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Quanti gatti ci sono al mondo?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 28 Novembre, 2023

tanti gatti

Si calcola che il numero totale dei gatti al mondo sia intorno ai 600 milioni. Questo numero include sia i gatti domestici sia quelli randagi e selvatici. Secondo le stime sono 373 milioni i gatti domestici in tutto il mondo, mentre il numero dei gatti randagi varia con stime che vanno dai 60 ai 100 milioni solo negli Stati Uniti. Per quanto riguarda i gatti randagi e selvatici, tuttavia, non è possibile calcolare un conteggio preciso.

Felis Silvestris Catus, il gatto domestico   

Il suo nome scientifico è Felis Silvestris Catus, un nome che potrebbe risuonare poco consueto, ma che si riferisce a un animale molto comune, amato, apprezzato per la sua particolare natura, affascinante, misteriosa, ma al contempo affettuosa e portatrice di benessere. Il gatto è l'animale da compagnia più diffuso al mondo. 

Da questa fonte – worldanimalfoundation.org – è possibile avere numeri più granulari:

Secondo le statistiche di "The Ecology Global Network", attualmente il numero totale di gatti al mondo si aggira tra 600 milioni e 1 miliardo. Circa 100 milioni di gatti sono selvatici. 480 milioni sono gatti randagi. Il numero di gatti domestici in tutto il mondo è di 373 milioni. 

Secondo il World Atlas, questi sono i paesi con il maggior numero di gatti domestici a livello globale:

USA; Cina; Russia; Brasile; Francia.

Tra i paesi europei, il primato dei paesi con il maggior numero dei gatti spetta a Francia e Germania.

È bene osservare una distinzione tra gatti randagi e gatti selvatici. I primi sono i gatti scappati da casa o che hanno avuto qualche forma di contatto con persone e la vita domestica. Mentre i gatti selvatici nascono in natura e continuano a riprodursi nel loro habitat naturale. 

Perché così tanti gatti nel mondo?

Ci sono vari fattori che contribuiscono alla grande popolazione di gatti nel mondo. Innanzitutto, i gatti hanno una storia lunga che si intreccia con quella degli esseri umani. 

Alcune teorie sostengono che i gatti si siano addomesticati da soli, costruendo un rapporto reciprocamente vantaggioso con le persone. Un tempo, infatti, i gatti erano apprezzati come cacciatori di topi sulle navi, pratica che ha contribuito alla loro diffusione in tutto il mondo (Fonte: Alley Cat).

Ma c'è anche l'aspetto biologico da considerare. 

I gatti tendono a riprodursi a un ritmo molto più veloce rispetto ad altri animali domestici, e ciò può portare a un aumento esponenziale della popolazione felina, soprattutto se non vengono sterilizzati o castrati. La sterilizzazione è il modo migliore per prevenire cucciolate non pianificate

Da considerare che in genere le gatto hanno il loro primo calore (ovvero il periodo in cui una gatta femmina è fertile e pronta ad accoppiarsi) intorno alla fine del sesto mese di vita. Incidono, però, anche altri fattori.

Il clima è uno di questi: ad esempio, le gatte che vivono in climi più caldi possono entrare in calore più spesso o a un'età più giovane rispetto a quelle che vivono in climi più freddi.

La luce solare può anche influenzare il ciclo riproduttivo delle gatte, più propense a entrare in calore durante i mesi in cui le giornate sono più lunghe, cioè la primavera e l'estate. 

Il calore delle gatte può durare diversi mesi, dalla fine dell’inverno all’inizio dell’autunno. Gli esemplari femmine che vivono al chiuso, con temperature ottimali e una buona esposizione alla luce, possono rimanere in calore anche tutto l’anno.

Infine, il metabolismo della gatta può influire sul momento in cui entra in calore. Una gatta con un metabolismo più veloce potrebbe entrare in calore prima di una con un metabolismo più lento.

Dopo una gravidanza di circa 60 giorni, le gatte danno alla luce una cucciolata che può arrivare fino a sei-sette gattini. A poche settimane dal parto, dopo aver terminato lo svezzamento dei cuccioli, la gatta è di nuovo fertile e può rimanere nuovamente incinta.

Quante razze di gatti esistono? 

Questa è un’altra domanda alla quale potrebbe essere difficile rispondere con esattezza perché non tutte le razze di gatti sono riconosciute o registrate dalle varie associazioni feline locali e internazionali. 

Ad esempio, secondo la Cat Fanciers'Association (CFA) ci sono circa 40 razze feline al mondo; la Fédération Internationale Féline (FIFé) ne riconosce 48, mentre la International Cat Association (TICA) registra circa 70 razze di gatti in tutto il mondo.

Le razze di gatti più diffuse e quelle meno rare

A questo punto è interessante scendere nel dettaglio per capire quali sono le razze più diffuse al mondo e quelle più rare

Persiano: questa razza è molto amata per il suo temperamento calmo e affettuoso. Si distingue per il suo mantello folto e il muso schiacciato.

Maine Coon: questa razza è più che altro nota per il suo aspetto, la corporatura robusta e muscolosa, e per il mantello morbido e lanoso.

Exotic Shorthair: questa razza, nota per la sua indole vivace e giocosa, è una versione a pelo corto del Persiano.

Abissino: questa razza è famosa per il suo caratteristico mantello "ticked", che presenta più bande di colore in alternanza più chiare e più scure, e per la personalità vivace e curiosa.

Siamese: i Siamesi sono noti per il loro aspetto elegante, gli occhi di colore blu brillante e per la loro personalità affettuosa e molto comunicativa.

Ragdoll: anche questa razza è molto amata per il temperamento, mite e affettuoso, nonché per il pelo morbido e setoso. La caratteristica di questi gatti è la loro tendenza a rilassarsi completamente quando vengono sollevati, da cui deriva il loro nome = "bambola di pezza".

Birmano o Gatto Sacro di Birmania: questa razza di gatti si distingue per il manto medio-lungo e setoso, gli occhi blu profondi e le zampe colorate di bianco, come se indossassero dei guanti o delle calze. Questa caratteristica è uno degli standard di razza più distintivi del Birmano che lo distingue dalle altre.

Blu di Russia: questi gatti sono noti per il loro pelo corto blu-grigio e i loro occhi verdi, così come per la loro personalità tranquilla e riservata.

British Shorthair: un gatto riconosciuto come uno tra i più affettuosi e adatti alla vita domestica. Si riconosce per il suo pelo corto, morbido e di vari colori, e per il muso largo, il corpo robusto e compatto.

Bengalauna razza fuori del comune dall'aspetto selvatico, e infatti nasce dall'incrocio tra gatto domestico e gatto leopardo selvatico, dunque particolarmente attiva, amante del gioco, del movimento, delle arrampicate estreme, e dell'acqua!

Le razze di gatti più rare

Mentre tra le razze di gatti più rare troviamo l'American Curl, l'American Wirehair, l'Angora Turco, il Balinese,
il Cymric, il Gatto dell'Isola di Man, il Savannah, il Chausie, lo Scottish Fold, il Bobtail Giapponese, Levkoy Ucraino.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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