Colpo di calore nei bambini: come riconoscerlo e cosa fare

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 06 Luglio, 2023

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Durante il periodo estivo, in cui le temperature si alzano e le giornate sono contraddistinte da forte calore e afa, si rivela fondamentale tutelare i soggetti fragili, tra cui neonati e bambini, dai cosiddetti colpi di calore.

In questo articolo analizziamo cosa sono i colpi di calore e perché sono pericolosi nei bambini. Vediamo inoltre quali sono i rimedi da mettere in atto subito per trattare i colpi di calore nei bambini.

Cosa sono i colpi di calore e perché sono pericolosi per i bambini

Il colpo di calore è una condizione correlata all’esposizione del soggetto ad un forte calore, che provoca un brusco innalzamento della temperatura corporea, spesso oltre i 40° C.

La situazione si fa più critica quando, oltre al caldo, nell’ambiente vi è un alto tasso di umidità perché il calore percepito è maggiore.

In questo caso, i bambini e i neonati sono soggetti molto suscettibili alla percezione del cado (così come anche del freddo), in quanto il loro sistema di termoregolazione è ancora immaturo e il loro volume ematico è inferiore (data la superficie corporea ridotta). Proprio per questo motivo, un colpo di calore nei bambini piccoli può rappresentare una situazione potenzialmente grave, in grado di causare anche danni agli organi interni.

Va poi considerato che i più piccoli, oltre a non possedere una capacità di termoregolazione sviluppata, non ancora sono in grado di gestire l’ipossia (mancanza di ossigeno) al pari degli adulti e pertanto, in una situazione di scarsa aerazione, percepiscono maggiormente lo stato di disagio e la difficoltà respiratoria.

In generale, i colpi di calore sono comunque rischiosi per tutti quei soggetti deboli e fragili, come gli anziani, i le persone che soffrono di malattie croniche, i soggetti obesi, i pazienti che assumono terapie a base di farmaci ad azione vasocostrittrice (beta-bloccanti, diueretici, antipertensivi), i bambini e i neonati.

Le situazioni che possono determinare l’insorgenza dei colpi di calore sono quindi:

  • Le temperature molto elevate;
  • Umidità molto alta nell’ambiente;
  • Scarsa ventilazione e riduzione dell’ossigeno.

Si precisa che il colpo di calore non va confuso con il colpo di sole (c.d insolazione). Nonostante spesso i due termini siano spesso erroneamente intercambiati, in realtà hanno due significati ben distinti. Nel colpo di sole i sintomi si sviluppano in seguito all’esposizione dei raggi solari, mentre nel colpo di calore il problema è scatenato dal calore in assenza della componente chiave del sole. È semplice distinguere i due quadri perché, solitamente, nel colpo di sole, ai sintomi classici si abbinano anche scottature ed eritemi alla pelle.

Colpo di calore nei bambini sintomi

I bambini, soprattutto se piccoli, non sono in grado di manifestare con chiarezza i loro sintomi, quindi spetta al genitore individuare i segnali che possano far pensare si tratti di un colpo di calore.

Ecco quali sono i segnali:

  • Temperatura corporea elevata (è la prima manifestazione del colpo di calore);
  • Pianto inconsolabile;
  • Pelle fredda e sudata;
  • Pallore;
  • Battito cardiaco accelerato (tachicardia);
  • Apatia e ridotta reattività;
  • Respiro corto e affannoso;
  • Labbra secche;
  • Brividi;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Debolezza;
  • Vertigini;
  • Confusione mentale;
  • Agitazione e nervosismo;
  • Intensa sete;
  • Brusco abbassamento della pressione;
  • Convulsioni.

La sintomatologia legata ai colpi di calore offre un quadro sovrapponibile a quello della disidratazione, situazione che può avvenire in concomitanza con il colpo di calore se il bimbo non è idratato a sufficienza.

È importante quindi verificare il peso del bambino e, nel caso in cui dovesse aver ridotto di più del 5% il proprio peso corporeo, si può intervenire con delle apposite soluzioni reidratanti reperibili in farmacia.

Il colpo di calore avviene seguendo tre fasi propedeutiche l’una all’altra, che si differenziano per la progressione nell’entità e nella gravità dei sintomi.

Il primo segno è la comparsa di febbre, spesso sopra i 40°C, accompagnata da sintomi neurologici come apatia, scarsa reattività, ecc. Segue poi una fase in cui vi è un coinvolgimento del sistema circolatorio e qui si nota un abbassamento della pressione, pallore, ecc. Infine, si assiste alla comparsa del quadro più grave, con conseguente compromissione degli organi interni come reni, cervello, cuore e fegato.

Se si interviene tempestivamente quando il quadro è ancora lieve, il colpo di sole è facilmente trattabile e si risolve nel giro di qualche ora. Nel caso in cui si dovesse assistere a sintomi più gravi, è bene consultare immediatamente il numero di emergenza e portare al più presto il piccolo in pronto soccorso, dove il personale sanitario provvederà a trattarlo adeguatamente per evitare la progressione verso la fase più grave. 

Tipologie di colpo di calore

Esistono due categorie principali di colpi di calore che, a parità di sintomi, si differenziano per la causa sottostante:

  • Colpo di calore classico: si manifesta a riposo, ovvero quando il soggetto, in questo caso il bambino, sviluppa la sintomatologia in assenza di particolari sforzi fisici;
  • Colpo di calore da sforzo: compare in conseguenza ad un intenso sforzo fisico. In questo caso è più facile che il bambino manifesti sudorazione copiosa e pelle bagnata.

Come prevenire il colpo di calore nei bambini

Per prevenire i colpi di calore è utile adottare alcuni accorgimenti:

  • Mantenere il bimbo il più possibile in una zona fresca, soprattutto nelle ore più calde della giornata;
  • Non sottoporre il bambino a bruschi sbalzi di temperatura, soprattutto dal fresco all’eccessivo caldo. In questo caso il passaggio tra i due ambienti va gestito gradualmente;
  • Nelle stanze dove permane il bambino, garantire una corretta areazione dei locali. Se il piccolo è all’esterno, cercare una zona all’ombra riparata da alberi;
  • Utilizzare un deumidificatore per ridurre il tasso di umidità nei locali interni;
  • Bagnare spesso con acqua fresca i punti sensibili del bambino come la testa, polsi, collo, inguine, ascelle e tempie;
  • Vestire il bambino con abiti leggeri e traspiranti. Questa condizione è garantita dai tessuti in fibre naturali come la seta, il cotone e la fibra di bambù;
  • Assicurarsi che il bambino assuma frutta e verdura a sufficienza e che l’apporto idrico sia adeguato per non correre il rischio di disidratazione;
  • Se il bambino ha sudato molto, integrare con una bevanda ricca di Sali minerali che va consumata a piccoli sorsi.
  • Limitare il più possibile la permanenza del bambino in un auto, a meno che il veicolo non sia areato.

Colpo di calore cosa fare subito

Qualora si notasse che il bambino manifesta sintomi legati al colpo di calore, le cose da fare sono:

  • Portare il bimbo in una zona fresca e ben areata;
  • Idratarlo con dell’acqua a temperatura ambiente;
  • Bagnare testa, polsi, collo, inguine, ascelle e tempie con dell’acqua;
  • Mettere il bimbo in una vasca con acqua fresca;
  • Utilizzare del ghiaccio per abbassare la temperatura corporea.

Se la sintomatologia è grave e l’innalzamento della temperatura è notevole, è bene portare il piccolo in pronto soccorso.  

Elena Turrini
Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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