Frutta e verdura: si tratta di cibi con o senza lattosio?

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello per P. by pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 16 Ottobre, 2024

cestino in vimini con frutta e verdura

Questo articolo vuole fare chiarezza su un dubbio che assilla molti intolleranti al lattosio e non: la frutta e la verdura possono essere consumate liberamente o potrebbero contenere questo macronutriente?

Di seguito un approfondimento.

Dove si trova il lattosio?

Il lattosio si trova principalmente in due categorie di alimenti:

Latte e derivati

  • latte vaccino, di capra, di pecora e di altri mammiferi (anche in polvere o concentrato);
  • yogurt (in quantità variabili a seconda del tipo); 
  • formaggi (la quantità di lattosio diminuisce con la stagionatura: i formaggi freschi ne contengono di più, mentre quelli stagionati a pasta dura ne hanno poco o niente); 
  • burro; 
  • panna; 
  • siero di latte; 
  • latticello. 

Prodotti trasformati che contengono latte o suoi derivati

Ecco un elenco di cibi con lattosio

  • salumi e carni lavorate (leggere attentamente l'etichetta); 
  • sughi e salse pronti; 
  • gnocchi di patate; 
  • pane e prodotti da forno (soprattutto quelli confezionati); 
  • cereali per la colazione; 
  • dolci e biscotti; 
  • gelati e sorbetti; 
  • cioccolato; 
  • bevande a base di latte; 
  • integratori alimentari e farmaci.

Occorre specificare che si tratta di indicazioni generali che non valgono per tutti i prodotti presenti commercio: per questa ragione è utile leggere l'etichetta degli ingredienti, facendo attenzione soprattutto alla dicitura “potrebbe contenere tracce di”

Il lattosio può essere presente in piccole quantità anche in:

  • miele
  • frutta secca tostata; 
  • verdure in salamoia. 

La quantità può variare anche all'interno della stessa categoria di alimenti.

Il lattosio si trova anche in verdura e frutta?

Il lattosio è uno zucchero, più precisamente un disaccaride, presente nel latte e nei derivati dei mammiferi.

In parole semplici, è composto da due molecole di zuccheri più piccoli: il glucosio e il galattosio

Si trova unicamente nel latte e nei suoi derivati ed è importante precisarlo perché persiste il dubbio: spesso, infatti, ci si domanda se la frutta e la verdura, soprattutto broccoli e insalata, possano contenere lattosio.

La confusione potrebbe derivare dalla presenza di zuccheri semplici, come fruttosio e saccarosio, anche in frutta e verdura. Tuttavia, questi zuccheri non hanno nulla a che fare con il lattosio e non possono in alcun modo essere trasformati in esso.

Alcune persone tendono ad avere questo dubbio soprattutto perché non riescono a digerire correttamente il lattosio a causa di una carenza di lattasi, l'enzima deputato alla sua scomposizione.

La frutta e la verdura sono, dunque, alimenti sicuri e possono essere consumati senza problemi da chi è intollerante a questo disaccaride. 

Ecco alcuni consigli generali da seguire: 

  • assumere regolarmente frutta e verdura: questi alimenti sono ricchi di nutrienti essenziali per la salute e non contengono lattosio;
  • prestare attenzione alle etichette alimentari: in alcuni casi, frutta e verdura possono essere contaminate con lattosio durante la lavorazione o la preparazione; 
  • scegliere prodotti freschi o surgelati: i prodotti confezionati potrebbero contenere tracce di lattosio.

In caso di dubbi, consultare un allergologo e/o un nutrizionista: potranno fornire consigli personalizzati sulla base delle proprie esigenze individuali.


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Ecco perché frutta e verdura non contengono lattosio

Frutta e verdura non contengono lattosio perché le piante non possiedono l'enzima lattasi, necessario per sintetizzare questo zucchero complesso dal glucosio e dal galattosio.

Il lattosio è un nutriente essenziale per i mammiferi neonati, ed è contenuto esclusivamente nel latte prodotto dalle ghiandole mammarie delle loro madri.

Le piante, invece, seguono un diverso processo metabolico per produrre i loro zuccheri, che non include la sintesi del lattosio.

Quindi, la natura stessa delle piante le rende incapaci di produrre questo zucchero, che per loro non ha alcun valore nutritivo.

Ecco alcuni punti chiave che spiegano perché frutta e verdura non contengono lattosio:

  • assenza di lattasi: le piante non possiedono l'enzima lattasi, indispensabile per la produzione di lattosio;
  • metabolismo vegetale: le piante seguono un diverso processo metabolico per produrre i loro zuccheri, non includendo la sintesi del lattosio;
  • inutilità per le piante: il lattosio non ha alcun valore nutritivo per le piante, quindi la sua produzione non è vantaggiosa.

In aggiunta a quanto sopra, è importante sottolineare che la presenza di lattosio in frutta e verdura è esclusa a priori per:

  • origine vegetale: frutta e verdura provengono da piante, organismi completamente differenti dai mammiferi e che non hanno la capacità di produrre latte;
  • assenza di ghiandole mammarie: le piante non possiedono ghiandole mammarie, gli organi deputati alla produzione di latte nei mammiferi.

In definitiva, la combinazione di fattori biologici e fisiologici rende impossibile la presenza di lattosio in frutta e verdura.

Bisogna precisare, però, che la frutta e la verdura possono essere contaminate con lattosio se sono state lavorate o confezionate in stabilimenti che producono anche latte e derivati.

Alcune persone con una grave intolleranza al lattosio, quindi, potrebbero avvertire fastidi dopo aver consumato questi alimenti contaminati, anche se in minima parte. 

Bisogna comunque tenere presente che  la maggioranza degli intolleranti al lattosio è comunque in grado di di sopportare circa 12g di lattosio (circa 250ml di latte) in unica soluzione.

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello per P. by pazienti.it
Scritto da Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello per P. by pazienti.it

Arianna Bordi è una professionista dell'informazione con un forte impegno nella divulgazione di tematiche legate alla salute psico-fisica, al benessere cognitivo e sociale, agli strumenti di prevenzione. Racconta le nuove evidenze che emergono dalla ricerca scientifica, con un focus in particolare su salute femminile, igiene del sonno, salute del cervello, psicologia, relazioni, dispositivi medici innovativi e nutrizione. In un contesto editoriale saturo e dispersivo, il suo lavoro si distingue per l’autorevolezza e l’attenzione alle fonti di riferimento: offre risposte aggiornate e rilevanti, strumenti indispensabili per orientarsi con cognizione di causa nel complesso universo di salute e benessere. La sua abilità di spaziare su tematiche afferenti all’ambito scientifico con autorevolezza, tra salute mentale, medicina di genere e neurologia, le conferisce una credibilità trasversale, conquistando un pubblico eterogeneo: da chi intraprende percorsi personali a professionisti del settore sanitario e preventivo. Arianna Bordi, dunque, utilizza la divulgazione per ancorare la salute nella vita di tutti i giorni, rendendola una decisione informata e a portata di mano.

a cura di Dr. Luca Berton
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