Quali sono le conseguenze della crioterapia applicata al pene?
Ho 59 anni e da poco sono apparsi sull'asta del pene molti piccoli condilomi raggruppati. Il dermatologo che mi ha in cura ha optato per la crioterapia dato che la zona e il numero dei condilomi è notevole. Ho già effettuato tre sedute di crioterapia, ma il mio pene è diventato gonfio, tumefatto e dolorante per via dell'azoto. Il medico mi ha detto che la terapia sarà abbastanza lunga e che occorreranno una ventina di applicazioni. Io sono rimasto sconcertato da tale diagnosi, in quanto non oso pensare al dolore che provocheranno le ulteriori applicazioni che il mio pene dovrà subire e quali potrebbero essere le eventuali conseguenze estetiche o funzionali. Esistono altri metodi di cura? È normale che il mio pene sia tumefatto e dolorante?
Risposta
Caro Utente,
il problema é la diffusione dei condilomi e, quindi, il tempo trascorso affinché si moltiplichino.
il problema é la diffusione dei condilomi e, quindi, il tempo trascorso affinché si moltiplichino.
Va da sé che la terapia di crioterapia intrapresa vada proseguita, non preoccupandosi né dell'edema né di improbabili conseguenze sulla funzione erettile, così come su quella urinaria.
Il profilo legato all'estetica è da considerarsi minimale.
Cordialità
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Dr. Pierluigi Izzo
andrologo
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