).

Un altro caso in cui si può attuare l'eutanasia del cane è quando l'animale è diventato pericoloso e rappresenta una minaccia per la salute e l'incolumità delle persone.

Per legge, inoltre, l'eutanasia degli animali deve essere eseguita solo da un medico veterinario abilitato e autorizzato, utilizzando sostanze anestetiche o analgesiche in dosi adeguate alle caratteristiche dell'animale, in presenza del proprietario o di un suo rappresentante.

Una volta che il proprietario del cane ha deciso di procedere con l'eutanasia e ha ottenuto l'autorizzazione dal veterinario, la procedura viene solitamente eseguita in una struttura veterinaria oppure, su richiesta, anche a domicilio

I casi in cui non è possibile eseguire l'eutanasia al cane

A scanso di equivoci, è opportuno precisare che la soppressione del cane non è sempre ammessa
 
Per esempio, non è possibile chiedere di porre fine alla sua vita solo perché ritenuto ormai troppo anziano o perché le cure sono diventate troppo costose. Fintantoché il cane continua a rispondere alle terapie, non si può eseguire l'eutanasia.

Eutanasia del cane per malattie croniche incurabili e incidenti

I casi in cui si ricorre all'eutanasia sono quelli che non lasciano più alcun margine di ripresa o guarigione, tra questi, le malattie croniche, le forme tumorali avanzate, la sofferenza causata dalle gravi forme di artrosi o da altri disturbi che peggiorano la salute del cane giorno dopo giorno. Tutte queste condizioni, ovviamente, rappresentano una grande fonte di sofferenza.

Uno dei casi in cui si può ricorrere alla soppressione del cane è quando l'animale non riesce più a condurre una vita normale a causa della demenza senile o di altre malattie simili che ne mettono a dura prova la quotidianità (dal movimento all'alimentazione, alle funzioni corporali).

La demenza senile è una malattia degenerativa incurabile del sistema nervoso che può portare alla comparsa di una serie di sintomi come confusione, disorientamento, perdita di memoria e cambiamenti comportamentali (anche aggressivi) e vocalizzazioni. 

Tuttavia, la decisione di sopprimere il cane affetto da demenza senile deve essere presa in modo consapevole e solo dopo aver consultato il veterinario di fiducia. 

In molti casi, la demenza senile nei cani può essere gestita con farmaci e terapie comportamentali per migliorare la qualità della vita dell'animale. 

Prima di decidere di sopprimere il cane, dunque, è importante considerare questi fattori:

  • la gravità della malattia e il livello di sofferenza dell'animale
  • la qualità della vita del cane e la sua capacità di svolgere le attività quotidiane
  • la disponibilità di trattamenti medici e terapie comportamentali per gestire i sintomi della demenza senile

Un altro evento che può portare alla decisione di sopprimere il cane è un incidente che abbia procurato gravi lesioni e compromesso la sua mobilità o il corretto funzionamento di altri organi, ma anche in questo caso, l'unica persona in grado di valutare la possibilità di ricorrere all'eutanasia resta sempre il veterinario

Come avviene l'eutanasia al cane 

L'eutanasia consiste nel somministrare prima un tranquillante per rilassare il cane e poi nell'iniettare il farmaco analgesico, sedativo e alla fine il farmaco per fermare il cuore. Il farmaco veterinario cui si ricorre più spesso è il Tanax. 

L'iniezione del farmaco si può fare per via intravenosa o per via intracardiaca/intrapolmonare. Dopo la puntura, il cane perde conoscenza in pochi secondi e il suo cuore smette di battere poco dopo. 

Solitamente, la procedura per l'eutanasia del cane prevede sempre una visita del veterinario che esamina l'animale per accertarsi che non vi siano più rimedi possibili, che vi sia effettivamente uno stato di sofferenza grave e irreversibile, e la firma del proprietario sul modulo di consenso alla procedura.

La soppressione del cane può essere eseguita anche a casa, ma sempre da un veterinario autorizzato. Questa opzione può essere preferibile per i proprietari che desiderano affiancare il loro cane in un ambiente familiare e confortevole. 

Cosa fare dopo

Dopo la morte del cane, solitamente il veterinario provvede al ritiro della salma. Se si danno disposizioni, si può anche richiedere la cremazione o la sepoltura, possibile solo nel caso in cui la causa del decesso non sia una malattia infettiva.

Inoltre, è necessario richiedere il certificato di morte firmato dal medico e comunicare il decesso al servizio veterinario della ASL regionale, affinché si possa provvedere alla cancellazione dal registro dell’anagrafe canina.

Costo eutanasia cane

Il costo dell'eutanasia del cane può variare a seconda di alcuni fattori, tra cui la regione, la clinica veterinaria o la tariffa del singolo veterinario. 

Solitamente, la cifra si aggira tra i 100 e i 300 euro, ma potrebbe anche aumentare se si sceglie di effettuare la procedura a domicilio  o se si richiedono i servizi aggiuntivi per la cremazione o per la sepoltura dell'animale.

In conclusione, dopo averne visti tutti gli aspetti, è chiaro che l'eutanasia del cane deve essere considerata solo come un'ultima soluzione cui si arriva quando tutti gli altri rimedi non hanno portato ad un miglioramento significativo della qualità della vita dell'animale. 

A questo proposito, è importante confrontarsi sempre con un veterinario di fiducia per valutare le opzioni terapeutiche disponibili e, nel caso, prendere una decisione informata e rispettosa del proprio cane.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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