Il bambino batte la testa: quando preoccuparsi e cosa fare

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Agosto, 2024

Mamma e figlia dal pediatra

I bambini cadono spesso durante le loro prime fasi di sviluppo, poiché stanno imparando a muoversi e a esplorare il mondo che li circonda.

La maggior parte di queste cadute sono lievi e non provocano danni seri, tuttavia è importante saper riconoscere i segnali che possono indicare un trauma più grave alla testa e quando è necessario rivolgersi al medico.

Scopriamo di più in questo articolo. 

Botta in testa nei bambini: sintomi comuni

In generale, è consigliabile consultare un pediatra se il bambino dopo la caduta:

  • perde conoscenza o ha un breve periodo di incoscienza;
  • ha una ferita profonda alla testa o che sanguina copiosamente;
  • presenta vomito persistente (più di due o tre volte);
  • appare confuso, stordito o disorientato;
  • ha difficoltà a camminare o a stare in equilibrio;
  • ha convulsioni;
  • diventa irritabile o piange in modo inconsolabile;
  • presenta un sonno eccessivo o difficoltà a svegliarsi;
  • ha un ematoma che aumenta nel tempo o non migliora dopo alcuni giorni.

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È importante ricordare che ogni bambino è diverso e può reagire alle cadute in modo differente; anche in assenza di questi sintomi, è sempre bene tenere sotto controllo il bambino nelle ore successive alla caduta e/o alla botta in testa.

Se si notano comportamenti strani o un peggioramento delle sue condizioni, quindi, è consigliabile contattare il pediatra e/o recarsi al Pronto Soccorso.

Neonati che sbattono la testa: quando preoccuparsi?

È importante non sottovalutare mai un colpo alla testa, anche se il neonato sembra stare bene.

I sintomi preoccupanti sono i seguenti: 

  • perdita di coscienza, anche se breve; 
  • sonnolenza o irritabilità che non si risolvono entro poche ore; 
  • conati di vomito frequenti
  • convulsioni
  • difficoltà a camminare o a stare in equilibrio; 
  • gonfiore che aumenta sulla zona colpita; 
  • fuoriuscita di sangue o liquido chiaro da naso o orecchie; 
  • cambiamento nel comportamento del neonato, come confusione o difficoltà a riconoscere i familiari; 
  • pianto inconsolabile che dura più di mezz'ora; 
  • letargia o sonnolenza eccessiva; 
  • mancanza di appetito o difficoltà ad alimentarsi.

Cosa fare subito dopo un colpo in testa di neonati e bambini

Ecco alcune azioni fondamentali da intraprendere per gestire la caduta di neonati e bambini: 

  • rassicurare il bambino: parlare con voce calma e tranquillizzante, abbracciarlo e coccolarlo per aiutarlo a calmarsi;
  • valutare la situazione: osservare il bambino per individuare eventuali ferite, gonfiore, deformità o altri segni di trauma;
  • applicare ghiaccio: se sulla zona colpita è presente gonfiore o dolore, applicare un impacco di ghiaccio avvolto in un panno per circa 15-20 minuti;
  • monitorare il bambino: nelle ore successive alla caduta, tenere sotto controllo il bambino per individuare eventuali sintomi preoccupanti, come vomito, sonnolenza, confusione, irritabilità, difficoltà a camminare o a stare in equilibrio.

Trauma cranico nell'infante: i segnali da non sottovalutare

Un trauma cranico (TC) è una lesione alla testa che può causare danni al cervello.

Può essere dovuto, ad esempio, a cadute, incidenti d'auto e colpi alla testa accidentali, magari durante le attività ludiche o in un momento di distrazione della figura adulta di riferimento. 

I sintomi nei bambini possono variare a seconda della gravità della lesione e includono:

  • perdita di coscienza;
  • confusione;
  • sonnolenza;
  • vomito;
  • convulsioni;
  • sanguinamento dal naso o dalle orecchie;
  • ferite alla testa;
  • difficoltà a camminare o a stare in equilibrio;
  • difficoltà a parlare;
  • cambiamenti nel comportamento o nell'umore.

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Se il bambino ha subìto un trauma cranico, è importante portarlo al Pronto Soccorso il prima possibile.

L’équipe sanitaria valuterà il bambino e ordinerà gli esami necessari, come una TAC o una risonanza magnetica, per determinare la gravità della lesione.


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I bambini con lesioni lievi potrebbero non necessitare di alcun trattamento, mentre i bambini con lesioni più gravi potrebbero dover essere ricoverati in ospedale e sottoposti a un intervento chirurgico.

Prevenire le cadute dei bimbi: alcuni consigli e accorgimenti

Oltre a monitorare i sintomi successivi a una caduta, è importante attuare diverse misure preventive per ridurre al minimo il rischio di incidenti e proteggere la testa dei bambini:

  • creare un ambiente sicuro: eliminare oggetti appuntiti o con spigoli vivi, coprire le prese elettriche, installare cancelletti per le scale e fissare bene i mobili;
  • utilizzare pavimenti antiscivolo, soprattutto nelle aree umide come bagni e cucine;
  • posizionare tappeti morbidi: ai piedi di letti, divani e scale per attutire l'impatto di eventuali cadute;
  • evitare mobili instabili: assicurarsi che librerie, mensole e altri mobili siano ben fissati alle pareti;
  • tenere fuori dalla portata dei bambini oggetti pericolosi: farmaci, prodotti chimici, oggetti fragili e piccoli pezzi che potrebbero essere ingeriti;
  • sorvegliare sempre i bambini, soprattutto quando si trovano su seggiolini e fasciatoi o mentre salgono le scale;

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  • insegnare ai bambini a muoversi in sicurezza: spiegare loro come salire e scendere le scale correttamente, nonché quanto è importante evitare di correre in casa e prestare attenzione agli ostacoli;
  • evitare situazioni a rischio: non lasciare i bambini da soli su letti, fasciatoi o altre superfici elevate;
  • non urlare o sculacciare: comportamenti punitivi o atteggiamenti ansiosi possono aumentare il rischio di incidenti nei bambini, in quanto li inducono a correre o a muoversi in modo scomposto;
  • incoraggiare l'autonomia: lasciare che i bambini sperimentino e imparino dai propri errori, sotto supervisione vigile, li aiuta a sviluppare maggiore coordinazione e sicurezza nei movimenti;
  • lodare i comportamenti prudenti: riconoscere e premiare i comportamenti attenti e responsabili aiuta i bambini a consolidare buone abitudini di sicurezza.

Bisogna tenere a mente che ogni bambino è diverso e sviluppa le proprie capacità motorie e di coordinazione a ritmi differenti.

È importante adottare misure preventive adeguate all'età e alle abilità del bambino, creando un ambiente sicuro e stimolante che favorisca la sua crescita e lo sviluppo in modo sano; dunque, non restrittivo, ma protetto.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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Arianna Bordi | Editor
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