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Come si cura una radicolite bilaterale?

Mi è stata diagnosticata una radicolite bilaterale alle dita dei piedi dovuta a compressione. L'insorgenza dei sintomi di intorpidimento è stata causata da scarponi da sci troppo stretti. A distanza di 2/3 mesi, il fenomeno non è scomparso. Inizialmente, è stato curato con la somministrazione di Aspirinetta (2 mesi) in quanto il medico di base riteneva vi fosse una causa vascolare. Successivamente, dopo una visita da un ortopedico, con un integratore acido alfa lipoico, che prendo da poco più di una settimana, per ora senza giovamento. Mi chiedo se sia il caso di effettuare accertamenti più mirati, una visita da un neurologo e se la terapia sia corretta.

Risposta

Gentile utente,
le notizie che fornisci, a parte l'episodio degli scarponi stretti, sono insufficienti per poterti dare una risposta.

Sarebbe necessario conoscere esattamente l'area in cui si manifestano i sintomi e il loro tipo (dolore urente, insensibilità a temperatura e tatto, parestesie) e l'aspetto delle dita, se cianotiche o pallide.

Comunque, consiglierei di eseguire un doppler arterioso degli arti inferiori, ma soprattutto un controllo della glicemia per verificare se non vi sia un diabete latente e dell'uricemia per escludere una forma gottosa.

Parlane con il tuo medico.

Cordiali saluti

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Risposta a cura di
Dr. Carlo Forni Niccolai Gamba Medico Chirurgo
Dr. Carlo Forni Niccolai Gamba
neurochirurgo
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