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TPLO nel cane: cosa sapere su questo intervento

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2023

TPLO nel cane: ecco in cosa consiste

In cosa consiste l'intervento di TPLO nel cane? Quand'è che si esegue questa operazione chirurgica e quale problematica risolve? 

È vero che presenta delle controindicazioni e se sì, quali sono? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

TPLO nel cane: in cosa consiste

TPLO (Tibial Plateau Leveling Osteotomy) è una sigla che indica l'Osteotomia Livellante del Piatto Tibiale e rappresenta uno fra gli interventi chirurgici più utilizzati per trattare la rottura dei legamenti del crociato anteriore del ginocchio nel cane

Questa operazione prevede che il veterinario esegua una piccola incisione nell'osso, definita osteotomia, in prossimità del piatto tibiale. In seguito quest'ultimo viene reso stabile dall'inserimento di viti o placche, che hanno la funzione di correggere il difetto che caratterizza il ginocchio e di permettere all'animale di avere una buona qualità della vita senza dover necessariamente ricostruire il legamento.

La rottura del legamento crociato anteriore è un'eventualità molto diffusa nel mondo canino, soprattutto negli esemplari di grossa taglia e obesi, e può essere determinata sia da una forte distorsione, sia da una rottura progressiva, la quale è causa di circa l'80% degli interventi. 

Per risolvere questa problematica vi sono diverse soluzioni, sia mediche che più strettamente chirurgiche, che vanno valutate dal veterinario in relazione all'età del cane e alle sue condizioni di salute generali.

visita veterinaria per il cane

Gli animali che, a causa di problematiche pregresse o di un'età anagrafica avanzata, non potessero essere sottoposti all'operazione al crociato, saranno destinati a rimanere sempre un po' zoppicanti e dovranno assumere una terapia antidolorifica per tenere sotto controllo i sintomi di questa patologia, che nel tempo porterà ad una artrosi dell’articolazione. 

Il decorso operatorio della TPLO nel cane: cosa sapere

L'intervento al crociato del cane è un'operazione chirurgica che viene eseguita con la somministrazione di anestesia e che prevede un decorso post operatorio a cui dedicare qualche attenzione

In genere, il cane viene dimesso il giorno dopo l'intervento e riesce già a camminare in modo autonomo (sebbene con una leggera zoppia). Nei primi venti giorni dopo la TPLO il cane deve rimanere a riposo (senza fare passeggiate eccessivamente lunghe, né tanto meno saltare o correre), assumendo antinfiammatori.

Una volta trascorsa questa prima fase iniziale, l'animale potrà riprendere la sua consueta attività fisica, magari abbinandola a un percorso di fisioterapia riabilitativa. Proprio in questo momento il veterinario fisserà una visita di controllo per verificare che tutto proceda per il meglio e, qualora il medico abbia utilizzato una tecnica che preveda l’osteotomia della tibia, verrà eseguita una radiografia di controllo dopo 6-8 settimane dall'intervento per confermare l’avvenuta guarigione ossea. 

Prima che l'animale riesca a riprendersi al 100%, sarà necessario attendere circa due mesi, periodo nel quale la zoppia comincerà a ridursi, fino poi a sparire del tutto.

In alcuni casi il veterinario potrà suggerire l'asportazione della placca dal ginocchio. Questa eventualità viene suggerita solitamente per gli esemplari giovani o adulti, mentre nei cani più anziani in genere si tende a conservarla. 

Qualora dovessero subentrare delle complicazioni legate all'inserimento di questo strumento, come ad esempio la comparsa di infezioni, fratture o difficoltà nel sopportarla, allora si potrà valutarne la rimozione indipendentemente dall'età dell'animale.

Un ulteriore elemento da tenere in considerazione quando il proprio cane viene sottoposto a un TPLO è la necessità di intraprendere un percorso di fisioterapia riabilitativa. Quest'ultima serve sia per accelerare il processo di guarigione, sia per ottimizzarlo e consiste in una serie di esercizi da eseguire a casa che il padrone dovrà far fare all'animale. 

Inoltre, sebbene alcuni casi siano geneticamente predisposti alla rottura dei legamenti a causa della loro stazza, è importante mettere in atto delle strategie preventive volte a minimizzare le possibilità che questa eventualità si verifichi. 

Il controllo del peso e il contrasto dell'obesità sono sicuramente due aspetti fondamentali da tenere in considerazione, tuttavia è utile anche mantenere il proprio animale in buona forma fisica facendogli fare una corretta quantità di movimento giornaliero.

Intervento al legamento crociato nel cane TPLO: pro e contro

L'operazione al legamento crociato nel cane, detta TPLO, presenta vantaggi interessanti, tuttavia, anche delle controindicazioni. Tra i lati positivi vi sono:

  • la ripresa rapida dell'animale in seguito all'intervento;
  • la possibilità che l'animale sviluppi osteoartrosi più ridotta rispetto ad altre tecniche;
  • la precisione dell'operazione;

Esistono, però, anche degli svantaggi, fra cui:

  • possibilità di fratture della tuberosità tibiale;
  • possibilità di tendinite al legamento che collega la tibia alla rotula;

In seguito a questa operazione, inoltre, il cane dovrà essere mantenuto a riposo e non dovrà essergli concesso di correre, di saltare, di fare passeggiate eccessivamente lunghe o di camminare lungo superfici scivolose per qualche tempo, in quanto ciò potrebbe provocare un cedimento dell'impianto osseo e delle possibili complicazioni anche di grave entità. 

Il periodo di riposo post operatorio è fondamentale per la corretta ripresa dell'animale e per il successo dell'intervento. 

Principali cause di TPLO nel cane

I fattori che possono portare un animale ad avere la necessità di essere operato al ginocchio sono diversi. Fra i principali rientrano:

  • razza: sembra che alcune razze in particolare siano maggiormente predisposte ad andare incontro a questo tipo di problemi, come ad esempio i Bull Mastiff, i Rottweiler, i Golden retriever, i Labrador retriever e i Boxer;
  • peso: i cani di grandi dimensioni sono a rischio rottura del legamento più di quelli che hanno una corporatura leggera;
  • predisposizione: problematiche come il valgismo e il varismo possono aumentare le probabilità di rottura dei legamenti;
  • terapie croniche a base di cortisone

La necessità o meno di procedere con una TPLO varia a seconda della diagnosi effettuata dal medico. In alcune situazioni, infatti, questo intervento non è consigliato; per stabilire la sua effettiva necessità, il veterinario esegue alcuni test specifici, come ad esempio:

  • l'esame che valuta la stabilità articolare (test di compressione tibiale, prova del cassetto);
  • le radiografie al ginocchio;
  • l’analisi del liquido articolare;
  • l’artroscopia;
  • la risonanza magnetica.

Il consiglio è quello di far visitare il cane da un Ortopedico che vi guiderà.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Luca Buosi
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