La psicoterapia psicodinamica: una breve guida

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Settembre, 2024

Psicologo in primo piano annota commenti riguardo la seduta con la paziente

La psicodinamica è una disciplina psicologica che studia i processi mentali inconsci e il loro impatto sul comportamento e sulla personalità.

Approfondiamo in questo articolo le sue caratteristiche e le sue principali correnti. 

Che cos’è la psicoterapia psicodinamica?

La psicoterapia psicodinamica è un approccio psicoterapeutico originatosi a partire da alcuni assunti della psicoanalisi classica. A partire da tali assunti, l’approccio si è evoluto in una molteplicità di correnti anche molto diverse tra loro.

In generale, le correnti psicodinamiche pongono l'accento sul ruolo delle esperienze infantili e delle relazioni precoci nello sviluppo della personalità.

Tali esperienze plasmerebbero i nostri modelli inconsci di comportamento e relazione, che continuano a influenzare la nostra vita anche nell'età adulta, spesso in modi di cui non siamo consapevoli.

Secondo tale approccio, il conflitto tra stati mentali consci e inconsci possono causare una varietà di problematiche, tra le quali:

Alcuni dei concetti chiave della psicodinamica includono:

  • l'inconscio: la parte della mente che contiene pensieri, emozioni e ricordi di cui non siamo consapevoli;
  • i meccanismi di difesa: strategie inconsce che la mente usa per gestire l'ansia e il conflitto;
  • il transfert: il processo per cui inconsciamente proiettiamo sentimenti e pensieri associati a figure importanti del nostro passato su persone del presente.

Attraverso la terapia ad approccio psicodinamico il paziente lavora insieme al terapeuta per portare alla coscienza alcuni meccanismi inconsci, imparando a conoscere sé stesso e il proprio mondo interiore, e riducendo i conflitti interni.

A cosa serve e quali obiettivi si pone

L'obiettivo principale della psicoterapia psicodinamica è quello di aiutare l’individuo a risolvere una problematica emotiva, diventando al contempo consapevole dei vari processi inconsci che tanto influiscono sul suo vissuto.

In base al problema e alle tematiche portate in seduta verranno stabiliti gli obiettivi sui quali concentrare il lavoro terapeutico. 

Alcuni obiettivi potranno essere i seguenti:

  • comprendere le esperienze passate: far luce sui modelli inconsci di comportamento e relazione che derivano dall'infanzia e dalle prime relazioni, e che possono causare sofferenza emotiva e difficoltà nel vivere il presente;
  • sviluppare una maggiore consapevolezza di sé: attraverso l'esplorazione di pensieri, emozioni e comportamenti la terapia psicodinamica aiuta le persone a diventare più consapevoli dei propri processi mentali e del loro impatto;
  • risolvere conflitti interni: la terapia offre un terreno sicuro per esplorare e risolvere conflitti interni tra desideri e paure, tra impulsi e norme sociali, tra razionalità ed emotività;
  • migliorare le relazioni interpersonali: la psicodinamica aiuta a comprendere come i modelli relazionali appresi nell'infanzia influenzano le relazioni attuali, con l'obiettivo di migliorare la comunicazione, la gestione dei conflitti e la capacità di stare in intimità;
  • promuovere la crescita personale: non si limita alla risoluzione di problemi specifici, ma mira anche a favorire la crescita personale e lo sviluppo di un senso di sé più forte e coeso.

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Come si svolge e quanto dura la terapia psicodinamica?

Solitamente la psicoterapia psicodinamica si svolge attraverso sedute cliniche svolte settimanalmente, della durata di circa 50 minuti, ma le tempistiche variano a seconda del setting impostato dal terapeuta e dalle peculiari caratteristiche del paziente.

Durante le sedute il paziente, guidato e sostenuto dal terapeuta in un ambiente sicuro e non giudicante, è invitato a parlare liberamente dei propri pensieri e di emozioni, desideri, paure e mondo personale di relazioni.

Attraverso diverse tecniche, come l'ascolto attivo, la riformulazione e l'analisi dei sogni, il terapeuta aiuta il paziente a comprendere i propri modelli inconsci e a sviluppare nuove modalità di relazionarsi con sé stesso e con il mondo.

Il nodo principale di questo approccio è la relazione terapeutica che si instaura tra paziente e psicoterapeuta, caratterizzata da un clima di ascolto e rispetto reciproco.


