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Cos'è e come funziona la dieta plank

Redazione

Ultimo aggiornamento – 04 Luglio, 2022

Dieta Plank: Di Cosa si Tratta?

Le origini della dieta Plank non sono del tutto chiare. 

Il suo nome ne richiama immediatamente un altro alla mente cioè quello di Max Planck, un fisico tedesco esperto di meccanica quantistica, che inventò la “teoria dei quanti”, ma non vi è alcun tipo di correlazione tra lo scienziato e la dieta. 

Anzi, la Società Max Planck (che fece seguito allo scienziato dopo la sua morte, avvenuta nel 1947) ci tenne a prendere le distanze da tutto ciò che concerne questa dieta, sottolineando come tra il tedesco e il regime alimentare non esistesse alcun tipo di nesso.

Ma in cosa consiste, e come funziona, e quali sono le controindicazioni della dieta plank? Scopriamolo insieme.

In cosa consiste la dieta plank? 

La dieta plank sostiene di poter far perdere 9 kg in 15 giorni, purché si segua alla lettera un menù che viene proposto, costituito da fatto di soli 3 pasti quotidiani, senza spuntini o spezza fame.

Uno dei princìpi cardini di questo regime alimentare è la totale messa al bando dei seguenti alimenti:

  • Zuccheri
  • Bibite gassate (compresa l’acqua gassata)
  • Alcol
  • Via libera invece alla caffeina, la quale è invece utilizzata in grandi quantità. 

Com’è strutturata questa dieta? 

I menù sono estremamente rigidi: esiste un programma settimanale che va ripetuto per due settimane. 

Le sue caratteristiche sono quelle di essere iperproteico e ipocalorico al tempo stesso.

Si tenga presente che, in questa dieta, la quantità di proteine è notevolmente superiore alle raccomandazioni di qualunque paese per una sana e corretta alimentazione).

Alla fine delle due settimane non sono previste fasi di mantenimento, anzi: la dieta plank sostiene che il peso ottenuto sarà mantenuto per 3 anni, senza recuperare i kg persi, grazie alle modifiche metaboliche imposte all’organismo.

Inoltre, vi sono altre due regole basilari:

  1. Non è possibile sostituire un alimento con un altro.
  2. I grassi vegetali sono inesistenti, mentre abbondano quelli animali (di carne e pesce). 

Per quel che riguarda le porzioni, invece, non vi sono particolari riferimenti, né viene tenuto in considerazione il dispendio energetico. Non vi sono variazioni tra chi svolge molta attività fisica e chi nessuna, anzi, non vi è alcuna indicazioni sull’attività fisica da svolgere. È ovvio ritenere che, considerata l’elevata restrizione calorica, sia assolutamente sconsigliato svolgere un’attività fisica intensa.

Inoltre, non vengono effettuate differenziazioni tra le caratteristiche individuali: sesso, età, costituzione, BMI, peso, ecc. che sembrano non avere alcuna importanza sul modo di seguire la dieta. 

Ma qual è il meccanismo alla base di una alimentazione di questo tipo?

L’introduzione delle sole proteine mira ad avere un cambiamento sul metabolismo, portando l’organismo a bruciare i grassi in eccesso e a favorire, in questo modo, il dimagrimento.

L’attivazione del solo metabolismo proteico spinge il corpo a consumare energia, portando ad un dimagrimento più veloce. Nonostante, dunque, sia vero che l’asticella della bilancia scende, ciò comporta un affaticamento di fegato e reni, a causa dell’elevata quantità di proteine assunte.

Finita la dieta, il metabolismo rallenta e potrebbe non essere più in grado di bruciare le calorie assunte, portando ad un effetto contrario a quello promesso: un recupero repentino dei kg smaltiti e la comparsa del cosiddetto “effetto yo-yo”. 

Esistono opinioni piuttosto discordanti su questa dieta, sull'esito e sulla validità del metodo.

La dieta plank, inoltre, presenta delle controindicazioni, poiché l’ingestione di quantità elevate di proteine (superiori a quelle giornaliere raccomandate) potrebbero provocare numerosi effetti indesiderati, come:

Tutti questi sintomi potrebbero essere causa di condizioni sovvenute con questa dieta sbilanciata, tra cui:

  • Ipoglicemia
  • Disidratazione
  • Carenze nutrizionali severe (di fibre, vitamine e sali minerali)
  • Chetoacidosi
  • Alti livelli di colesterolo nel sangue

Sebbene questi siano solo alcuni dei rischi che la dieta può portare con sé, è fuori da ogni dubbio che vi sono alcune categorie di persone per cui questa dieta è assolutamente sconsigliata

  • Diabetici
  • Iperuricemici o gottosi
  • Nefropatici
  • Epatopatici
  • Donne incinte e/o nutrici

In ogni caso, prima di intraprendere questa o altre possibili diete, è sempre necessario affidarsi ad un nutrizionista o al medico curante, per sapere se vi possono essere dei rischi specifici legati alle vostre caratteristiche fisiche o alla vostra storia clinica e familiare

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a cura di Dr.ssa Irené Matichecchia
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