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La cura per un ponte miocardico va seguita a vita?

Buonasera, sono un uomo di 49 anni, non ho mai avuto problemi di cuore, un mese fa ho avuto un forte dolore al petto, sono andato al pronto soccorso e, dopo l'assunzione di Cardioaspirina e Carvasin, il dolore è scomparso. Mi hanno sottoposto ad una coronarografia dalla quale si è scoperto che ho un ponte miocardico. Da un mese, sto facendo una terapia con Brilique 2 al giorno, Dilzene 3 al giorno, Torvast dopo cena, Cardioaspirina e infine un cerotto di Nitroderm. Per quanto tempo dovrò assumere questi medicinali? Li dovrò prendere a vita? Quali esami dovrò fare? Grazie.

Risposta

Non aver mai avuto sintomi non significa automaticamente che tu non abbia mai avuto problemi.

Più probabile che questi (problemi) non abbiano mai causato dolori (come invece è successo un mese fa).  Molti fattori di rischio non causano sintomi immediati.

Una persona, per fare un esempio, può avere il colesterolo alto e sentirsi bene fino a quando una placca di colesterolo non va a chiudere un'arteria, ma ormai è già troppo tardi. Il danno è fatto.

Nel male, sei stato molto fortunato. Hai avuto modo di accorgerti che qualcosa non andava bene e la coronarografia ha evidenziato con precisione il problema.

Dalla terapia di dimissione però, si può presumere che ci sia della brace sotto la cenere che deve essere tenuta sotto controllo e che rischia di far ripresentare il problema. Per questo, non sarei troppo ansioso di interrompere la terapia in corso. Ora hai una protezione (farmacologica) che ti tiene al sicuro da sorprese.

La decisione sulla durata del trattamento (verosimilmente alcuni farmaci sono da prendere a vita) spetta sempre allo specialista che ti segue, sulla base di una visita accurata e della presa visione della cartella del ricovero e degli accertamenti successivi.
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Risposta a cura di
Dr. Angelo Caselli Medico Chirurgo
Dr. Angelo Caselli
cardiologo
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