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Bambini che non dormono: ecco le cause e cosa fare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Agosto, 2023

Bambini che non dormono: le cause e cosa fare

Il problema dei bambini che non dormono o che dormono poco è molto frequente. 

Basti pensare che l’insonnia infantile è il disturbo del sonno per il quale i genitori consultano più frequentemente il pediatra, perché non sanno come affrontarlo. 

In realtà, i “disturbi del sonno” sono molto frequenti nell’infanzia e nell'adolescenza, a volte per la difficoltà a prendere sonno altre volte per i frequenti risvegli notturni.

Ma quali sono le cause dell'insonnia nei bambini e come risolvere il problema? Lo vediamo in questo articolo.

Bambini che dormono poco 

"Mio figlio non dorme", "mia figlia non dorme". Il pediatra ne ascolta tanti di genitori che si rivolgono alla sua competenza per risolvere questo problema.

Nonostante sia comprensibile che ci si preoccupi per l'insonnia, che rappresenta anche un motivo di stanchezza per i genitori, i disturbi del sonno sono molto frequenti tra i bambini, anche se sono molto piccoli. 

La difficoltà nell'addormentarsi può dipendere da diverse cause, tra queste:

  • mancanza di sonno quando sarebbe ora di andare a letto
  • difficoltà ad addormentarsi senza la presenza di un genitore
  • abitudini sbagliate 
  • sonnellini pomeridiani troppo lunghi
  • alimentazione non equilibrata
  • stress emotivo per varie cause.

I bambini che non dormono da soli, spesso, durante gli anni dell'infanzia sperimentano la paura del buio, gli incubi, la difficoltà a riprendere sonno. 

Anche quando prendono sonno, si svegliano spesso nel cuore della notte in preda all'agitazione, richiamando l'attenzione dei genitori.  

Bambini che non dormono al pomeriggio

Bambino con peluche

Molti genitori abituano il bambino al sonnellino pomeridiano. Seppure il piccolo/a, passata la prima infanzia, fosse ancora predisposto/a a questo riposino, sarebbe preferibile non andare oltre le due ore. 

Dai 6 ai 12 anni, infatti, il bisogno di sonno fisiologico cambia rispetto agli anni precedenti

Leggi anche Melatonina a neonati e bambini: cosa c'è da sapere

Se il bambino dovesse rifiutarsi di dormire in questa fascia pomeridiana, non ci sarebbe nulla di preoccupante. A meno che non vi fossero altri segnali che lasciano presagire problemi di irrequietezza, stress emotivo o altri disturbi che vedremo a breve. In quel caso, il problema del sonno si ripresenterebbe anche nelle ore notturne.

Bambini che non dormono la notte

Molti problemi di sonno dei bambini che non dormono di notte sono legati allo stile di vita durante il giorno e alle abitudini prima di andare a letto. Ma con un po' di pazienza e disciplina, queste difficoltà si possono superare. 

Tuttavia, i disturbi del sonno possono dipendere anche da altri problemi di salute psicofisica. In questi casi, è sicuramente necessario chiedere il parere di un medico pediatra o di un psicoterapeuta per bambini

Qualunque sia l'età o la circostanza, se il fattore scatenante è di natura emotiva, è bene cercare di capire se il bambino è turbato da emozioni che non riesce a gestire, per qualsiasi ragione concreta o presunta. 

Non è sempre detto che il problema sia in casa, con la famiglia. Tante situazioni stressanti possono nascere anche nel contesto scolastico o in quello sociale.  

Bimbi che non dormono, i primi sintomi da osservare 

Quando i bambini dormono poco, possono manifestare alcuni disturbi. Come succede anche agli adulti, il primo sintomo è il cambiamento dell'umore, l'irritabilità.

Perdere le ore di sonno può alterare il comportamento, causando:

  • eccessiva emotività / nervosismo / irrequietezza
  • mancanza di concentrazione
  • difficoltà a seguire le conversazioni.

Le cause dei disturbi del sonno nei bambini

È importante inquadrare la natura dei disturbi del sonno per distinguerli in primari e secondari, e quindi prendere provvedimenti.

I disturbi primari non hanno una causa definita, sono più spesso il risultato di meccanismi sbagliati che si innescano tra genitori e figli nei primi mesi di vita, e che proseguono secondo quell'ordine. 

