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Scottatura solare

Dermatologia
Scottatura solare

Cos'è

La scottatura solare è una infiammazione della pelle causata da sovraesposizione ai raggi ultravioletti del sole. Una scottatura solare può avvenire anche in seguito a esposizione a lampade solari.

Il modo migliore per prevenire le scottature è quello di evitare l'esposizione prolungata alla luce solare; una protezione solare topica e indumenti protettivi sono misure importanti per limitare i danni del sole.

In genere, le radiazioni UV possono anche danneggiare gli occhi, anche se la scottatura non è evidente.

Sintomi

I sintomi delle scottature solari possono essere lievi, moderati o gravi, in base a:
  • Tipo di pelle della persona interessata
  • Tempo, durata, posizione ed altitudine dell’esposizione
  • Farmaci assunti
  • Protezione solare utilizzata.
Alcuni dei segni delle scottature solari dopo l'esposizione solare includono: pelle arrossata o calda, lievi scottature, bolle dolorose e danni cronici a livello dermatologico.
  • Pelle arrossata o calda – Il contatto o lo sfregamento della pelle provoca infatti dolore. Per diversi giorni dopo l'esposizione eccessiva, la pelle può manifestare bolle piene di siero e desquamazione. La desquamazione della pelle può avvenire alcuni giorni più tardi, dopo l’eruzione cutanea ed è un segno di guarigione e di ricostruzione della pelle.
  • Lievi scottature – Le esposizioni più leggere possono causare lievi scottature solari causando solo arrossamento della pelle, bruciore e prurito oltre che irritazione a causa del coinvolgimento dello strato esterno della pelle o ustioni di primo grado.
  • Bolle dolorose – Se la pelle è più danneggiata e molto rossa, si formano poi bolle dolorose quindi si parla di scottatura di secondo grado. Questo tipo di eruzione cutanea sole può richiedere più tempo per guarire.
  • Danni cronici – Le persone che hanno avuto più di una scottatura solare possono sviluppare danni cronici della pelle come rughe, invecchiamento precoce, macchie senili, lentiggini, cheratosi solari, tumore della pelle, cicatrici.
Oltre ai soliti sintomi delle scottature, nei casi più gravi l'individuo può sperimentare:
Casi di grave scottature solari possono anche essere associati a colpi di calore. I casi gravi di scottature solari richiedono un trattamento medico di emergenza.

Scottature e danni permanenti

Le scottature nei primi anni di vita aumentano il rischio di sviluppare il cancro della pelle in seguito. La sovraesposizione ripetuta ai raggi ultravioletti può anche causare cicatrici, lentiggini e rughe premature della pelle.

Inoltre, la sovraesposizione frequente ai raggi ultravioletti può aumentare il rischio di sviluppare la cataratta e la degenerazione maculare degli occhi, una delle principali cause di cecità.

Che cosa sono i raggi UV

La luce UV è energia sotto forma di onde luminose invisibili. La luce UV viene emessa dal sole e dalle lampade abbronzanti.

Il sole produce tre tipi di radiazioni ultraviolette: i raggi UVA, UVB ed UVC. Questi ultimi non penetrano nell'atmosfera della Terra.

Anche se la ricerca ha da tempo stabilito che i raggi UVB causino danni alla pelle, è ormai noto che anche i raggi UVA possono essere pericolosi, anche se sono molto meno intensi di quelli UVB.

Le lampade abbronzanti, inoltre, producono raggi UVA e / o UVB. Questi raggi artificiali colpiscono la pelle allo stesso modo dei raggi UVA e UVB del sole.

Quando e dove i raggi sono UV più intensi

I raggi UV sono più intensi a mezzogiorno e nelle ore immediatamente prima e dopo (10:00-04:00), in particolare in tarda primavera, estate e inizio autunno.

Anche se sono meno concentrati in altri momenti della giornata e dell'anno, i raggi UV possono comunque danneggiare la pelle e gli occhi - anche in pieno inverno e nelle giornate nuvolose o piovose.

I raggi UV aumentano di intensità in relazione all'altitudine e alla latitudine. Maggiore è l'altitudine, maggiore è la concentrazione di raggi UV. Allo stesso modo, i raggi sono più potenti più vicino all'equatore.

Raggi UV rimbalzano sulle superfici riflettenti, come acqua, sabbia e neve. Così, uno sciatore, un nuotatore, un pescatore possono essere bombardati dai raggi UV dall'alto e dal basso. 

