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Legge Basaglia

Medicina generale Psichiatria
Interno di un Manicomio, Chiuso con la Legge Basaglia

Cos’è la Legge Basaglia

La Legge numero 180 del 13 maggio 1978, conosciuta come Legge Basaglia, sancisce, in Italia, la tematica degli accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori. Si tratta di una Legge particolare, poiché tocca degli argomenti molto delicati, stravolgendo il modo che fino a quel momento si riteneva giusto per trattare il problema e i malati, migliorando le loro condizioni di vita e modificando le idee sulla salute mentale.

Entrando più nel dettaglio, si può affermare che, grazie alla Legge Basaglia 180, infatti, l’Italia è stato il primo Paese in Europa a non avere manicomi.

Secondo il testo della Legge Basaglia gli ospedali psichiatrici dovevano essere aboliti, ritenendo che i malati con disturbi mentali avessero gli stessi diritti di cittadinanza delle persone senza disturbi.

Pertanto essi non dovevano essere rinchiusi ma aiutati e curati anche mediante l’integrazione nella comunità e non (come spesso si faceva) attraverso l’esclusione e l’emarginazione.

Legge Basaglia e chiusura dei manicomi

La Legge Basaglia 180, quindi, è strettamente collegata alla chiusura dei manicomi, anche se, per avere un’effettiva applicazione della stessa e, dunque, per concretizzare la fine degli ospedali psichiatrici, sono dovuti trascorrere altri vent’anni.

Prima della Legge Basaglia, in Italia, esistevano novantotto ospedali psichiatrici che ospitavano circa ottantanovemila internati, regolati con la Legge 36 del 1904, il cui primo articolo affermava che «Debbono essere custodite e curate nei manicomi le persone affette per qualunque causa da alienazione mentale, quando siano pericolose a sé o agli altri e riescano di pubblico scandalo e non siano e non possano essere convenientemente custodite e curate fuorché nei manicomi».

Poiché ritenute devianti alla luce di tal Legge, venivano rinchiuse anche persone che non erano affatto pericolose e che, soprattutto, non avevano assolutamente bisogno di cure particolari che necessitassero la reclusione in un ospedale come, ad esempio, pazienti di depressione, di dipendenza dal sesso, prostitute e persone dall'orientamento omosessuale.

La Legge Basaglia 180 ha avuto l’importante ruolo di abrogare tutto questo genere di strutture e l’idea alla base della loro esistenza, prevedendo la sostituzione delle stesse con i centri di salute mentale che si sarebbero dovuti occupare del supporto, della cura e dell’integrazione sociale delle persone con reali disturbi mentali.

Testo della Legge Basaglia

La Legge Basaglia prende il suo nome dallo psichiatra Franco Basaglia, promotore della riforma psichiatrica in Italia, anche se l’estensore materiale della stessa è stato lo psichiatra Bruno Orsini.

La Legge Basaglia del 13 maggio 1978, al contrario di ciò che si potrebbe pensare vista la sua notorietà e diffusione, è stata di fatto in vigore solo per pochi mesi; il 23 dicembre dello stesso anno è stata sostituita dalla Legge numero 833 che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale, ma che conteneva quasi tutti gli articoli introdotti con la Legge Basaglia.

Il testo della Legge Basaglia prevedeva una nuova organizzazione dell’assistenza psichiatrica fondata sull’idea di dover impostare dei rapporti umani con il personale e con tutta la società, in modo da migliorare la qualità della vita dei malati.

La Legge, però, demandava l’attuazione delle norme alle singole Regioni e, per tale ragione, si è realizzata una diversificazione in materia molto significativa; inoltre, è stato solo negli anni Novanta che si è concretizzata l’effettiva abolizione dei manicomi e l’istituzione delle attuali strutture di assistenza psichiatrica.

Legge Basaglia oggi

Quarant’anni dopo l’emanazione della Legge Basaglia sui manicomi, si possono sicuramente trarre le somme ed effettuare delle considerazioni sull’eredità che quest’ultima ha lasciato all’intero Paese.

Non si può, quindi, sicuramente parlare di un’effettiva abrogazione della Legge Basaglia 180 poiché, come già detto, la Legge che l’ha succeduta conteneva quasi tutti gli articoli che la caratterizzavano.

Attualmente, i manicomi sono stati del tutto sostituiti da centri di salute mentale, strutture residenziali psichiatriche, residenze per le misure di sicurezza (Rems) o progetti di sostegno alla persona e assistenza domiciliare.

Il concetto principale che si può affermare è che prima della Legge Basaglia i malati venivano segregati ed emarginati all'interno dei manicomi, oggi invece, la riforma della psichiatria ha, fortunatamente, restituito dignità e diritti alle persone, consentendo loro un’assistenza orientata all’integrazione nella società.

Infine, è importante sottolineare che, ad oggi, dopo quarant’anni, sono circa venti milioni le persone che sono state curate senza dover essere rinchiuse nei manicomi.
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Dr.ssa Emiliana Meleo Medico Chirurgo
Dr.ssa Emiliana Meleo
pneumologo

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