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Cosa fare in caso di problemi di deambulazione, incontinenza urinaria e lievissimo deficit cognitivo?

Mia madre ha 83 anni e soffre di problemi di deambulazione, incontinenza urinaria e lievissimo deficit cognitivo. La difficoltà a camminare sembrava attribuibile all’artrosi e alle vene varicose, ma, sottoposta a visita neurologica, le è stato diagnosticato parkinsonismo e idrocefalo normoteso dell’anziano, confermato poi dalla risonanza magnetica. E’ stata indirizzata da un neurochirurgo, che ha consigliato la puntura lombare per la certezza della diagnosi e conseguente intervento con introduzione dello shunt, ma mia madre non vuole saperne, in attesa della visita è stata trattata con una compressa e mezza di Diamox (acetazolamide) al giorno e ne ha tratto beneficio, la deambulazione è più sciolta e in generale sta meglio e vorrebbe continuare con questo farmaco, sconsigliato dal medico se non per brevi periodi, perché ha gravi effetti collaterali. La dose precedente è stata assunta per circa un mese e ora ha continuato da circa 3 settimane con mezza cmp al giorno. Un dosaggio così basso di Diamox può comportare gravi danni al cuore? La puntura lombare ha solo funzione diagnostica o anche terapeutica? I farmaci che prende giornalmente mia madre sono: Diamox mezza compressa al giorno; Losaprex 50 mg una cmp per la pressione; Sinemet 100/25 una cmp al giorno; Ascriptin mezza cmp al giorno.

Risposta

Il trattamento diuretico con Diamox 1/2cp al giorno non comporta conseguenze cardiache anche a lungo termine. Attenzione solo nei periodi caldi che non porti a disidratazione e insufficienza renale (frequente nell'anziano).

Per quel che riguarda l'idrocefalo normoteso, invece, se è stato diagnosticato correttamente, l'intervento con shunt porterebbe veramente ad un miglioramento globale.

La demenza da idrocefalo è uno dei rari casi di possibile reversibità sia del deficit cognitivo che motorio e dell'incontinenza. Quello che consiglio è di appoggiarsi a un centro per lo studio funzionale del liquor (forse a Parma), fare una valutazione cognitiva prima del prelievo lombare del liquor, dopo 15 giorni e dopo 3 mesi in modo da vedere se tua mamma veramente potrebbe giovare dell'intervento di shunt.

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Risposta a cura di
Dr.ssa Barbara Manni Medico Chirurgo
Dr.ssa Barbara Manni
geriatra
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