Come curare definitivamente gli ascessi alla ghiandola di Bartolini?
Buonasera,
nell'ultimo anno, mi si è presentato l'ascesso della ghiandola di Bartolini 5 volte, le prime 2 è stata incisa e sono stata mandata a casa dicendomi di spremere per far spurgare bene l'ascesso, la terza volta operata d'urgenza e fatta la marsupializzazione; quando sono venuti via i punti, si è chiuso e cicatrizzato il tutto, dopo 3 mesi di nuovo ascesso e, dopo l'ennesima visita al pronto soccorso, di nuovo incisione e spremitura. Ora è passata una settimana e ho di nuovo l'ascesso con gonfiore molto evidente (tutto il labbro sinistro) e molto dolore, sto facendo la cura antibiotica (Augmentin) e lavaggi con Euclorina. Ho paura di tornare in pronto soccorso e ricevere lo stesso trattamento dell'ultima volta per poi ripartire da capo ed avere ancora lo stesso problema tra 3 mesi o qualche settimana. Mi hanno parlato della rimozione della ghiandola, che probabilmente non è neanche la soluzione definitiva, non ci sono altri rimedi?
Grazie
nell'ultimo anno, mi si è presentato l'ascesso della ghiandola di Bartolini 5 volte, le prime 2 è stata incisa e sono stata mandata a casa dicendomi di spremere per far spurgare bene l'ascesso, la terza volta operata d'urgenza e fatta la marsupializzazione; quando sono venuti via i punti, si è chiuso e cicatrizzato il tutto, dopo 3 mesi di nuovo ascesso e, dopo l'ennesima visita al pronto soccorso, di nuovo incisione e spremitura. Ora è passata una settimana e ho di nuovo l'ascesso con gonfiore molto evidente (tutto il labbro sinistro) e molto dolore, sto facendo la cura antibiotica (Augmentin) e lavaggi con Euclorina. Ho paura di tornare in pronto soccorso e ricevere lo stesso trattamento dell'ultima volta per poi ripartire da capo ed avere ancora lo stesso problema tra 3 mesi o qualche settimana. Mi hanno parlato della rimozione della ghiandola, che probabilmente non è neanche la soluzione definitiva, non ci sono altri rimedi?
Grazie
Risposta
È bene eseguire la marsupializzazione in fase cistica non ascessualizzata, affinchè, se eseguito secondo arte, l’intervento sia definitivo e la ghiandola possa conservare la sua funzionalità.
Saluti
Saluti
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Dr. Bruno Giorgio Lacu
ginecologoostetrico
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