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Otoematoma

Otorinolaringoiatria
Otoematoma

Cos'è l'otoemtoma?

L'otoematoma è una raccolta di siero o di sangue che si forma più o meno acutamente per stravaso nel padiglione auricolare tra la cute e il pericondrio, più raramente tra il pericondrio e la cartilagine che si determina qualche volta spontaneamente per cause non ancora ben conosciute (alienati), più spesso per causa traumatica (lottatori, pugilatori).

Da cosa è caratterizzato l'otoematoma?

L'otoematoma si localizza per lo più nella parte più alta del padiglione, alla sua faccia esterna e più specialmente nella fossa sottoscafoidea. L'otoematoma ha forma rotonda, è fluttuante alla palpazione e spesso anche crepitante. Può riassorbirsi come può anche suppurare. Quando anche le cartilagini sono interessate si hanno in seguito delle retrazioni cicatriziali che deturpano le parti.

Cosa causa l'otoematoma?

L'otoematoma può essere dato da traumi diretti o continue frizioni dell’orecchio esterno che possono dare esito alla formazione di un ematoma (deposito di sangue) nello spazio virtuale che esiste fra pericondrio e cartilagine del padiglione.La separazione fra pericondrio e cartilagine può addirittura condurre a necrosi della cartilagine qualora questa comprometta la naturale irrorazione sanguigna del tessuto cartilagineo. Tuttavia, il problema estetico e di salute più frequente è quello della fibrosi cicatriziale conseguente alla formazione di questi ematomi. Essa avviene principalmente a causa della necrosi cartilaginea e conseguente calcificazione, dando luogo al tipico “orecchio a cavolfiore” che ben distingue grapplers, lottatori, judoka, rugbisty, pugili etc etc… Inoltre, le complicanze dovute a calcificazioni estese, soprattutto a carico del canale uditivo, possono essere importanti con otiti di origine infettiva e potenziale perdita parziale di funzionalità uditiva.

Come comportarsi in caso di otoematoma?

L'otoematoma non deve essere trascurato e va, anzi, trattato tempestivamente e con determinazione, al fine di impedire l’estendersi della raccolta ematica, ridurre la necrosi/calcificazione ed impedire l’infezione della raccolta ematica da parte di batteri patogeni esterni.

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Dr. Francesco Asprea Medico Chirurgo
Dr. Francesco Asprea
audiologootorinolaringoiatra

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