Perché ci si abbronza dopo l'esposizione ai raggi UV

La pelle contiene un pigmento chiamato melanina. La melanina blocca alcuni dei raggi UV affinché non penetrino nella pelle. Dopo l'esposizione ripetuta o prolungata ai raggi UV, la pelle produce più melanina. Di conseguenza, la pelle si abbronza, e aumenta la protezione ai raggi UV.

Misure di pronto soccorso

Se i sintomi di una grave scottatura solare sono presenti, l'individuo dovrebbe contattare il proprio medico o il pronto soccorso. Se vengono applicati impacchi, questi devono essere fatti con acqua tiepida e non fredda.

Se i sintomi della scottatura sono lievi o moderati, il paziente può bere molta acqua per reintegrare il liquido perso e per evitare la disidratazione.

Trattamento

Nel trattamento delle scottature, i farmaci anti-infiammatori non steroidei per via orale hanno dimostrato di ridurre il rossore; questi farmaci possono anche contribuire ad alleviare i sintomi delle scottature come il dolore.

La pelle, se scottata e senza bolle, va trattata con crema lenitiva in grado di diminuire prurito e bruciore; in caso di bolle questa vanno svuotate dal siero e la medicazione si esegue applicando unguento ai polietilenglicoli, su cui si applica poi una garza di cotone per la protezione.

Quando andare dal medico

Una visita dal medico non è necessaria a meno che la scottatura sia grave. Ogni paziente che ha subito scottature significative dovrebbe riferire l'accaduto ad un medico in modo che la scottatura possa diventare parte della storia clinica del paziente. 

Chi è più sensibile alle scottature

Le persone con disturbi alla produzione di melanina (ad esempio l’albinismo) e le persone con la pelle chiara sono a più alto rischio di subire una scottatura.

I tipi di pelle cono classificati in sei categorie (in termini di suscettibilità alle scottature), secondo la classificazione Fitzpatrick:
  • I tipi 1 e 2: alta suscettibilità alle scottature solari – Gli individui con Tipo di pelle 1 hanno la pelle molto chiara (pallida o bianco latte), capelli biondi o rossi, e presentano spesso lentiggini. Tali persone possono scottarsi in meno di un'ora quando esposte alla luce del sole estiva di mezzogiorno. Le persone con la pelle di tipo 1 non si abbronzano mai. Gli individui con la pelle di tipo 2 hanno pelle molto chiara e spesso lentiggini. Si scottano in breve tempo al sole, anche se possono avere un'abbronzatura molto leggera.
  • Tipi 3 e 4: suscettibilità da moderata a scottature – Gli individui con la pelle di tipo 3 hanno la pelle che è leggermente più scura della pelle di un tipo 2. Sono in grado di sviluppare una scottatura solare moderata e un'abbronzatura marrone chiara. Gli individui con Tipo di pelle 4 hanno la pelle olivastra. Di solito, sviluppano solo una scottatura minore, mentre l'acquisizione di abbronzatura è moderata.
  • Tipi 5 e 6: Suscettibilità minima o nessuna suscettibilità alle scottature – Gli individui con Tipo di pelle 5 hanno la pelle scura e possono sviluppare un’abbronzatura marrone scuro mentre raramente si scottano. Gli individui con Tipo di pelle 6 hanno la pelle nera e non si scottano mai. È spesso difficile determinare con precisione il tipo di pelle di un individuo semplicemente guardandone il colore della pelle. La cosa migliore è chiedere alla persona in quanto tempo si può bruciare e la facilità con cui si abbronza. In base alla risposta, il tipo di pelle può essere determinato. 

Malattie che causano una maggiore sensibilità ai raggi UV

Alcuni disturbi pongono i pazienti ad alto rischio di danni alla pelle (tra cui gravi scottature solari, vesciche e piaghe) dall'esposizione alle radiazioni UV:
  • Albinismo – Gli individui affetti da albinismo oculocutaneo soffrono di mancanza di melanina. Senza la protezione di questo pigmento, la pelle bianca e gli occhi rosa sono entrambi molto sensibili ai raggi UV e suscettibili ai danni dei raggi.
  • Lupus eritematoso sistemico – I soggetti con questa malattia  autoimmune  sviluppano un eruzione cutanea sulle guance e sul naso è estremamente sensibile ai raggi UV.
  • Porfirie – Le porfirie sono malattie di enzimi specifici necessari per il metabolismo dell'eme (parte dell’emoglobina che permette ai globuli rossi di trasportare ossigeno). I pazienti con questi disturbi producono quantità anormalmente elevate di  porfirine. La stimolazione delle porfirine da parte  dai raggi UV causano  danni e cicatrici della pelle. Le porfirie si dividono in: porfiria cutanea tarda, coproporfiria ereditaria, porfiria variegata, e, in particolare, la porfiria eritropoietica congenita.
  • Vitiligine – La vitiligine è una malattia relativamente comune che provoca macchie di bianco de-pigmentate della pelle. Queste macchie mancano di melanina e sono estremamente sensibili ai raggi UV.
  • Xeroderma pigmentosum – La luce del sole causa danni al DNA che viene normalmente riparato. Gli individui affetti da xeroderma pigmentosum hanno un’impossibilità di riparare il DNA dopo il danno causato dagli UV. Questi pazienti sono centinaia di volte più vulnerabili a sviluppare il cancro della pelle rispetto alle altre persone. La loro estrema fotosensibilità cutanea li predispone a danni alla pelle e cicatrici pronunciate e anche all'insorgenza precoce del cancro della pelle. 

