La musicoterapia ha diversi benefici nascosti e potenzialità curative studiate fin dall'antichità.
Si è tentato, con lo sviluppo della medicina moderna, di approfondire le funzionalità dell'ascolto o della produzione di melodie, avvalendosi di mezzi sempre più avanzati.
Di seguito proviamo ad entrare più nel dettaglio.
Cos'è la musicoterapia?
Come suggerisce la parola stessa, la musicoterapia è una terapia che attraverso la musica e i suoi aspetti funzionali contribuisce a migliorare il benessere psico-fisico dell’individuo.
Le caratteristiche utilizzate sono il suono, il ritmo, la melodia e l’armonia.
Il musicoterapista, un professionista qualificato e formato nella disciplina, facilita e favorisce:
- la comunicazione;
- la relazione;
- l’apprendimento;
- la motricità;
- l’espressione emotiva.
Le modalità di approccio di questa figura possono essere di due tipi:
- musicoterapia attiva, ovvero suonare qualcosa: l'interazione avviene tramite la produzione diretta di suoni utilizzando voce, strumenti musicali o semplici oggetti;
- musicoterapica recettiva, ovvero ascoltare qualcosa: l'interazione avviene tramite l'ascolto di un brano, la sua percezione, l'immaginazione e l'elaborazione delle melodie proposte.
Perché la musicoterapia fa bene alla mente e al corpo?
Gli effetti benefici della musica sono noti fin dall'antichità.
Ascoltare musica, cantare ma anche ballare, sono tutte attività che favoriscono il benessere e il buonumore.
Partendo da questo assunto, la musicoterapia sfrutta il potenziale evocativo derivante dalla musica per trattare numerosi disturbi e patologie, promuovendo una sensazione di benessere generale nell’individuo.
Diversi studi hanno evidenziato come la musica aiuti a ridurre:
- l’ansia;
- lo stress;
- la pressione sanguigna;
- il rischio di incorrere in disturbi dell'apparato cardiocircolatorio.
Inoltre, aumenta le nostre difese immunitarie.
Numerose ricerche scientifiche hanno, inoltre, dimostrato come la musica sia in grado di incidere positivamente sull’attività neuronale del nostro cervello.
L’ascolto della musica attiva il sistema endocannabinoide e induce l’aumento di ossitocina, l’ormone della felicità. Entrambi aiutano a migliorare l’umore e hanno un forte effetto analgesico.
Proprio per i suoi numerosi benefici, la musicoterapia è indicata per soggetti di tutte le età, in quanto priva di controindicazioni.
Quando si utilizza la musicoterapia?
La musicoterapia è un trattamento di tipo educativo, riabilitativo e terapeutico.
Essa viene utilizzata in diversi ambiti e contesti, in particolare nella cura e nel trattamento di diversi disturbi di natura psicologica, neurologica e cognitiva.
Grazie ai suoi effetti benefici a livello emotivo e psicofisico, la musicoterapia viene utilizzata per alleviare e risolvere i sintomi provocati dai seguenti disturbi:
- disturbi dell’umore;
- stress;
- insonnia e altri disturbi del sonno;
- disturbi post traumatici;
- malattie neurodegenerative, come il Parkinson e l’Alzheimer;
- disturbi del comportamento;
- disturbi dell’apprendimento;
- disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD);
- disturbi psicosomatici;
- disturbi dello spettro autistico.
Come evidenziato da numerosi studi scientifici, la musicoterapia aiuta a promuovere, recuperare o mantenere il benessere della persona nella sua complessità, offrendo possibilità di crescita e di sviluppo individuale.