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Come si interpreta un referto di cisto-entero-defecografico?

Buongiorno, sono una donna di 57 anni, l'esame mi è stato prescritto dal proctologo, avendo un prolasso rettale e sindrome da ostruita defecazione. Sottopongo un referto di cisto-entero-defecografico, di cui vorrei avere spiegazioni: "in condizioni basali l'angolo retto-anale si protrae al di sotto della linea pubo-coccigea. Durante la contrazione modesta azione del puborettale. Durante ponzamento abbassamento pavimento pelvico con comparsa di rettocele anteriore. Durante svuotamento aumento rettocele che raggiunge diametro di 5 cm con segni di intussuscezione retto anale. Svuotamento della vescica con rilascio detrusore. Si apprezza importante impegno delle anse intestinali nel piccolo bacino". La ringrazio anticipatamente.

Risposta

Gentile Signora,
i dati riferiti devono sempre essere inseriti nel quadro clinico completo e di una valutazione specialistica del chirurgo che dovrà operarti, anche in base ai rilievi in anoscopia, perché vi è una netta indicazione all'intervento chirurgico, da pianificare con molta attenzione. 

Un cordiale saluto 
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Risposta a cura di
Dr. Silvestro Lucchese Medico Chirurgo
Dr. Silvestro Lucchese
chirurgo generalechirurgo d'urgenza
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