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Primi mesi di gravidanza: sintomi, esami e consigli

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Gennaio, 2023

Ecco cosa succede durante i primi mesi di gravidanza

I primi mesi di gravidanza sono un periodo fondamentale, sia per lo sviluppo del feto che per la futura mamma, la quale si trova ad affrontare importanti cambiamenti. Andiamo alla scoperta di tutto ciò che occorre sapere sul primo trimestre di gestazione: dai sintomi agli esami da fare, da come cresce l'embrione all'interno della pancia fino ai consigli di benessere.

I primi mesi di gravidanza dal concepimento alla fine del 1° trimestre

I primi mesi di gravidanza coincidono con il cosiddetto "primo trimestre", ovvero con il periodo che va dal momento del concepimento fino alla 13sima settimana. In realtà, siccome è difficile stabilire con certezza il giorno esatto nel quale avviene il concepimento, si preferisce calcolare l'inizio della gravidanza dalla data dell'ultima mestruazione. La gestazione inizia quando l'ovulo viene fecondato: circa quattordici giorni dopo l'inizio del ciclo mestruale, infatti, il corpo della donna produce una cellula uovo, la quale, se incontra uno spermatozoo dopo 24 ore dalla sua espulsione, può essere fecondata.

A partire da questo istante la cellula uovo fecondata diventa uno zigote, ovvero una cellula che contiene dentro di sé il corredo genetico dei genitori, e il cui scopo è quello di risalire la cavità uterina. Per avere una buona probabilità che lo zigote si annidi con successo nell'utero, esso deve raggiungere la cavità entro il 21° giorno di ciclo mestruale.

Quando la gravidanza è pianificata e l'embrione si è annidato con successo, iniziano a comparire i primi sintomi della gestazione in atto, tuttavia, a volte, le cose non vanno come sperato e possono subentrare delle complicazioni. Il rischio di aborto precoce in questa fase è molto presente (secondo le stime, circa due gestazioni su dieci terminano in questo modo) e aumenta con l'avanzare dell'età.

Uno dei primi campanelli d'allarme di un aborto precoce sono le perdite di sangue rosso vivo, sebbene la perdita di modeste quantità di flusso ematico siano del tutto normali. Queste, infatti, costituiscono le cosiddette "perdite da annidamento", ovvero il segnale che l'embrione si è correttamente impiantato nell'utero per dare avvio alla gravidanza.

Per quanto riguarda il calcolo delle settimane dall'inizio del concepimento fino alla fine del primo trimestre, è opportuno fare riferimento a queste indicazioni:

  • Primo mese: dal momento del concepimento a 4 settimane e 3 giorni
  • Secondo mese: da 4 settimane + 4 a 8 settimane +5
  • Terzo mese: da 8 settimane + 6 a 13 settimane + 1

I sintomi del primo trimestre di gravidanza

Primo trimestre di gravidanza

I primi mesi di gravidanza si caratterizzano per un'ampia varietà di sintomi, i quali possono anche non essere tutti presenti.

Ecco quali sono i più frequenti:

  • tensione al seno e indolenzimento
  • dolore addominale
  • aumento della dimensione del seno
  • stanchezza
  • stitichezza
  • capezzoli turgidi

Questi campanelli d'allarme sono molto simili a ciò che sente la donna poco prima dell'arrivo del ciclo mestruale, infatti può capitare che essa non si renda conto di essere incinta fino a quando non vede comparire le mestruazioni.

Poi, nel corso delle varie settimane, cominciano a manifestarsi anche altri sintomi, come ad esempio:

  • nausea. La nausea è causata dalla gonadotropina corionica umana (la cosiddetta betaHCG), ovvero il cosiddetto ormone della gravidanza. Il suo incremento caratterizza le prime settimane di gravidanza e raggiunge l’apice tra la nona e la decima settimana
  • sonnolenza
  • capogiri, in particolare alla mattina presto. Essi sono causati da una diminuzione della pressione sanguigna e, per mitigarne i fastidi, si consiglia di distendersi qualche minuti mantenendo le gambe sollevate
  • sbalzi d'umore
  • ipersensibilità ai gusti e agli odori
  • aumento dell'appetito
  • bruciore di stomaco
  • aumento della minzione
  • gonfiore addominale. Questo è causato dal corpo luteo, ovvero da una ghiandola che produce l'ormone progesterone. Durante le prime settimane di gravidanza, quando il livello di progesterone aumenta notevolmente, è normale provare un lieve fastidio alla parte bassa della pancia, tuttavia, se il dolore dovesse essere di forte intensità, è opportuno contattare il proprio ginecologo.
  • dolore lombare
  • perdite vaginali. Le perdite trasparenti (liquide o più filamentose) sono comuni per tutta la gravidanza in quanto il collo uterino produce più muco con l'obiettivo di ridurre la possibilità che si sviluppino delle infezioni vaginali.

