I bambini cadono spesso durante le loro prime fasi di sviluppo, poiché stanno imparando a muoversi e a esplorare il mondo che li circonda.
La maggior parte di queste cadute sono lievi e non provocano danni seri, tuttavia è importante saper riconoscere i segnali che possono indicare un trauma più grave alla testa e quando è necessario rivolgersi al medico.
Scopriamo di più in questo articolo.
Botta in testa nei bambini: sintomi comuni
In generale, è consigliabile consultare un pediatra se il bambino dopo la caduta:
- perde conoscenza o ha un breve periodo di incoscienza;
- ha una ferita profonda alla testa o che sanguina copiosamente;
- presenta vomito persistente (più di due o tre volte);
- appare confuso, stordito o disorientato;
- ha difficoltà a camminare o a stare in equilibrio;
- ha convulsioni;
- diventa irritabile o piange in modo inconsolabile;
- presenta un sonno eccessivo o difficoltà a svegliarsi;
- ha un ematoma che aumenta nel tempo o non migliora dopo alcuni giorni.
È importante ricordare che ogni bambino è diverso e può reagire alle cadute in modo differente; anche in assenza di questi sintomi, è sempre bene tenere sotto controllo il bambino nelle ore successive alla caduta e/o alla botta in testa.
Se si notano comportamenti strani o un peggioramento delle sue condizioni, quindi, è consigliabile contattare il pediatra e/o recarsi al Pronto Soccorso.
Neonati che sbattono la testa: quando preoccuparsi?
È importante non sottovalutare mai un colpo alla testa, anche se il neonato sembra stare bene.
I sintomi preoccupanti sono i seguenti:
- perdita di coscienza, anche se breve;
- sonnolenza o irritabilità che non si risolvono entro poche ore;
- conati di vomito frequenti;
- convulsioni;
- difficoltà a camminare o a stare in equilibrio;
- gonfiore che aumenta sulla zona colpita;
- fuoriuscita di sangue o liquido chiaro da naso o orecchie;
- cambiamento nel comportamento del neonato, come confusione o difficoltà a riconoscere i familiari;
- pianto inconsolabile che dura più di mezz'ora;
- letargia o sonnolenza eccessiva;
- mancanza di appetito o difficoltà ad alimentarsi.
Cosa fare subito dopo un colpo in testa di neonati e bambini
Ecco alcune azioni fondamentali da intraprendere per gestire la caduta di neonati e bambini:
- rassicurare il bambino: parlare con voce calma e tranquillizzante, abbracciarlo e coccolarlo per aiutarlo a calmarsi;
- valutare la situazione: osservare il bambino per individuare eventuali ferite, gonfiore, deformità o altri segni di trauma;
- applicare ghiaccio: se sulla zona colpita è presente gonfiore o dolore, applicare un impacco di ghiaccio avvolto in un panno per circa 15-20 minuti;
- monitorare il bambino: nelle ore successive alla caduta, tenere sotto controllo il bambino per individuare eventuali sintomi preoccupanti, come vomito, sonnolenza, confusione, irritabilità, difficoltà a camminare o a stare in equilibrio.
Trauma cranico nell'infante: i segnali da non sottovalutare
Un trauma cranico (TC) è una lesione alla testa che può causare danni al cervello.
Può essere dovuto, ad esempio, a cadute, incidenti d'auto e colpi alla testa accidentali, magari durante le attività ludiche o in un momento di distrazione della figura adulta di riferimento.
I sintomi nei bambini possono variare a seconda della gravità della lesione e includono:
- perdita di coscienza;
- confusione;
- sonnolenza;
- vomito;
- convulsioni;
- sanguinamento dal naso o dalle orecchie;
- ferite alla testa;
- difficoltà a camminare o a stare in equilibrio;
- difficoltà a parlare;
- cambiamenti nel comportamento o nell'umore.
Se il bambino ha subìto un trauma cranico, è importante portarlo al Pronto Soccorso il prima possibile.
L’équipe sanitaria valuterà il bambino e ordinerà gli esami necessari, come una TAC o una risonanza magnetica, per determinare la gravità della lesione.
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I bambini con lesioni lievi potrebbero non necessitare di alcun trattamento, mentre i bambini con lesioni più gravi potrebbero dover essere ricoverati in ospedale e sottoposti a un intervento chirurgico.
Prevenire le cadute dei bimbi: alcuni consigli e accorgimenti
Oltre a monitorare i sintomi successivi a una caduta, è importante attuare diverse misure preventive per ridurre al minimo il rischio di incidenti e proteggere la testa dei bambini:
- creare un ambiente sicuro: eliminare oggetti appuntiti o con spigoli vivi, coprire le prese elettriche, installare cancelletti per le scale e fissare bene i mobili;
- utilizzare pavimenti antiscivolo, soprattutto nelle aree umide come bagni e cucine;
- posizionare tappeti morbidi: ai piedi di letti, divani e scale per attutire l'impatto di eventuali cadute;
- evitare mobili instabili: assicurarsi che librerie, mensole e altri mobili siano ben fissati alle pareti;
- tenere fuori dalla portata dei bambini oggetti pericolosi: farmaci, prodotti chimici, oggetti fragili e piccoli pezzi che potrebbero essere ingeriti;
- sorvegliare sempre i bambini, soprattutto quando si trovano su seggiolini e fasciatoi o mentre salgono le scale;
- insegnare ai bambini a muoversi in sicurezza: spiegare loro come salire e scendere le scale correttamente, nonché quanto è importante evitare di correre in casa e prestare attenzione agli ostacoli;
- evitare situazioni a rischio: non lasciare i bambini da soli su letti, fasciatoi o altre superfici elevate;
- non urlare o sculacciare: comportamenti punitivi o atteggiamenti ansiosi possono aumentare il rischio di incidenti nei bambini, in quanto li inducono a correre o a muoversi in modo scomposto;
- incoraggiare l'autonomia: lasciare che i bambini sperimentino e imparino dai propri errori, sotto supervisione vigile, li aiuta a sviluppare maggiore coordinazione e sicurezza nei movimenti;
- lodare i comportamenti prudenti: riconoscere e premiare i comportamenti attenti e responsabili aiuta i bambini a consolidare buone abitudini di sicurezza.
Bisogna tenere a mente che ogni bambino è diverso e sviluppa le proprie capacità motorie e di coordinazione a ritmi differenti.
È importante adottare misure preventive adeguate all'età e alle abilità del bambino, creando un ambiente sicuro e stimolante che favorisca la sua crescita e lo sviluppo in modo sano; dunque, non restrittivo, ma protetto.