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Gatto triste: sintomi, cause e possibili soluzioni

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 08 Febbraio, 2024

Un gatto triste

Come si riconosce un gatto triste? Quali sono i segnali da tenere in considerazione e le cause che possono determinare questa condizione nell'animale?

Andiamo alla scoperta di come riconoscere la depressione del gatto e di quali soluzioni adottare.

Come riconoscere un gatto triste

Il gatto è un animale nato non per vivere in branco, come il cane, ma da solo. Sebbene in natura egli abbia spesso interazioni sociali con altri felini, in realtà trascorre la maggior parte del suo tempo in solitudine.

Tuttavia, anche quando vive all'interno di un ambiente domestico, il gatto ha comunque bisogno di essere opportunamente stimolato: per il suo benessere mentale è essenziale, infatti, giocare con lui, mettergli a disposizione degli oggetti con i quali si può divertire, offrigli delle occasioni di svago e di contatto sociale.

È molto probabile che un gattino triste sia un animale che non gioca abbastanza, magari perché gli viene impedito dal padrone, o che non viene abbastanza stimolato.

Un gatto triste presenta una serie di manifestazioni e di comportamenti facilmente intuibili che sono in realtà molto simili a quelli che caratterizzano anche l'essere umano.

La mancanza di energia è sicuramente uno dei principali: l'animale, infatti, non ha voglia di fare nulla, perde interesse nel gioco e trascorre le sue giornate a dormire.


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Il gatto depresso presenta poi altri sintomi, come ad esempio:

  • rifiuto del cibo;
  • perdita di interesse nei confronti del gioco;
  • apatia;
  • l'animale è meno affettuoso e non cerca la vicinanza con il suo padrone;
  • assenza di movimento e fasi prolungate in cui non si muove;
  • letargia, ovvero l'animale trascorre moltissimo tempo a dormire;
  • tendenza a nascondersi;
  • intolleranza nei confronti del contatto fisico con gli altri esseri umani, padrone incluso;
  • non usa regolarmente la lettiera;
  • si strappa il pelo o si lecca in modo ossessivo;
  • entra in conflitto con altri gatti;
  • effettua delle marcature di urina in giro per la casa;

Altri segnali che possono caratterizzare uno stato depressivo nell'animale sono poi l'eccessiva toelettatura, i miagolii senza apparente causa, i movimenti irregolari con la coda, le vocalizzazioni e un'alterazione nel suo comportamento abituale.

Possibili cause che rendono i gatti tristi

Sono diverse le cause che possono determinare uno stato di tristezza nel felino, come ad esempio un grande cambiamento nelle sue abitudini, un trasloco, l'arrivo di un neonato all'interno della famiglia o uno stile di vita privo di stimoli e di contatti sociali.

Tra i fattori che possono incidere maggiormente e determinare la depressione nei gatti troviamo:

  • ambiente domestico troppo angusto, impossibilità di accedere alle finestre per guardare fuori, assenza di terrazza o di giardino nel quale uscire;
  • alimentazione troppo monotona, inadeguata o insufficiente;
  • ambiente troppo poco stimolante. Il gatto deve sempre avere a disposizione la possibilità di farsi le unghie su un tiragraffi, deve poter salire sui mobili e nascondersi, inoltre deve poter avere libero accesso si suoi giochi;
  • scarsa interazioni con gli esseri umani che vivono in casa oppure assenze prolungate del suo padrone umano;
  • abbandono precoce da parte della madre. La causa alla base di un gattino molto triste potrebbe essere, ad esempio, un allontanamento brusco e precoce dalla sua mamma, che non gli ha dato modo di sviluppare una personalità equilibrata. Allo stesso modo, una gatta depressa può essere un felino a cui sono stati sottratti i cuccioli troppo presto;
  • trasferimento in una nuova casa, con il conseguente cambiamento di abitudini. I gatti sono animali molto abitudinari e vivono con sofferenza ogni modificazione nella loro routine giornaliera, soprattutto se ciò comporta un peggioramento delle sue condizioni di vita. Chi, ad esempio, passa da una casa con giardino dove il felino era libero di circolare, a una senza affaccio sull'esterno, potrà notare un peggioramento nell'umore del proprio animale;
  • cambio di padrone e difficoltà ad integrarsi in un nuovo ambiente famigliare;
  • convivenza forzata e mal sopportata con un altro animale, anche se si tratta di un gatto;
  • l'arrivo in casa di un bambino piccolo;
  • la perdita del suo padrone può indurre un forte stato depressivo nell'animale;
  • l'aver subito dei maltrattamenti fisici oppure aver subito o essere stato sottoposto a un intervento chirurgico. Spesso i gatti depressi lo diventano in seguito un'operazione che causa loro una disabilità permanente o temporanea;
  • patologie fisiche che gli provocano dolore e l'impossibilità di vivere un'esistenza appagante.

Le soluzioni per combattere la depressione nel gatto

Che si tratti di un esemplare adulto depresso oppure di una gattina triste che è stata appena separata dalla mamma e dai suoi fratellini, vale sempre la pena di indagare le cause che hanno portato alla condizione di apatia che caratterizza l'animale.

Il primo passo è quello di accertarsi che il felino non abbia una problematica fisica, come ad esempio una patologia, che gli provoca dolore e, di conseguenza, gli impedisce di muoversi con facilità. Poi, può essere utile inoltre farlo visitare da un veterinario comportamentalista, il quale saprà valutare i motivi della depressione.

Poi, se i motivi alla base della sua tristezza sono legati alla mancanza di stimoli, sarà sufficiente introdurre degli elementi di distrazione nell'abitazione, come ad esempio:

  • giochi;
  • scatoloni nei quali può saltare dentro;
  • fontanelle;
  • costruzioni per arrampicarsi;
  • graffiatoi.

Qualora, invece, il problema fosse l'arrivo di un nuovo arrivato in famiglia (sia esso felino o umano), è importante non forzare il gatto ad interagire ma lasciarlo libero di prendere confidenza rispettando i suoi tempi.

Un gatto triste a letto

Inoltre è essenziale non apportare continui cambiamenti nella sua routine giornaliera, ma farlo vivere in un ambiente sicuro, privo di rischi e nel quale egli si senta sempre a proprio agio.

Il veterinario saprà comunque consigliare la strategia più adatta per risolvere la depressione felina, magari adottando qualche rimedio naturale a base di feromoni che agiscono sul sistema nervoso del felino come tonico e stimolante.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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