Cosa succede durante i primi tre mesi di gravidanza

Il primo trimestre di gravidanza è un momento fondamentale nella vita di una donna in quanto, per la prima volta, essa sperimenta i cambiamenti che influiscono sul suo corpo e sulla sua mente. Questo periodo è caratterizzato, quindi, dalla necessità di adattarsi ad una nuova fase dell'esistenza, i cui ritmi sono più lenti e che porta con sé, inevitabilmente, anche qualche fastidio. Nel linguaggio scientifico ciò che accade nell'organismo della donna è chiamato "adeguamento" e consiste in tutta una serie di modificazioni che agiscono a livello fisico, ormonale e mentale.

Ad esempio, durante i primi 3 mesi di gravidanza, aumenta il volume del sangue materno, mentre contemporaneamente diminuisce la quantità di piastrine e di globuli rossi. La pressione sanguigna si abbassa, l'utero comincia ad ingrossarsi, il seno aumenta di volume e il ventre, con il passare delle settimane, diviene più prominente.

Gli esami da fare nel 1 trimestre di gravidanza

Non appena la donna scopre con certezza di essere incinta attraverso un test di gravidanza, è opportuno che contatti il ginecologo che la seguirà nel corso della gravidanza. Egli le prescriverà l'esame delle Beta HCG, il quale serve a misurare il livello dell'ormone Beta che viene prodotto dal corpo femminile e che fornisce utili informazioni per verificare che tutto stia procedendo nel migliore dei modi e per datare la gestazione.

Oltre alle analisi del sangue e quelle delle urine, nel corso del primo trimestre si effettuerà la prima ecografia.

Questa può essere eseguita intorno alla settima-ottava settimana per via transvaginale o addominale, ed è fondamentale per osservare il corretto sviluppo del feto, per avvertirne il battito cardiaco e per conoscere con esattezza l'età gestazionale e, di conseguenza, per stimare una data presunta per il parto.

Il ginecologo prescriverà poi tutta una serie di esami del sangue che permetteranno di stabilire se si è immuni oppure no alla toxoplasmosi, il fattore Rh (se quello materno dovesse essere negativo, allora è necessario ripetere ogni mese il test di Coombs indiretto), l'eventuale presenza di altre patologie (HIV, sifilide, epatite); è importante, poi, eseguire anche l'esame delle urine, il quale servirà ad escludere la presenza di eventuali infezioni in corso.

Le precauzioni da adottare durante i primi mesi della gravidanza

I primi 3 mesi di gravidanza costituiscono un periodo importantissimo per lo sviluppo del feto, tuttavia sono anche quelli durante i quali è più alto il rischio di incorrere in complicazioni o di avere un aborto spontaneo.

Si stima, infatti, che circa il 15% delle gestazioni si interrompa prima della 12sima settimana, infatti molte donne tendono a non annunciare la notizia di essere incinta prima che siano trascorsi tre mesi.

Ecco quali precauzioni osservare durante i primi tre mesi di gestazione:

  • non eseguire radiografie ai raggi X alla zona del bacino, soprattutto nelle prime settimane dopo l'assenza delle mestruazioni
  • non bere alcolici
  • non fumare
  • non praticare sport estremi
  • evitare di assumere farmaci, se non quelli consigliati dal proprio medico e sicuri per il feto
  • seguire una dieta sana e ricca di frutta e verdura
  • riposarsi
  • non compiere sforzi eccessivi

I consigli di benessere per affrontare i primi mesi di gravidanza

Durante i primi tre mesi di gravidanza è fondamentale che la donna si adegui alla nuova condizione che influisce sul suo corpo e che non cerchi a tutti i costi di ignorare alcune manifestazioni, come ad esempio la stanchezza o la sonnolenza, che sono semplicemente la richiesta dell'organismo di adattarsi alla gestazione in atto.

In questa fase è opportuno riposarsi, dormire una quantità di ore sufficiente, osservare una dieta sana e ricca di alimenti freschi, nonché contattare un ginecologo (o una struttura pubblica) per farsi seguire durante il corso dei nove mesi.

Il medico prescriverà un'integrazione di acido folico (circa 400 microgrammi al giorno) da assumere o fin da prima del concepimento o dal momento in cui si scopre di essere incinta, e fino alla fine della 12sima settimana; l'acido folico è una sostanza fondamentale per la salute del feto e per il suo corretto sviluppo in quanto aiuta a ridurre il rischio di difetti del tubo neurale.

Nei primi mesi di gravidanza, e fino alla sua conclusione, è consigliabile prestare attenzione alla propria alimentazione, senza, però, mangiare per due. Infatti, sarà importante non aumentare troppo di peso, lavare molto bene gli alimenti crudi e cuocere ad alte temperature la carne, il pesce e le uova. Questo accorgimento serve per evitare il rischio di contrarre alcune pericolose infezioni (come ad esempio la Listeria, la Salmonella o la Toxoplasmosi) che, soprattutto nel corso dei primi tre mesi di gestazione, possono influire negativamente sul corretto sviluppo dell'embrione.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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