Le cattive abitudini, che spesso sono il frutto delle migliori intenzioni, finiscono per condizionare il bambino. 

I disturbi secondari, invece, hanno una causa precisa: malattie croniche, apnea da fattori ostruttivi delle prime vie aeree, ecc. Il disturbo del sonno si risolve rimuovendone la causa.

Entriamo nel dettaglio.

La paura del buio e gli incubi notturni

Quando i bambini raggiungono l'età prescolare, la paura del buio tende a manifestarsi insieme alla maggiore consapevolezza di sé, degli altri e, del mondo esterno

Come per gli adulti, anche loro vivono sensazioni ed emozioni durante il giorno, che diventano materia dei loro sogni o incubi durante la notte. E sappiamo bene come la vita onirica sia legata al proprio inconscio; non possiamo controllarla. 

I cambiamenti e gli eventi destabilizzanti

Le fasi evolutive di ogni individuo portano a cambiamenti che creano emozioni e reazioni spesso anche molto destabilizzanti. È importante parlare sempre con un figlio per capire come sta vivendo il suo cambiamento.

Anche alcuni eventi possono mettere a repentaglio il suo equilibrio emotivo fino a scuoterne il sistema nervoso con tutte le conseguenze che ne derivano. 

A titolo esemplificativo, possono diventare motivo di forte stress eventi come un trasloco, la separazione dei genitori o l'arrivo di un fratello in famiglia.

Le cattive abitudini

Per molti bambini, la difficoltà a prendere sonno deriva dalle abitudini quotidiane o dal modo in cui trascorrono il tempo poco prima di andare a letto

Ad esempio, è sbagliato lasciar loro mangiare troppi zuccheri e grassi durante il giorno o, ancora peggio, la sera prima di andare a letto. In tante bibite si nascondono dosi di caffeina che possono tenere svegli i bambini durante la notte. 

Come pure la troppa TV, il tablet o lo smartphone sono deleteri per la sua serenità. 

Stress ambientale: i problemi a scuola o con gli amici

Lo stress ambientale per i giovanissimi è quello innescato dai problemi a scuola e nelle relazioni con gli altri

I caratteri più emotivi o più insicuri hanno bisogno dell'approvazione altrui. Se questa viene a mancare, o peggio ancora, se il bambino è esposto ad atti di bullismo, possono venir fuori problemi comportamentali e psicologici di vario genere.

Disturbi e problemi di salute

Il disturbo del sonno nei bambini potrebbe essere legato a disturbi e problemi di salute che necessitano attenzione e cure: 

  • nasi chiusi da allergie;
  • raffreddori e asma che rendono difficile respirare;
  • dermatiti o eczema;
  • coliche;
  • reflusso acido;
  • dentizione;
  • sindrome dell'apnea notturna;
  • sindrome delle gambe senza riposo.

Apnea Notturna

Capita raramente, ma può capitare che anche i bambini non riescano a dormire a causa dell'apnea ostruttiva del sonno, quando le vie aeree sono bloccate, spesso da tonsille ingrossate e dalle adenoidi

I bambini con apnea notturna russano rumorosamente, hanno respiro affannoso e dormono irrequieti.

Le ore di sonno necessarie a seconda dell'età

Generalmente, bambini e adolescenti hanno bisogno di più ore di sonno rispetto agli adulti

Di seguito, la tabella che riporta le ore di sonno necessarie in base all'età, stabilite da uno studio condotto presso la National Sleep Foundation che ha analizzato oltre 300 ricerche sul sonno pubblicate tra il 2004 e il 2014:

  • Neonati (0-3 mesi): 14-17 ore (range ridotto 12-18)
  • Neonati (4-11 mesi): 12-15 ore (range ampliato 14-15)
  • Bambini (1-2 anni): 11-14 ore (range ampliato 12-14)
  • Bambini in età prescolare (3-5): 10-13 ore (gamma ampliata 11-13)
  • Bambini in età scolare (6-13): 9-11 ore (gamma ampliata 10-11)
  • Adolescenti (14-17): 8-10 ore (gamma ampliata 8,5-9,5)
  • Giovani adulti (18-25): 7-9 ore (nuova categoria di età)
  • Adulti (26-64): 7-9 ore (nessun cambiamento)
  • Adulti più anziani (65+): 7-8 ore (nuova categoria di età).
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Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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