Farmaci che aumentano la sensibilità alle scottature

Un gran numero di farmaci sono noti per aumentare la sensibilità della pelle alla luce del sole e sono chiamati farmaci fotosensibili. 

Alcuni dei più comuni sono:
  • FANS – Con FANS si intendono i farmaci anti-infiammatori non steroidei
  • Antibiotici – Tetracicline, chinolonici, levofloxacina, sulfamidici
  • Diuretici – Come i tiazidici
  • Farmaci cardiaci – Amiodarone, chinidina
  • Farmaci per il controllo del diabete – Sulfoniluree come clorpropamide e gliburide
  • Psicofarmaci – Clorpromazina, antidepressivi triciclici, come desipramina e imipramina
  • Farmaci anti acne – Isotretinoina.

Raggi UV e tipi di cancro

L'eccessiva esposizione ai raggi UV può causare tre tipi di cancro della pelle, melanoma maligno, carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose.

Il melanoma maligno

Il melanoma maligno è di gran lunga la forma più pericolosa di tumore della pelle. Il melanoma può iniziare da variazioni di un neo pre esistente, o presentarsi come un nuovo neo. Le variazioni multiple sono più comuni nei melanomi rispetto ai nei regolari, compresi asimmetria, bordi irregolari, colori multipli, e dimensioni più grandi di una gomma da matita.

Il melanoma può essere nero o marrone  e, a volte rosso, bianco o blu, o una miscela di questi colori. Il melanoma può diffondersi rapidamente. Se diagnosticato precocemente, il melanoma è spesso curabile. Se la diagnosi è ritardata, il melanoma può diffondersi e può essere potenzialmente fatale.

Carcinoma a cellule basali

I carcinomi a cellule basali sono neoformazioni con bordi traslucidi e centro un po’ depresso. Possono sanguinare. Di solito, appaiono sulla testa, sul collo, nella parte superiore del tronco, e sulle mani. Se ignorati, questi tumori possono causare notevoli danni localizzati.

Carcinoma a cellule squamose

I carcinomi a cellule squamose si presentano come noduli  in crescita che possono avere una superficie ruvida, piatta e squamosa  o si presentano come ulcerazioni che non guariscono, e possono sanguinare leggermente. 

Tendono a comparire in particolare sui lobi delle orecchie, sul viso, sul labbro inferiore, e sulle mani. Se ignorate, possono diffondersi ad altre parti del corpo. Queste condizioni sono molto comuni e se diagnosticate correttamente e tempestivamente, sono altamente curabili. 

È molto importante sottoporsi a controlli di routine della pelle con un dermatologo. Uno screening annuale può aiutare nella diagnosi precoce del cancro della pelle ed a riconoscere condizioni pre-cancerose che possono portare al cancro della pelle.

Prevenzione

I metodi ideali di prevenire le scottature e il cancro della pelle, sono:
  • Limitare la quantità di tempo di esposizione al sole e di evitare le ore di punta del sole
  • Indossare indumenti protettivi come un cappello a tesa larga, occhiali da sole anti UV, pantaloni e camicie con le maniche che coprono le braccia
  • Essere consapevoli del fatto che le scottature si possono verificare anche in una giornata nuvolosa (le nuvole non si fermano i raggi ultravioletti), e anche quando si è in acqua
  • Ricordare che la sabbia, l'acqua, e la neve riflettono i raggi del sole e aumentano la probabilità di scottarsi durante le attività sulla spiaggia o sugli sci
  • Utilizzare in aggiunta una crema solare o un fotoriflettente solare minerale protettiva per minimizzare la penetrazione dei raggi UV.