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Molto importante è il transfert, cioè la tendenza del paziente a proiettare sulla persona del terapeuta aspettative e rappresentazioni che traggono origine dalle interazioni con i propri genitori durante l’infanzia. 

Oltre al fattore umano, è fondamentale scegliere un terapeuta che abbia esperienza specifica nel trattamento di problematiche simili a quelle del paziente.

Un'adeguata formazione e comprovata esperienza nella psicodinamica e nei disturbi affrontati dal paziente garantiscono un corretto utilizzo di tale approccio terapeutico al problema specifico

In genere non esiste una durata predefinita, o un numero fisso di sedute di terapia, in quanto la durata del percorso terapeutico dipenderà dalla quantità e dal tipo di obiettivi concordati da paziente e terapeuta, nonché dal livello di gravità delle problematiche presentate.

Quali differenze con la psicoterapia psicodinamica breve?

Sia la psicodinamica che la psicodinamica breve traggono ispirazione, tra le altre, dalle teorie di Freud e Jung, ponendo enfasi sul ruolo dell'inconscio, delle esperienze infantili e dei conflitti interni nel plasmare pensieri, emozioni e comportamenti.

A differenza della psicoterapia psicodinamica, però, la psicoterapia psicodinamica breve, come suggerisce il nome, ha una durata meno lunga in quanto il lavoro terapeutico si limita a obiettivi più circoscritti.

In particolare, la psicoterapia dinamica breve si prefigge il compito di risolvere le difficoltà o problematiche portate nella stanza di terapia in un numero limitato di sedute.

L’approccio è mirato: ci si concentra su un problema specifico o un insieme di sintomi, con una durata media variabile a seconda dello specifico modello di terapia psicodinamica breve adottato.

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Si concentra sul raggiungimento di cambiamenti concreti e misurabili nel breve termine, alleviando i sintomi e migliorando il funzionamento del paziente nella vita quotidiana.

Agisce, dunque, sul profondo ma si focalizza maggiormente sul "qui e ora”: l’attenzione è, infatti, posta su quello che porta il paziente e sullo schema messo in atto nelle sue relazioni.

Tutto questo permetterà di concentrarsi sul problema da affrontare, con il terapeuta che utilizzerà una modalità più incisiva, con risultati raggiunti in un arco di tempo breve.

La scelta tra le due dipende dalle esigenze individuali, dagli obiettivi prefissati e dalle caratteristiche del paziente.

Differenze con la psicoterapia psicodinamica integrata

La psicoterapia psicodinamica integrata segue, anch’essa, i principi base della teoria psicoanalitica, utilizzando, però, due dinamiche diverse del paziente

  1. consce;
  2. inconsce.

Tutto questo fa in modo di favorire una conoscenza più completa dei processi psichici dell’individuo. 

La psicoterapia psicodinamica integrata, però, a differenza di quella classica, può fareuso di tecniche e strumenti derivanti da altri approcci terapeutici, come la terapia cognitivo comportamentale o l’analisi transazionale.

Dunque, la psicoterapia psicodinamica integrata offre un approccio più flessibile e completo, integrando diverse tecniche e teorie per affrontare un'ampia gamma di problematiche.

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La scelta tra psicoterapia psicodinamica e approccio psicodinamico integrato, però, dipende da vari fattori, come le preferenze del paziente, la necessità di un approccio più o meno narrativo, la concezione che il paziente ha della terapia, etc. 

Posto ciò:

  • la psicoterapia psicodinamica può essere utile per chi desidera esplorare in profondità le proprie dinamiche inconsce e i conflitti del passato, come chi soffre di disturbi complessi o di lunga data;
  • la psicoterapia psicodinamica integrata è indicata per chi cerca un approccio più pratico e focalizzato sul presente, ed è particolarmente adatta a chi ha difficoltà più circoscritte.

Un colloquio con un terapeuta può aiutare a comprendere quale approccio sia più adatto alla propria problematica: la scelta del professionista giusto, infatti, rappresenta un passo fondamentale nel percorso di psicoterapia.

Dedicare tempo e attenzione a questo aspetto consente di individuare il terapeuta più adatto alle esigenze personali, aumentando le probabilità di un trattamento positivo e proficuo.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Alberto Galia
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