Antiossidanti e scottature

Esistono agenti antiossidanti che possono prevenire determinate reazioni dannose nel corpo. La formazione di alcune molecole potenzialmente dannose, chiamati radicali liberi, è una di queste reazioni. Gli antiossidanti sono sostanze naturali che possono prevenire o ridurre questa formazione.

Alcuni danni del sole sono il risultato di questa reazione. Antiossidanti assunti oralmente o topicamente (vitamine A, C, ed E, e tè verde) potrebbero in teoria proteggere la pelle contro le scottature. I dati clinici non sono sufficienti a sostenere il loro uso in sostituzione o in aggiunta alla crema solare tradizionale.

Come funzionano le creme solari

Le creme solari proteggono la pelle dai raggi UV. Molti filtri solari proteggono principalmente contro gli UVB e non possono proteggere adeguatamente contro l'esposizione a lungo ai raggi UVA.

Le creme solari possono essere classificate in due gruppi, creme solari con filtri fisici e creme solari con filtri chimici.

Filtri solari fisici

I filtri solari fisici agiscono riflettendo e disperdendo i raggi UV (A e B) e quindi, limitando la loro esposizione alla pelle. Essi comprendono sostanze chimiche come ossido di zinco, biossido di titanio, cloruro ferrico, ichthamnol, e talco.

Il loro impiego è stato in qualche modo limitato dal loro aspetto opaco e dalla tendenza a macchiare i vestiti. Le preparazioni attuali di ossido di zinco sono più cosmeticamente accettabili e facili da usare.

Filtri solari chimici

I filtri solari chimici funzionano assorbendo la luce prima di che raggiungano la pelle. Tradizionalmente, questi filtri solari proteggono principalmente contro i raggi UVB. 

Più recentemente, i nuovi filtri solari sono stati sviluppati per assorbire anche raggi UVA. La pratica più consigliata è quella di utilizzare una combinazione di filtri solari fisici e chimici per una  protezione più adeguata.

Che cos’è l’SPF

L’SPF, o fattore di protezione solare, è la misura di come un agente può proteggere contro le scottature. L’SPF può essere calcolato in base alla quantità di tempo necessaria per sviluppare un lieve arrossamento o una scottatura in una persona non protetta. 

Per esempio, se si  sviluppa  un rossore in 20 minuti, applicando una crema solare a fattore 15  si avrà la stesso rossore dopo 300 minuti ( 5 ore) ovvero 20 x15. Tradizionalmente, l'SPF è valutato per i danni del sole dai raggi UVB. 

Un nuovo regolamento impone all'industria di cambiare le etichette per includere anche informazioni ad ampio spettro sul potenziale di protezione contro i raggi UVA. Questo cambiamento è molto importante perché gli UVA sono responsabili di una parte significativa di danno alle persone. 

Qual è il modo migliore per applicare la protezione solare

È bene applicare la protezione solare da 15 a 30 minuti prima dell'esposizione al sole prevista, ed è consigliabile riapplicare la crema solare ogni 1 o 2 ore. Alcuni esperti incoraggiano riapplicazioni più frequenti, in particolare subito dopo l'esposizione iniziale. 

È anche importante applicare la protezione solare dappertutto, diffondendo uno strato abbondante di crema. Una raccomandazione generale è quella di applicare una quantità simile alla dimensione di una pallina da golf per una persona di media corporatura.

Le protezioni solari spray sono sempre più disponibili e popolari. Sono generalmente efficaci, tuttavia, alcune domande sono state sollevate riguardo alla quantità di miscela che aderisce effettivamente al corpo una volta applicato. 

Lo spray può essere disperso dal vento, può essere spruzzata una quantità insufficiente di prodotto, o la protezione solare viene spruzzata troppo lontana dal corpo. Si raccomanda di utilizzare gli spray in combinazione con altri filtri solari più tradizionali per una protezione più efficace.

La protezione solare SPF 15 è il requisito minimo per la maggior parte degli individui. Filtri solari più forti sono raccomandati per le persone che si scottano facilmente al sole o quando il tempo di esposizione è lungo. 

Le creme solari e scadenza

Le creme solari si disattivano nel tempo o dopo una lunga esposizione al sole e al calore. Il flacone non deve essere tenuto in macchina o sotto l’esposizione solare diretta per un lungo periodo di tempo.

Se la data di scadenza è passata, il prodotto deve essere eliminato. Le protezioni solari in genere scadono o perdono la loro efficacia dopo circa tre anni.
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Prof. Marcello Monti Medico Chirurgo
Prof. Marcello Monti
dermatologo

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